Ciappetta-Camaggio: arriva (forse) il finanziamento di quasi 750.000 euro
Dal 2004 la regione aspetta di assegnarlo. L'ostacolo: il passaggio da provincia di Bari a Bat. Prensente l'assessore Gigi Di Noia all'incontro tecnico a Bari. La Giunta provinciale ha adottato il documento preliminare
martedì 20 novembre 2012
06.45
«Entro la fine della settimana prossima, la regione Puglia trasferirà formalmente alla provincia di Barletta-Andria-Trani il finanziamento per l'esecuzione dei lavori di manutenzione del Canale Ciappetta-Camaggi, le cui attuali condizioni creano esondazioni in caso di condizioni meteorologiche avverse». E' quanto ha dichiarato l'Assessore alle Opere pubbliche e Protezione Civile Fabiano Amati, a margine di un incontro tecnico sulle problematiche inerenti il canale (l'ultimo di una lunga serie), tenutosi ieri mattina a Bari, e al quale hanno partecipato il Prefetto della Bat Carlo Sessa, l'Assessore all'Urbanistica del comune di Andria Luigi Di Noia, il consigliere regionale Ruggiero Mennea e tecnici dell'Anas, della Provincia Bat, dell'Autorità di Bacino, del Comune di Barletta, dell'Arpa Puglia e del Consorzio di Bonifica Terre D'Apulia.
«Abbiamo risolto una serie di problematiche ostative allo svolgimento delle necessarie opere di rifunzionalizzazione idraulica del canale Ciappetta-Camaggi - ha sottolineato Amati - Abbiamo definito tutte le procedure amministrative concluse da parte della provincia Bat, utili alla regione Puglia per poter avviare l'iter di trasferimento dei finanziamenti a disposizione per eseguire le opere». Infatti, con Delibera n. 83 del 25 Ottobre scorso, la Giunta provinciale ha adottato un Documento Preliminare di Progettazione che prevede interventi di manutenzione del canale Ciappetta-Camaggi, per un importo complessivo di € 743.697,93. La copertura finanziaria è riconducibile a finanziamenti del Ministero dell'Ambiente nell'ambito degli interventi in materia di difesa del suolo dell'anno 2003. Ad Ottobre 2011 infatti, il sito istituzionale della regione Puglia riportava, in merito ai contenuti di una riunione tecnica svoltasi in quel periodo: "Poiché esiste una somma di circa 750mila euro che la regione aspetta dal 2004 di assegnare per avviare i lavori e poiché non e' stato possibile trovare un accordo con riferimento al soggetto attuatore tra le province di Bari e Bat, saranno avviate le procedure di revoca del finanziamento che il Ministero dell'Ambiente provvedera' a rimodulare in favore della Provincia Bat". Oggi, a distanza di un anno, per richiedere tali finanziamenti, è stato redatto il suddetto documento. Ad avvenuta concessione di questi, sarà poi sottoscritto un disciplinare regolante i rapporti tra regione Puglia e provincia Bat.
"Il presente intervento ha come finalità quella di ridurre l'allagamento delle aree circostanti il canale e, pertanto, di garantire l'officiosità idraulica del canale medesimo - si legge nel Documento Preliminare di Progettazione - L'area oggetto degli interventi del canale Ciappetta-Camaggi interesserà una porzione del canale a monte e a valle dell'intersezione dello stesso con la Statale 170/dir A (Barletta-Andria), interessando il tratto di canale compreso fra la strada comunale Citogna ed il ponte della ferrovia del Nord-Barese".
"Gli interventi previsti per garantire l'officiosità idraulica sono:
• Rimozione dei rifiuti presenti all'interno del canale, previa relativa caratterizzazione ai fini del successivo conferimento in impianto autorizzato;
• Eliminazione della vegetazione presente all'interno del canale, causa di restringimento della sezione utile;
• Rimozione del terreno di trasporto depositatosi sul fondo, previa relativa caratterizzazione ai fini del successivo conferimento in impianto autorizzato;
• Ripristino puntuale del mantello cementizio che riveste le sponde del canale costituito in genere da lastre di calcestruzzo non armato gettato in opera (spessore medio 0,12 m), ripristino delle lastre sbrecciate, sostituzione di quelle irrimediabilmente danneggiate e ripristino dei giunti dove erosi".
«Abbiamo inoltre definito il cronoprogramma di attività utili a risolvere altre problematiche legate alle esondazioni del canale - ha aggiunto poi Amati - Abbiamo innanzitutto avuto rassicurazioni sul fatto che il Comune di Barletta ha in corso il completamento di opere già precedentemente iniziate, che riguardano la risoluzione di problematiche su uno specifico tratto del canale. Inoltre, poichè un ponte dell'Anas ostruisce il deflusso delle acque all'altezza della strada statale 170, la società provvederà al più presto alla redazione di una progettazione per interventi di innalzamento dell'opera. Infine - ha concluso Amati - convocheremo quanto prima una riunione tecnica tra tutti i soggetti interessati al fine di sottoscrivere un protocollo d'intesa per definire compiti e modalità di esecuzione delle opere di manutenzione ordinaria dell'opera».
"Tenuto conto dei tempi intercorrenti fra le diverse fasi - progetto preliminare, definitivo, ed esecutivo, procedura di gara, durata dei lavori, certificato di regolare esecuzione dei lavori - è presumibile - riporta in ultimo il documento preliminare - che la conclusione dell'intervento avvenga entro 30 mesi dalla sottoscrizione del disciplinare regolante i rapporti". Questo significa che se tale disciplinare venisse sottoscritto oggi, gli interventi avrebbero come tempo limite di conclusione, Maggio 2015. Un'iter burocratico, che andrebbe ad aggiungersi all'ingiustificato ritardo nelle procedure di stanziamento dei finanziamenti, che sfiora per poco il decennio. La domanda è semplice: In questo arco di tempo, a quante alluvioni, come quelle degli anni scorsi, potremmo ancora rischiare di assistere? Non c'è più tempo da perdere. La risposta è semplice ed univoca: Fate presto!
«Abbiamo risolto una serie di problematiche ostative allo svolgimento delle necessarie opere di rifunzionalizzazione idraulica del canale Ciappetta-Camaggi - ha sottolineato Amati - Abbiamo definito tutte le procedure amministrative concluse da parte della provincia Bat, utili alla regione Puglia per poter avviare l'iter di trasferimento dei finanziamenti a disposizione per eseguire le opere». Infatti, con Delibera n. 83 del 25 Ottobre scorso, la Giunta provinciale ha adottato un Documento Preliminare di Progettazione che prevede interventi di manutenzione del canale Ciappetta-Camaggi, per un importo complessivo di € 743.697,93. La copertura finanziaria è riconducibile a finanziamenti del Ministero dell'Ambiente nell'ambito degli interventi in materia di difesa del suolo dell'anno 2003. Ad Ottobre 2011 infatti, il sito istituzionale della regione Puglia riportava, in merito ai contenuti di una riunione tecnica svoltasi in quel periodo: "Poiché esiste una somma di circa 750mila euro che la regione aspetta dal 2004 di assegnare per avviare i lavori e poiché non e' stato possibile trovare un accordo con riferimento al soggetto attuatore tra le province di Bari e Bat, saranno avviate le procedure di revoca del finanziamento che il Ministero dell'Ambiente provvedera' a rimodulare in favore della Provincia Bat". Oggi, a distanza di un anno, per richiedere tali finanziamenti, è stato redatto il suddetto documento. Ad avvenuta concessione di questi, sarà poi sottoscritto un disciplinare regolante i rapporti tra regione Puglia e provincia Bat.
"Il presente intervento ha come finalità quella di ridurre l'allagamento delle aree circostanti il canale e, pertanto, di garantire l'officiosità idraulica del canale medesimo - si legge nel Documento Preliminare di Progettazione - L'area oggetto degli interventi del canale Ciappetta-Camaggi interesserà una porzione del canale a monte e a valle dell'intersezione dello stesso con la Statale 170/dir A (Barletta-Andria), interessando il tratto di canale compreso fra la strada comunale Citogna ed il ponte della ferrovia del Nord-Barese".
"Gli interventi previsti per garantire l'officiosità idraulica sono:
• Rimozione dei rifiuti presenti all'interno del canale, previa relativa caratterizzazione ai fini del successivo conferimento in impianto autorizzato;
• Eliminazione della vegetazione presente all'interno del canale, causa di restringimento della sezione utile;
• Rimozione del terreno di trasporto depositatosi sul fondo, previa relativa caratterizzazione ai fini del successivo conferimento in impianto autorizzato;
• Ripristino puntuale del mantello cementizio che riveste le sponde del canale costituito in genere da lastre di calcestruzzo non armato gettato in opera (spessore medio 0,12 m), ripristino delle lastre sbrecciate, sostituzione di quelle irrimediabilmente danneggiate e ripristino dei giunti dove erosi".
«Abbiamo inoltre definito il cronoprogramma di attività utili a risolvere altre problematiche legate alle esondazioni del canale - ha aggiunto poi Amati - Abbiamo innanzitutto avuto rassicurazioni sul fatto che il Comune di Barletta ha in corso il completamento di opere già precedentemente iniziate, che riguardano la risoluzione di problematiche su uno specifico tratto del canale. Inoltre, poichè un ponte dell'Anas ostruisce il deflusso delle acque all'altezza della strada statale 170, la società provvederà al più presto alla redazione di una progettazione per interventi di innalzamento dell'opera. Infine - ha concluso Amati - convocheremo quanto prima una riunione tecnica tra tutti i soggetti interessati al fine di sottoscrivere un protocollo d'intesa per definire compiti e modalità di esecuzione delle opere di manutenzione ordinaria dell'opera».
"Tenuto conto dei tempi intercorrenti fra le diverse fasi - progetto preliminare, definitivo, ed esecutivo, procedura di gara, durata dei lavori, certificato di regolare esecuzione dei lavori - è presumibile - riporta in ultimo il documento preliminare - che la conclusione dell'intervento avvenga entro 30 mesi dalla sottoscrizione del disciplinare regolante i rapporti". Questo significa che se tale disciplinare venisse sottoscritto oggi, gli interventi avrebbero come tempo limite di conclusione, Maggio 2015. Un'iter burocratico, che andrebbe ad aggiungersi all'ingiustificato ritardo nelle procedure di stanziamento dei finanziamenti, che sfiora per poco il decennio. La domanda è semplice: In questo arco di tempo, a quante alluvioni, come quelle degli anni scorsi, potremmo ancora rischiare di assistere? Non c'è più tempo da perdere. La risposta è semplice ed univoca: Fate presto!