Forum della Salute, Gorgoni: «Nessun caso Andria»
Presentata l'analisi del Registro Tumori per gli anni 2006-2008
sabato 18 ottobre 2014
«Non esiste un caso specifico per la Città di Andria». Sono le parole nette del Direttore Generale della ASL BT, Giovanni Gorgoni, durante la presentazione del rapporto analitico redatto dall'azienda sanitaria sulla base dei dati del Registro Tumori. «Tutte quelle che sono stati i timori esposti dai media negli ultimi anni o negli ultimi mesi non sono fondati - ha detto Gorgoni - ma ogni territorio ed ogni comunità ha delle sue peculiarità che grazie a questo strumento possiamo valutare ed approfondire. Nella BAT c'è una incidenza maggiore del resto dell'Italia dei tumori al fegato ma, per esempio, abbiamo un'incidenza pari al resto d'Italia dei tumori infantili. I dati saranno divulgati anche attraverso i medici di famiglia perchè vogliamo che si apra una tavolo di discussione, non vogliamo che questi dati restino solo per gli addetti ai lavori ma devono diventare il canovaccio continuativo delle politiche sanitarie. In particolare dovremo continuare a muoverci nella direzione della prevenzione per far si che tutta la comunità non debba rivolgersi al sistema sanitario solo quando purtroppo è già insorta la malattia».
Analiticamente i dati dell'anno 2008 parlano di 1770 casi scoperti di tumore nella popolazione della BAT con un 11% in meno di uomini ed un 8% sempre in meno di donne rispetto al dato generale italiano. Percentuale che diminuisce ancora, sino al 14% per gli uomini, se si parla di mortalità mentre restano all'8% in meno nel caso delle donne. Il 54% degli uomini che scopre di avere un tumore ha una sopravvivenza netta (correlata soltanto al tumore) pari al 54% in linea con la percentuale del centro nord mentre per le donne si sale sino al 61% con un dato identico per il centro nord e migliore del centro sud. Discorso a se stante per i tumori infantili che hanno registrato 14 casi in un anno con un 5% in più rispetto alla media nazionale ed un punto percentuale in più della media regionale. Proprio per i tumori infantili, infatti, esiste un registro pugliese complessivo nel quale si inserisce anche quello della BAT. Nello specifico sono più alti, in termini di incidenza, i tumori al fegato con 75 casi di uomini e 42 casi di donne ed una percentuale che rispettivamente è maggiore rispetto al resto d'Italia del 68% e del 125%. Meglio del resto d'Italia, invece, l'incidenza tumorale sull'utero, la mammella e la prostata.
«La maggiora incidenza del tumore del fegato - dice il Dott. Vincenzo Coviello, Direttore dell'U.O. di Epidemiologia e Statistica della ASL BT - è dovuta al virus dell'epatite C ed è sulla prevenzione che dobbiamo assolutamente lavorare. Abbiamo già completato anche la raccolta dei dati del 2009 e siamo in conclusione per il 2010, il Registro Tumori prosegue il suo aggiornamento. Certo ci auguriamo che anche la Regione ci aiuti mettendo più facilmente a disposizione alcuni dati che spesso è complesso reperire e che sono necessari per realizzare un lavoro così di qualità come quello del nostro Registro».
Analiticamente i dati dell'anno 2008 parlano di 1770 casi scoperti di tumore nella popolazione della BAT con un 11% in meno di uomini ed un 8% sempre in meno di donne rispetto al dato generale italiano. Percentuale che diminuisce ancora, sino al 14% per gli uomini, se si parla di mortalità mentre restano all'8% in meno nel caso delle donne. Il 54% degli uomini che scopre di avere un tumore ha una sopravvivenza netta (correlata soltanto al tumore) pari al 54% in linea con la percentuale del centro nord mentre per le donne si sale sino al 61% con un dato identico per il centro nord e migliore del centro sud. Discorso a se stante per i tumori infantili che hanno registrato 14 casi in un anno con un 5% in più rispetto alla media nazionale ed un punto percentuale in più della media regionale. Proprio per i tumori infantili, infatti, esiste un registro pugliese complessivo nel quale si inserisce anche quello della BAT. Nello specifico sono più alti, in termini di incidenza, i tumori al fegato con 75 casi di uomini e 42 casi di donne ed una percentuale che rispettivamente è maggiore rispetto al resto d'Italia del 68% e del 125%. Meglio del resto d'Italia, invece, l'incidenza tumorale sull'utero, la mammella e la prostata.
«La maggiora incidenza del tumore del fegato - dice il Dott. Vincenzo Coviello, Direttore dell'U.O. di Epidemiologia e Statistica della ASL BT - è dovuta al virus dell'epatite C ed è sulla prevenzione che dobbiamo assolutamente lavorare. Abbiamo già completato anche la raccolta dei dati del 2009 e siamo in conclusione per il 2010, il Registro Tumori prosegue il suo aggiornamento. Certo ci auguriamo che anche la Regione ci aiuti mettendo più facilmente a disposizione alcuni dati che spesso è complesso reperire e che sono necessari per realizzare un lavoro così di qualità come quello del nostro Registro».