Firme su nuovi contratti di energia elettrica: tornano gli "agenti"
Comunicazione aggressiva e spesso non completa alla base delle segnalazioni pervenute. Movimento Consumatori: «Ci sono sempre dieci giorni per recedere dai contratti»
giovedì 16 maggio 2013
11.11
Il mercato libero di telefonia ed energia elettrica porta benefici ma anche problemi, come è inevitabile che fosse. In particolare, infatti, nella BAT tornano ad agire una schiera di "agenti" di aziende che si occupano di energia elettrica, per conquistare una preziosa "firma" di cittadini spesso poco informati sulle reali condizioni contrattuali alle quali si va incontro. Le segnalazioni in tal senso cominciano ad aumentare e giungono copiose negli ultimi giorni in redazione. Difatti, il problema non è l'accettazione o meno di contratti di energia elettrica con altre compagnie, tutto assolutamente legittimo ove vi sia vero risparmio, ma il modus operandi di "agenti" assunti con contratti di precariato assoluto e con la necessità di riconsegnare a fine giornata più firme possibili al di sotto dei contratti stessi.
Le segnalazioni giunte ci riportano diverse situazioni: la prima, quella più comune, è la richiesta di visionare fatture o bollette di elettricità o gas per raccogliere i dati dell'utente e chiedere una firma finale per confermare la verifica magari della stessa azienda già fornitrice. La seconda, invece, si basa su di un atteggiamento alquanto aggressivo che permette di acquisire una firma su quel foglio contrattuale. I casi sono già molteplici ed il Movimento Consumatori di Andria ha lanciato anch'esso un vero e proprio allarme in merito: «Da quanto ci raccontano, sembrerebbero essere diverse le violazioni di norme che si stanno perpetrando - scrivono dal Movimento - è necessaria la collaborazione di tutti i cittadini che si sono trovati a sottoscrivere un contratto, essendo stati raggirati, non correttamente informati o intimiditi. Va ricordato che ci sono dieci giorni per recedere da questi contratti. Quello che conta, tuttavia è raccogliere il maggior numero di segnalazioni da parte dei cittadini affinché il Movimento Consumatori possa attivare azioni, direttamente verso le agenzie e far cessare immediatamente abusi e forzature a danno degli stessi cittadini».
Restano le solite raccomandazioni: non accettare nessuna proposta contrattuale se prima non si è perfettamente certi di quello che si firma, se anziani, non firmare e richiedere copia del contratto perché venga ritirata il giorno seguente, non aprire la porta a sconosciuti, anche se dotati di cartellini di aziende note, non mostrare documenti di riconoscimento, fatture o quant'altro serva a estrapolare i dati dell'utente, non firmare nessuna presunta conferma di "visita ricevuta".
Le segnalazioni giunte ci riportano diverse situazioni: la prima, quella più comune, è la richiesta di visionare fatture o bollette di elettricità o gas per raccogliere i dati dell'utente e chiedere una firma finale per confermare la verifica magari della stessa azienda già fornitrice. La seconda, invece, si basa su di un atteggiamento alquanto aggressivo che permette di acquisire una firma su quel foglio contrattuale. I casi sono già molteplici ed il Movimento Consumatori di Andria ha lanciato anch'esso un vero e proprio allarme in merito: «Da quanto ci raccontano, sembrerebbero essere diverse le violazioni di norme che si stanno perpetrando - scrivono dal Movimento - è necessaria la collaborazione di tutti i cittadini che si sono trovati a sottoscrivere un contratto, essendo stati raggirati, non correttamente informati o intimiditi. Va ricordato che ci sono dieci giorni per recedere da questi contratti. Quello che conta, tuttavia è raccogliere il maggior numero di segnalazioni da parte dei cittadini affinché il Movimento Consumatori possa attivare azioni, direttamente verso le agenzie e far cessare immediatamente abusi e forzature a danno degli stessi cittadini».
Restano le solite raccomandazioni: non accettare nessuna proposta contrattuale se prima non si è perfettamente certi di quello che si firma, se anziani, non firmare e richiedere copia del contratto perché venga ritirata il giorno seguente, non aprire la porta a sconosciuti, anche se dotati di cartellini di aziende note, non mostrare documenti di riconoscimento, fatture o quant'altro serva a estrapolare i dati dell'utente, non firmare nessuna presunta conferma di "visita ricevuta".