Fondi comunitari: la Regione Puglia è virtuosa

Superato il target di fine 2012: tra FSE e FESR già impegnati oltre 2 miliardi di euro. In dirittura d'arrivo la programmazione 2014-2020: in Puglia servono più progettisti ed informazioni

giovedì 10 gennaio 2013 9.53
A cura di Stefano Massaro
La Regione Puglia è una delle più virtuose in Italia in tema di Fondi Comunitari. A decretarlo il Ministero per la Coesione Territoriale che pubblica oggi la tabella relativa ad uno degli step fondamentali in vista del termine della programmazione di sei anni per Fondo Sociale Europeo (FSE) e Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR). Proviamo a far un po' di chiarezza.

L'Unione Europea pone a disposizione degli Stati Membri una redistribuzione di risorse economiche per far si che vi sia la massima integrazione possibile in ogni campo. Dal 2000 vi è una programmazione di queste risorse immaginata di sei anni in sei anni. Il primo periodo è stato quello relativo al 2000-2006: in questo momento, invece, vi è la prosecuzione dei sei anni relativi al 2007-2013 e sono in fase di ultimazione i nuovi piani 2014-2020. La Puglia, assieme alle altre regioni del Mezzogiorno d'Italia, è tra i territori con obiettivo «Convergenza», cioè con un maggiore afflusso di risorse poichè necessitanti di un maggior sviluppo rispetto alle altre Regioni d'Italia. Non è un risultato particolarmente edificante, ma ha permesso in questi anni di far giungere sui territori innumerevoli finanziamenti che in altro modo non sarebbe stato possibile attrarre.

La Regione Puglia è, inoltre, uno degli enti più virtuosi cioè più bravi nella progettazione e nell'attrazione di risorse. L'Unione Europea, infatti, pone a disposizione diversi programmi con differenti cifre economiche, ai quali gli enti possono partecipare sino al limite massimo consentito. Ad oggi, tuttavia, pur con un deciso virtuosismo progettuale la Puglia spende molto meno della metà delle risorse destinate alla Regione stessa. Gli oltre due miliardi di euro impegnati sino alla fine del 2012, infatti, sono percentualmente il 41,8 % dei fondi FESR a disposizione ed il 33,9 % dei fondi FSE a disposizione. Il Ministero a fine anno pone dei target ad ogni regione al di sotto dei quali scattano delle sanzioni. La Sicilia e la Calabria, per esempio, superano il target imposto di un soffio ma in termini assoluti spendono meno della metà di quanto impegna la Puglia. Bene, invece, la Basilicata particolarmente attiva sui due fronti. Situazione drammatica per la Campania assolutamente ferma al palo nell'acquisizione e nell'impegno delle risorse provenienti dall'U.E.

Virtuosi si, ma si potrebbe fare molto di più: è un po' questo il riassunto, considerato che sopratutto per il Fondo Sociale Europeo i programmi a disposizione sono innumerevoli e manca un solo anno alla nuova programmazione. Il perchè è presto detto: pochi i progettisti e quasi nullo il flusso di informazione sui territori.