Festival: stasera tutto esaurito per l’ultima di ‘’Deadtown’’
Cinque serate di applausi scroscianti per la Compagnia dei Fratelli Forman
giovedì 7 settembre 2017
18.00
Tutto esaurito anche questa sera per l'ultima replica di ''Deadtown'', in scena dal 3 al 7 settembre in Piazza Catuma, ad Andria, in occasione del Festival Castel dei Mondi.
Non è la prima volta che la Compagnia dei Fratelli Forman fa tappa nella nostra città perché nel 2009, sempre durante il Festival, ha presentato lo spettacolo ''Obludarium'', considerato il più bello di tutte le edizioni del Festival. La bizzarra compagnia ceca, nota in tutto il mondo, quest'anno, dopo 8 anni, ha portato in scena ''Deadtown'', diretto dal regista Petr Forman aiutato da suo fratello gemello Matej nella costruzione della scenografia.
Per la performance dello show, in Piazza hanno allestito un grande tendone in modo da ricreare al suo interno uno spazio teatrale che ha l'aspetto di un saloon del selvaggio West. I fratelli Forman non hanno mai avuto una sede permanente dove esibire i propri spettacoli bensì hanno sempre portato in giro per l'Europa il loro teatro viaggiante che intreccia circo, animazione e cinema.
L'opera portata in scena quest'anno trae spunto da una vicenda (che per alcuni ha più l'aspetto di una leggenda): l'inventore del famoso "wanted", piantato con il coltello sulla porta di un saloon, pare fosse un emigrato ceco, un pittore fuggito nel lontano West per una ferita d'amore causata da suo fratello gemello, attore.D'altra parte un membro della compagnia (di cui non è specificato il nome) estremamente appassionato al mondo del Wild West, della vita dei cowboy, del deserto dell'Arizona e delle sue bellezze esotiche, ha maturato l'idea di ''Deadtown'' trasformando così il suo sogno in un'avventura per gli spettatori che sono portati a compiere un viaggio, aiutati dalla loro fantasia, dove l'illusione diventa realtà.
Lo show è pieno di immagini e quadri; vengono inoltre utilizzati marionette ed altri elementi scenografici che convivono con attori, musica, colori ed innovative tecniche di animazione. Il cinema, in particolare, non costituisce lo sfondo scenografico o l'illustrazione, ma interagisce attivamente con gli attori in scena, che sono calati in un'atmosfera da film muto. Un'opera d'arte totale, quindi, in cui i mezzi del teatro, le immagini, i suoni e lo spazio permettono allo spettatore di immergersi in un Far West che non c'è più, fatto di pistoleri, indiani e, anche, romantici ed eroici artisti. Il Far West è dunque lo scenario principale dell'opera firmata Forman, ricreato da elementi come sabbia, cactus e personaggi quali cowboy ed indiani che si muovono nei saloon insieme ai classici protagonisti come il buono, il brutto, il cattivo, la prostituta.
"L'inizio del Novecento fu il periodo dei primi film in bianco e nero, dell'invenzione della fotografia, della camera oscura, delle prime registrazioni del suono. Il nostro spettacolo è un omaggio a tutto questo fervore, a queste novità, a questo spirito inventivo, a quegli eroi che fecero sognare gli spettatori di allora", riporta uno uno degli attori.
I Forman hanno sempre avuto un approccio non convenzionale e lo dimostrano appieno nella messa in scena di questo spettacolo che fonde antico e moderno perché l'intento è quello di far rivivere lo stesso senso di stupore e meraviglia che i primi film e le prime foto suscitarono negli spettatori di allora. L'ispirazione alla quale si rifà l'intera opera è quella dei cabaret francesi, dei vecchi film western e del cinema del padre dei due fratelli, il grande Milos, regista di ''Qualcuno volò sul nido del cuculo'' (1975), premiato con cinque Oscar, di ''Hair'' (1979) e di ''Amadeus'' (1984), premiato con nove Oscar.
Una nota particolare è che alla fine dello spettacolo il pubblico è invitato a salire sul palco e a passare il resto della serata con gli attori nel saloon, nonché la scenografia della rappresentazione riservata solo ai personaggi di scena durante lo spettacolo.
''Deadtown'' è stato giudicato uno dei più belli fra gli spettacoli di questa 21esima edizione del Festival dei Mondi. Ci auguriamo pertanto che tra qualche anno la compagnia dei Forman faccia nuovamente tappa ad Andria per stupirci ed entusiasmarci ancora.
Non è la prima volta che la Compagnia dei Fratelli Forman fa tappa nella nostra città perché nel 2009, sempre durante il Festival, ha presentato lo spettacolo ''Obludarium'', considerato il più bello di tutte le edizioni del Festival. La bizzarra compagnia ceca, nota in tutto il mondo, quest'anno, dopo 8 anni, ha portato in scena ''Deadtown'', diretto dal regista Petr Forman aiutato da suo fratello gemello Matej nella costruzione della scenografia.
Per la performance dello show, in Piazza hanno allestito un grande tendone in modo da ricreare al suo interno uno spazio teatrale che ha l'aspetto di un saloon del selvaggio West. I fratelli Forman non hanno mai avuto una sede permanente dove esibire i propri spettacoli bensì hanno sempre portato in giro per l'Europa il loro teatro viaggiante che intreccia circo, animazione e cinema.
L'opera portata in scena quest'anno trae spunto da una vicenda (che per alcuni ha più l'aspetto di una leggenda): l'inventore del famoso "wanted", piantato con il coltello sulla porta di un saloon, pare fosse un emigrato ceco, un pittore fuggito nel lontano West per una ferita d'amore causata da suo fratello gemello, attore.D'altra parte un membro della compagnia (di cui non è specificato il nome) estremamente appassionato al mondo del Wild West, della vita dei cowboy, del deserto dell'Arizona e delle sue bellezze esotiche, ha maturato l'idea di ''Deadtown'' trasformando così il suo sogno in un'avventura per gli spettatori che sono portati a compiere un viaggio, aiutati dalla loro fantasia, dove l'illusione diventa realtà.
Lo show è pieno di immagini e quadri; vengono inoltre utilizzati marionette ed altri elementi scenografici che convivono con attori, musica, colori ed innovative tecniche di animazione. Il cinema, in particolare, non costituisce lo sfondo scenografico o l'illustrazione, ma interagisce attivamente con gli attori in scena, che sono calati in un'atmosfera da film muto. Un'opera d'arte totale, quindi, in cui i mezzi del teatro, le immagini, i suoni e lo spazio permettono allo spettatore di immergersi in un Far West che non c'è più, fatto di pistoleri, indiani e, anche, romantici ed eroici artisti. Il Far West è dunque lo scenario principale dell'opera firmata Forman, ricreato da elementi come sabbia, cactus e personaggi quali cowboy ed indiani che si muovono nei saloon insieme ai classici protagonisti come il buono, il brutto, il cattivo, la prostituta.
I Forman hanno sempre avuto un approccio non convenzionale e lo dimostrano appieno nella messa in scena di questo spettacolo che fonde antico e moderno perché l'intento è quello di far rivivere lo stesso senso di stupore e meraviglia che i primi film e le prime foto suscitarono negli spettatori di allora. L'ispirazione alla quale si rifà l'intera opera è quella dei cabaret francesi, dei vecchi film western e del cinema del padre dei due fratelli, il grande Milos, regista di ''Qualcuno volò sul nido del cuculo'' (1975), premiato con cinque Oscar, di ''Hair'' (1979) e di ''Amadeus'' (1984), premiato con nove Oscar.
Una nota particolare è che alla fine dello spettacolo il pubblico è invitato a salire sul palco e a passare il resto della serata con gli attori nel saloon, nonché la scenografia della rappresentazione riservata solo ai personaggi di scena durante lo spettacolo.
''Deadtown'' è stato giudicato uno dei più belli fra gli spettacoli di questa 21esima edizione del Festival dei Mondi. Ci auguriamo pertanto che tra qualche anno la compagnia dei Forman faccia nuovamente tappa ad Andria per stupirci ed entusiasmarci ancora.