“Figlio, soccorri tuo padre nella vecchiaia”
Preghiera-riflessione condivisa da don Ettore Lestingi per i nonni e gli anziani
martedì 26 luglio 2022
11.29
Padre, Dio della vita senza fine,
Tu che hai detto: "Figlio, soccorri tuo padre nella vecchiaia, non contristarlo durante la sua vita. Anche se perdesse il senno, compatiscilo e non disprezzarlo, mentre sei nel pieno vigore",
in questo giorno in cui celebriamo la Giornata dei Nonni e degli Anziani (domenica 24 luglio, ndr),
perdonaci per tutte quelle volte che abbiamo disonorato i nostri vecchi offendendoli nella loro dignità perché inutili e improduttivi nel mercato della vita,
deponendoli così in soffitte o cantine del passato.
Cultori della religione dell'avere e dell'apparire immoliamo sull'altare dell'edonismo e dell'efficientismo quanti, indeboliti nella carne, sono diventati merce di scarto.
Perdonaci se oltre a togliere loro dignità umana, gli abbiamo sottratto case o terreni, frutto del lavoro e di sacrifici di una vita intera, rinchiudendoli con inganno in case di cura.
Perdonaci se pur avendoli ancora con noi li costringiamo a vivere in un angolo, a tacere, negando loro la possibilità di parlare e aprirci il libro della saggezza della loro vita.
E ancora di chiediamo di perdonarci se li abbiamo ancora con noi solo per approfittarci delle loro risorse economiche.
Aiutaci, ti supplichiamo a considerare i nostri anziani il vero tesoro della nostra vita e a onorarli e a non contristarli. A soccorrerli e a non disprezzarli nella loro vecchiaia.
Perché tu hai detto: "Poiché la pietà verso il padre non sarà dimenticata, ti sarà computata a sconto dei peccati".
Ascoltaci, Signore e perdona! Amen.
Tu che hai detto: "Figlio, soccorri tuo padre nella vecchiaia, non contristarlo durante la sua vita. Anche se perdesse il senno, compatiscilo e non disprezzarlo, mentre sei nel pieno vigore",
in questo giorno in cui celebriamo la Giornata dei Nonni e degli Anziani (domenica 24 luglio, ndr),
perdonaci per tutte quelle volte che abbiamo disonorato i nostri vecchi offendendoli nella loro dignità perché inutili e improduttivi nel mercato della vita,
deponendoli così in soffitte o cantine del passato.
Cultori della religione dell'avere e dell'apparire immoliamo sull'altare dell'edonismo e dell'efficientismo quanti, indeboliti nella carne, sono diventati merce di scarto.
Perdonaci se oltre a togliere loro dignità umana, gli abbiamo sottratto case o terreni, frutto del lavoro e di sacrifici di una vita intera, rinchiudendoli con inganno in case di cura.
Perdonaci se pur avendoli ancora con noi li costringiamo a vivere in un angolo, a tacere, negando loro la possibilità di parlare e aprirci il libro della saggezza della loro vita.
E ancora di chiediamo di perdonarci se li abbiamo ancora con noi solo per approfittarci delle loro risorse economiche.
Aiutaci, ti supplichiamo a considerare i nostri anziani il vero tesoro della nostra vita e a onorarli e a non contristarli. A soccorrerli e a non disprezzarli nella loro vecchiaia.
Perché tu hai detto: "Poiché la pietà verso il padre non sarà dimenticata, ti sarà computata a sconto dei peccati".
Ascoltaci, Signore e perdona! Amen.