Forum della Salute: a Trani si parla di Sanità semplice
Gorgoni: «Una due giorni ricca di contenuti ed eccellenze»
giovedì 16 ottobre 2014
20.00
Al via il terzo Forum della Salute della Asl Bt. Tema dell'edizione 2014 la Sanità semplice e nella giornata inaugurale, quella odierna nella cornice di Palazzo San Giorgio a Trani, vi è stato un evento formativo dedicato agli strumenti Lean che oggi possono e devono essere utilizzati per offrire il servizio migliore con il minor spreco di risorse. I principi di base del "pensiero snello" coniugano efficienza e qualità per garantire il servizio migliore, al costo più basso, nel più breve tempo possibile ed eliminando gli sprechi. Clara Carbone, direttore dell'Executive Master in Management dei Sistemi Sanitari e Socio-Assistenziali della Sda Bocconi ha presentato una analisi di tutte le realtà italiane che hanno implementato tecniche Lean mentre Jacopo Guercini e Giulia Goretti hanno parlato delle esperienze sviluppate rispettivamente al Policlinico Universitario di Siena e all'Humanitas di Milano.
La Asl Bt, è la prima nel mezzogiorno, ad aver attivato il percorso LeanLab nel corso del 2014 formando trenta LeanLeader con competenze ed esperienze lavorative diverse: amministrativi, medici, infermieri, psicologi, tecnici e assistenti sociali. Dopo la formazione è stato poi avviato un Concorso di Idee che ha portato alla selezione di 24 progetti ed all'avvio degli stessi. I laboratori Lean sono coordinati dai LeanLeader e prevedono la formazione di gruppi di lavoro. Alcuni dei risultati ottenuti sono stati presentati nel corso della giornata:
«Il LeanLab è stata una sfida – dice Giovanni Gorgoni, Direttore Generale Asl Bt – abbiamo voluto sperimentare anche nella nostra Asl l'applicazione di tecniche di miglioramento continuo che in altre realtà sanitarie italiane, e non solo, hanno già dato ottimi risultati. E i primi dati raccolti ci danno ragione. Già in molti casi, seppur in pochi mesi di sperimentazione, abbiamo registrato significativi miglioramenti nella erogazione dei servizi a vantaggio sicuramente dei pazienti, ma anche degli operatori che ogni giorno devono districarsi tra mille difficoltà e carichi di lavoro sempre più significativi. Sappiamo che questa non è la soluzione a tutte le criticità organizzative dell'azienda, ma è sicuramente l'inizio di un percorso culturale che ci può condurre verso una maggiore efficienza».
La Asl Bt, è la prima nel mezzogiorno, ad aver attivato il percorso LeanLab nel corso del 2014 formando trenta LeanLeader con competenze ed esperienze lavorative diverse: amministrativi, medici, infermieri, psicologi, tecnici e assistenti sociali. Dopo la formazione è stato poi avviato un Concorso di Idee che ha portato alla selezione di 24 progetti ed all'avvio degli stessi. I laboratori Lean sono coordinati dai LeanLeader e prevedono la formazione di gruppi di lavoro. Alcuni dei risultati ottenuti sono stati presentati nel corso della giornata:
- Progetto "Dicom" realizzato dal servizio di Ingegneria clinica in collaborazione con le unità operativa di Radiologia ha permesso la digitalizzazione della refertazione: la pellicola radiografica viene sostituita da un Dvd con un risparmio ipotizzato in un anno di 400mila euro e un miglioramento significativo delle informazioni a disposizione del medico e del paziente;
- Il progetto "Sto.s.co.mod.o" ha permesso la riorganizzazione del magazzino del comparto operatorio dell'ospedale di Barletta, ha determinato la riduzione del 30 per cento degli spazi occupati e ha consentito la definizione di un metodo efficiente e immediato di approvvigionamento delle scorte;
- Il progetto "Casa dolce Casa" attivato presso la Pediatria dell'ospedale di Bisceglie ha permesso la riorganizzazione dei servizi coordinati con le altre unità operative e in un solo mese l'88 per cento delle dimissioni sono state effettuate entro le ore 12, anziché nel primo pomeriggio, con evidenti positive ricadute sulla organizzazione del reparto e sui pazienti;
- Il progetto "Ri-ordinando" realizzato dalla farmacia territoriale ha permesso la ridefinizione del "punto minimo di riordino" per 9 farmaci ad alta rotazione e ha determinato una riduzione dei tempi di approvvigionamento, degli ordini processati, delle fatture da liquidare e delle giacenze;
- Il progetto "Obi in Otorino", realizzato nell'ospedale di Barletta, ha permesso di verificare la necessità di attivare posti letto di osservazione breve intensiva: nei tre mesi di sperimentazione il 72 per cento dei ricoveri in urgenza sono stati dimessi in Obi (cioè non è stato effettuato un ricovero ordinario) con evidenti positive ricadute sul paziente che dopo un giorno e mezzo torna a casa e sulla organizzazione sanitaria;
- Il progetto "White Rabbit" realizzato nel Centro Diurno di Minervino ha razionalizzato modalità e tempi di approvvigionamento dei farmaci per gli ospiti della struttura per arrivare in un solo mese al risparmio di 36 ore lavorative;
- Il progetto "Vie aeree sicure…a Km 0" è stato realizzato nel comparto operatorio dell'ospedale di Canosa: la realizzazione di un carrello di emergenza dedicato esclusivamente alle vie aeree ha ridotto da 70 a 8 secondi il tempo per portare in sala operatoria tutti i dispositivi di urgenza necessari;
- Il progetto "Archivio Unico" ha permesso la realizzazione di un Archivio Unico di Direzione con una significativa riduzione dello spazio occupato, del tempo di ricerca e del percorso effettuato dal personale;
«Il LeanLab è stata una sfida – dice Giovanni Gorgoni, Direttore Generale Asl Bt – abbiamo voluto sperimentare anche nella nostra Asl l'applicazione di tecniche di miglioramento continuo che in altre realtà sanitarie italiane, e non solo, hanno già dato ottimi risultati. E i primi dati raccolti ci danno ragione. Già in molti casi, seppur in pochi mesi di sperimentazione, abbiamo registrato significativi miglioramenti nella erogazione dei servizi a vantaggio sicuramente dei pazienti, ma anche degli operatori che ogni giorno devono districarsi tra mille difficoltà e carichi di lavoro sempre più significativi. Sappiamo che questa non è la soluzione a tutte le criticità organizzative dell'azienda, ma è sicuramente l'inizio di un percorso culturale che ci può condurre verso una maggiore efficienza».