Finanziamenti europei: un fiume di soldi difficile da raccogliere
L'Italia è quartultima in Europa. La Puglia si consola con il primo posto nel Meridione. Bene la regione negli ultimi due anni con il 46% dei fondi impegnati
martedì 4 giugno 2013
12.09
Avere soldi da spendere e non riuscire a farlo per incapacità o poca competenza: è quanto accade ormai da tredici anni all'Italia che attinge risorse a lei riservate dall'Unione Europea in quantità decisamente minore di quanto potrebbe. La nostra nazione, infatti, dagli ultimi dati sui 27 paesi europei, il "Bel Paese" è fermo al quartultimo posto con solo il 40% dei fondi spesi contro una media comunitaria del 51,82%. In testa vola l'Estonia seguita dall'Irlanda con quasi il 70% dei fondi spesi. La programmazione economica europea viaggia per settennati con le prime risorse spese dal 2000 al 2006 e questa seconda tranche che va dal 2007 al 2013. Per concludere l'introduzione c'è da registrare come per altri due anni dopo la scadenza del 2013 si potranno ancora impegnare risorse per 31miliardi di euro e che nel 2011, all'atto dell'insediamento del Ministro Barca, l'Italia era ultimissima nella graduatoria con solo il 18% della spesa rispetto ad una media europea del 30%.
Ma in questa debacle chi ne paga le conseguenze sono naturalmente le regioni del mezzogiorno assolutamente lontane anche dalla media nazionale. Unica eccezione la Puglia che pochi giorni fa ha concluso tutte le operazioni di rendicontazione dei primi sette anni di finanziamenti con un buon risultato che ha meritato una conferma intera delle somme verso la conclusione dei secondi sette anni di bilancio. Inoltre sia per il programma del Fondo Sociale Europeo che per il programma FESR, la stessa Puglia è risultata una delle regioni più virtuose d'Italia ampiamente al di sopra della media nazionale e quasi al 50% delle risorse impegnate a fine maggio 2013. In particolare per l'FSE 2007/2013, la Puglia ha raggiunto un livello di spesa di 486.530.781,94 euro pari al 46,20% della dotazione del Programma. L'incremento di spesa certificata rispetto a dicembre 2012 (€ 267.656.405,26) è stato di circa 28 Meuro, corrispondente ad un incremento in termini percentuali di quasi il 10%. Il target di spesa previsto a maggio è stato quindi raggiunto e superato di quasi 1,41 M€.
L'altro Programma Operativo, quello dei FESR Puglia 2007/2013, ha raggiunto un livello di spesa di 2.061.328.400 euro, pari al 46% della dotazione del Programma. L'incremento di spesa certificata rispetto a dicembre 2012 è stato di oltre 185 Meuro, corrispondente ad un incremento in termini percentuali di quasi il 10%. Anche qui il target di spesa previsto a maggio è stato raggiunto e superato di quasi 178 M€. Un fiume di soldi che vengono utilizzati per le attività più disparate ma che nella sostanza servono a rilanciare praticamente tutti i settori economici e di vita delle comunità territoriali. Acquisire questi soldi ed esser capaci di raggiungerli e non perdere i finanziamenti stessi dovrebbe essere tra le priorità delle amministrazioni pubbliche a tutti i livelli, sopratutto nel mezzogiorno.
Ma in questa debacle chi ne paga le conseguenze sono naturalmente le regioni del mezzogiorno assolutamente lontane anche dalla media nazionale. Unica eccezione la Puglia che pochi giorni fa ha concluso tutte le operazioni di rendicontazione dei primi sette anni di finanziamenti con un buon risultato che ha meritato una conferma intera delle somme verso la conclusione dei secondi sette anni di bilancio. Inoltre sia per il programma del Fondo Sociale Europeo che per il programma FESR, la stessa Puglia è risultata una delle regioni più virtuose d'Italia ampiamente al di sopra della media nazionale e quasi al 50% delle risorse impegnate a fine maggio 2013. In particolare per l'FSE 2007/2013, la Puglia ha raggiunto un livello di spesa di 486.530.781,94 euro pari al 46,20% della dotazione del Programma. L'incremento di spesa certificata rispetto a dicembre 2012 (€ 267.656.405,26) è stato di circa 28 Meuro, corrispondente ad un incremento in termini percentuali di quasi il 10%. Il target di spesa previsto a maggio è stato quindi raggiunto e superato di quasi 1,41 M€.
L'altro Programma Operativo, quello dei FESR Puglia 2007/2013, ha raggiunto un livello di spesa di 2.061.328.400 euro, pari al 46% della dotazione del Programma. L'incremento di spesa certificata rispetto a dicembre 2012 è stato di oltre 185 Meuro, corrispondente ad un incremento in termini percentuali di quasi il 10%. Anche qui il target di spesa previsto a maggio è stato raggiunto e superato di quasi 178 M€. Un fiume di soldi che vengono utilizzati per le attività più disparate ma che nella sostanza servono a rilanciare praticamente tutti i settori economici e di vita delle comunità territoriali. Acquisire questi soldi ed esser capaci di raggiungerli e non perdere i finanziamenti stessi dovrebbe essere tra le priorità delle amministrazioni pubbliche a tutti i livelli, sopratutto nel mezzogiorno.