Fondazione Bonomo, Spina: «Qui un centro di ricerca regionale»

Il Presidente della BAT in visita alle pendici del maniero federiciano

venerdì 27 marzo 2015 7.59
«Investire nella Fondazione Bonomo per la Ricerca in Agricoltura si può e si deve, in modo che questo divenga un Centro di ricerca regionale». E' questo, in sintesi, l'esito della visita che il presidente della Provincia Francesco Spina, accompagnando il Vice Presidente della Commissione Agricoltura della Regione Puglia Ruggiero Mennea. Dopo le parole dei giorni scorsi di Francesco Ventola, ex Presidente della BAT, la nuova delegazione ha voluto effettuare ieri mattina un sopralluogo presso la struttura, dalle importanti potenzialità, posta a ridosso di Castel del Monte. «Se è decisamente condivisibile lo sforzo sin qui fatto dalla precedente Amministrazione provinciale e dal Presidente Francesco Ventola con il quale si è rimesso in piedi una realtà inaccettabilmente chiusa, alla luce di quelle che sono le possibilità e le ambizioni del nostro territorio, oggi bisogna andare oltre. Trasformare i limiti imposti dalla legge Del Rio sulle Province in una opportunità. Aprire al territorio, ai privati come alle istituzioni pubbliche con cui condividere questa risorsa, questa eccellenza che è unica nell'intero panorama nazionale». Il pensiero del Presidente Spina è rivolto alle imprese produttive del settore agricolo, ma anche zootecnico e dei settori dell'indotto, che sono i naturali interlocutori di un centro di ricerca applicata, comprendendo enti ed università, con i quali condividere percorsi comuni, gli enti del territorio in cui insistono le produzioni di eccellenza a partire da Andria, il cui sindaco Giorgino ha sin qui condiviso con grande impegno il percorso intrapreso.

«Prodotti olivicoli, vitivinicoli, ortofrutticoli, cerealicoli, floricoli sono stati in passato ed hanno ripreso ad essere tuttora oggetto di ricerca sul piano delle tecniche produttive, della trasformazione e della conservazione. Perciò recuperare il coinvolgimento degli altri soggetti interessati è fondamentale per investire in un centro che può rappresentare il riferimento di tutta la filiera per l'intera regione. Non dobbiamo più ripetere l'errore del passato. Riaprire una realtà come è stato fatto per quello che un tempo è stato il Centro Ricerche Bonomo - ha concluso Spina - significherebbe ogni volta ripartire da zero e perdere opportunità determinanti per il nostro sviluppo".

Dopo aver ascoltato i ricercatori sulle ricerche in corso, incentrate su nuove modalità di conservazione di ortaggi e fiori, la visita si è conclusa con l'assaggio di involtini di foglie di vite, oggetto di un altro progetto di ricerca, molto utilizzate nella dieta del mondo arabo al cui mercato poter guardare con particolare attenzione. L'intenzione immediata sarà ora quella di organizzare un convegno regionale nel quale coniugare eccellenze produttive e della ricerca che richiami tutti i possibili interlocutori dei comparti interessati. Intanto, proprio ieri mattina,il Presidente Spina ha disposto per la firma del mandato di pagamento con il quale si concretizza la prima anticipazione bancaria che consente il prosieguo dei progetti di ricerca in corso e le attività di gestione svolte dalla Fondazione per l'Istituto Tecnico Agrario di Andria.

«Come Vice Presidente della Commissione Agricoltura – gli ha fatto eco il Consigliere Regionale Ruggiero Mennea -, credo moltissimo in questa idea. Sono tre le direttrici che abbiamo pensato con il Presidente Spina sulle quali poterci muovere: ricerca, formazione e turismo. Gli spazi, le strutture edilizie e le strumentazioni messe a disposizione della Fondazione da parte della Provincia, consentono davvero di allargare gli orizzonti. Farne anche un centro di formazione per aziende ed operatori di settore, sfruttare gli ambienti ricettivi esistenti all'interno, coniugare la ricerca agroalimentare alle iniziative del Slow Food, sono solo alcuni esempi possibili. L'impegno che mi sento di assumere è quello di portare la Regione Puglia all'interno della compagine della Fondazione al fine di poter dare un ulteriore impulso ai progetti di ricerca e fare della Fondazione Bonomo un centrale riferimento regionale».