Festival: “La luna nel letto” stasera in scena con “L’abito nuovo”
Michelangelo Campanale (regista): «Una grande sfida vissuta tra umiltà e ambizione»
giovedì 31 agosto 2017
10.41
Anche questa sera, sempre alle 21.45, la compagnia "La luna nel letto" torna in scena con la replica dello spettacolo teatrale "L'abito nuovo" sul palco del Teatro comunale di Ruvo di Puglia.
Umiltà e ambizione. Questa la sinergia che ha portato il regista Michelangelo Campanale a riproporre dopo oltre 80 anni dalla nascita il testo de "L'abito nuovo" di Luigi Pirandello, poi trasposto teatralmente da Eduardo De Filippo. I temi contenuti nello spettacolo sono quelli del possesso, dell'ambizione umana che contrasta spesso con l'etica e la morale, lo scontro tra onestà e disonestà, libertà e pregiudizio; temi che la compagnia ha ritenuto vicini al proprio sentire.
«"L'Abito nuovo" è un testo poco noto, se confrontato alle altre opere di Eduardo e Pirandello. – afferma Michelangelo Campanale - A dire il vero nemmeno io ne ero a conoscenza, se non fosse stato per Marco Manchisi e il suo progetto di portarlo in scena, affidandosi con generosità al mio immaginario e alla mia regia. L'impresa si è dimostrata da subito una grande sfida ma, prova dopo prova, abbiamo scoperto che mettere in scena questo spettacolo ha rappresentato per noi, come compagnia, non solo l'occasione di rendere omaggio a due maestri indiscussi del teatro italiano lasciando perciò invariato il testo, ma anche l'opportunità di ricoprire le nostri origini attraverso la tradizione. Il mondo che si muove sulla scena, per quanto apparentemente figlio di un'epoca altra rispetto alla nostra, disegna i contorni di un universo radicato nel nostro sud, con tutte le sue contraddizioni e i suoi limiti, che sono certo cambiati ma che non abbiamo dimenticato.
La scelta di mettere in scena uno spettacolo scritto nel 1935 - continua il regista - ci obbliga a porci una domanda fondamentale: come parlare al pubblico che oggi è il suo principale destinatario? Per realizzare un compito tanto arduo abbiamo scelto di agire con l'umiltà necessaria a trattare un testo così particolare, accompagnata all'ambizione di riuscire nell'impresa. La reazione del pubblico, le domande dei giovani studenti cui l'abbiamo proposto e la qualità viva del dibattito che è seguito allo spettacolo dopo le rappresentazioni rivolte al mondo scuola, ci hanno restituito una materia viva e in grado di parlare anche alle generazioni più giovani, che quella tradizione devono conoscere, contestare, perdonare nelle sue mancanze, per poter diventare grandi».
La compagnia "La luna del letto" nasce nel 2002 dall'associazione culturale "Tra il dire e il fare" di Ruvo di Puglia (BA), associazione culturale senza scopo di lucro. «Invertendo una tendenza generale dei giovani del sud Italia, - spiegano gli artisti pugliesi - noi fondatori decidemmo di operare e concentrare le nostre attività nel territorio di origine. Le attività, sin dall'origine, sono state rivolte alla promozione e alla diffusione della cultura, intesa come "luogo privilegiato" di ricerca e sperimentazione del gioco, del teatro, della musica, della danza e delle arti figurative attraverso il contatto diretto e costante con la comunità, attraverso la pratica laboratoriale, la programmazione di rassegne, la collaborazione con la scuola, "progetti di strada" per la prevenzione del disagio minorile. Le energie della compagnia sono confluite nel 2008 nell'esperienza delle Residenze Teatrali Pugliesi, nella creazione del Teatro Comunale di Ruvo di Puglia. La Residenza di Ruvo di Puglia è stata una grande risorsa per la Compagnia e oggi, dopo anni di gestione e lenta costruzione si può dire che sia un punto di riferimento non solo a livello locale, ma anche a livello regionale e nazionale: lo testimoniano le reti di cui fa parte».
L'Associazione nel 2015 è stata riconosciuta dal Mibact come compagnia di produzione; grazie alla sapiente direzione artistica del regista Michelangelo Campanale e alla professionalità del personale artistico, amministrativo ed organizzativo, gira stabilmente nei teatri italiani, nei più importanti Festival e nelle vetrine in Italia e all'estero. Con la sua Compagnia, La luna nel letto, ha prodotto i seguenti spettacoli di Teatro ragazzi e Prosa, che hanno tournée in Italia e all'estero:
La bella addormentata ( 2002)
Oz nel paese delle meraviglie (2004)
Pinocchio a Sud (2007)
I Mammasantisima in Ammerika! (2008)
Senza Piume (2008) – vincitore Premio Eolo Awards 2010 come "migliore novità dell'anno"
Hemingway (liberamente ispirato a Il vecchio e il mare) (2010) vincitore Premio Eolo Award 2011, come "miglior spettacolo italiano di teatro per le nuove generazioni"
Cenerentola – Across the universe (2012)
Psycho Killer_ Quanto mi dai se ti uccido? (2014)
Sette opere di misericordia e mezzo (2014)
SeMino (2015)
Cinema Paradiso (2015)
I guai di Pulcinella (2015) di e con Marco Manchisi
L'Abito Nuovo di E.De Filippo e L. Pirandello (debutto nel 2016)
Nel 2016 con le sue ultime produzioni, SeMino e Cinema Paradiso, è stata scelta per partecipare al Festival Iberoamericano de Teatro de Bogotà in Colombia e al Festival Internacionál 5 de Mayo a Puebla in Messico.
A "L'abito nuovo" hanno lavorato (Regia scene e luci) Michelangelo Campanale, (Aiuto regia) Paolo Gubello, (Assistenti alla regia) Annarita De Michele, Katia Scarimbolo, (Direttore di scena) Tea Primiterra, (Datore luci e audio) Michelangelo Volpe, (Macchinista) Olga Mascolo, Tea Primiterra, (Costumi) Maria Pascale, (Scenotecnica) Michelangelo Campanale, Olga Mascolo, Tea Primiterra, Michelangelo Volpe, (Dipinto) Domenico Scarongella, (Maschere di scena) Stefano Perocco di Meduna, (Pellicceria) Nicola Papagni, (Organizzazione e distribuzione) Francesca D'Ippolito, (Amministrazione) Isa Pellegrini, (Comunicazione) Rosagiulia Scarongella, (Grafica) Enzo Ruta con con Marco Manchisi, Nunzia Antonino e Salvatore Marci e Vittorio Continelli, Adriana Gallo, Paolo Gubello, Dante Manchisi, Olga Mascolo, Tea Primiterra, Antonella Ruggiero, Luigi Tagliente.
Umiltà e ambizione. Questa la sinergia che ha portato il regista Michelangelo Campanale a riproporre dopo oltre 80 anni dalla nascita il testo de "L'abito nuovo" di Luigi Pirandello, poi trasposto teatralmente da Eduardo De Filippo. I temi contenuti nello spettacolo sono quelli del possesso, dell'ambizione umana che contrasta spesso con l'etica e la morale, lo scontro tra onestà e disonestà, libertà e pregiudizio; temi che la compagnia ha ritenuto vicini al proprio sentire.
«"L'Abito nuovo" è un testo poco noto, se confrontato alle altre opere di Eduardo e Pirandello. – afferma Michelangelo Campanale - A dire il vero nemmeno io ne ero a conoscenza, se non fosse stato per Marco Manchisi e il suo progetto di portarlo in scena, affidandosi con generosità al mio immaginario e alla mia regia. L'impresa si è dimostrata da subito una grande sfida ma, prova dopo prova, abbiamo scoperto che mettere in scena questo spettacolo ha rappresentato per noi, come compagnia, non solo l'occasione di rendere omaggio a due maestri indiscussi del teatro italiano lasciando perciò invariato il testo, ma anche l'opportunità di ricoprire le nostri origini attraverso la tradizione. Il mondo che si muove sulla scena, per quanto apparentemente figlio di un'epoca altra rispetto alla nostra, disegna i contorni di un universo radicato nel nostro sud, con tutte le sue contraddizioni e i suoi limiti, che sono certo cambiati ma che non abbiamo dimenticato.
La scelta di mettere in scena uno spettacolo scritto nel 1935 - continua il regista - ci obbliga a porci una domanda fondamentale: come parlare al pubblico che oggi è il suo principale destinatario? Per realizzare un compito tanto arduo abbiamo scelto di agire con l'umiltà necessaria a trattare un testo così particolare, accompagnata all'ambizione di riuscire nell'impresa. La reazione del pubblico, le domande dei giovani studenti cui l'abbiamo proposto e la qualità viva del dibattito che è seguito allo spettacolo dopo le rappresentazioni rivolte al mondo scuola, ci hanno restituito una materia viva e in grado di parlare anche alle generazioni più giovani, che quella tradizione devono conoscere, contestare, perdonare nelle sue mancanze, per poter diventare grandi».
La compagnia "La luna del letto" nasce nel 2002 dall'associazione culturale "Tra il dire e il fare" di Ruvo di Puglia (BA), associazione culturale senza scopo di lucro. «Invertendo una tendenza generale dei giovani del sud Italia, - spiegano gli artisti pugliesi - noi fondatori decidemmo di operare e concentrare le nostre attività nel territorio di origine. Le attività, sin dall'origine, sono state rivolte alla promozione e alla diffusione della cultura, intesa come "luogo privilegiato" di ricerca e sperimentazione del gioco, del teatro, della musica, della danza e delle arti figurative attraverso il contatto diretto e costante con la comunità, attraverso la pratica laboratoriale, la programmazione di rassegne, la collaborazione con la scuola, "progetti di strada" per la prevenzione del disagio minorile. Le energie della compagnia sono confluite nel 2008 nell'esperienza delle Residenze Teatrali Pugliesi, nella creazione del Teatro Comunale di Ruvo di Puglia. La Residenza di Ruvo di Puglia è stata una grande risorsa per la Compagnia e oggi, dopo anni di gestione e lenta costruzione si può dire che sia un punto di riferimento non solo a livello locale, ma anche a livello regionale e nazionale: lo testimoniano le reti di cui fa parte».
L'Associazione nel 2015 è stata riconosciuta dal Mibact come compagnia di produzione; grazie alla sapiente direzione artistica del regista Michelangelo Campanale e alla professionalità del personale artistico, amministrativo ed organizzativo, gira stabilmente nei teatri italiani, nei più importanti Festival e nelle vetrine in Italia e all'estero. Con la sua Compagnia, La luna nel letto, ha prodotto i seguenti spettacoli di Teatro ragazzi e Prosa, che hanno tournée in Italia e all'estero:
La bella addormentata ( 2002)
Oz nel paese delle meraviglie (2004)
Pinocchio a Sud (2007)
I Mammasantisima in Ammerika! (2008)
Senza Piume (2008) – vincitore Premio Eolo Awards 2010 come "migliore novità dell'anno"
Hemingway (liberamente ispirato a Il vecchio e il mare) (2010) vincitore Premio Eolo Award 2011, come "miglior spettacolo italiano di teatro per le nuove generazioni"
Cenerentola – Across the universe (2012)
Psycho Killer_ Quanto mi dai se ti uccido? (2014)
Sette opere di misericordia e mezzo (2014)
SeMino (2015)
Cinema Paradiso (2015)
I guai di Pulcinella (2015) di e con Marco Manchisi
L'Abito Nuovo di E.De Filippo e L. Pirandello (debutto nel 2016)
Nel 2016 con le sue ultime produzioni, SeMino e Cinema Paradiso, è stata scelta per partecipare al Festival Iberoamericano de Teatro de Bogotà in Colombia e al Festival Internacionál 5 de Mayo a Puebla in Messico.
A "L'abito nuovo" hanno lavorato (Regia scene e luci) Michelangelo Campanale, (Aiuto regia) Paolo Gubello, (Assistenti alla regia) Annarita De Michele, Katia Scarimbolo, (Direttore di scena) Tea Primiterra, (Datore luci e audio) Michelangelo Volpe, (Macchinista) Olga Mascolo, Tea Primiterra, (Costumi) Maria Pascale, (Scenotecnica) Michelangelo Campanale, Olga Mascolo, Tea Primiterra, Michelangelo Volpe, (Dipinto) Domenico Scarongella, (Maschere di scena) Stefano Perocco di Meduna, (Pellicceria) Nicola Papagni, (Organizzazione e distribuzione) Francesca D'Ippolito, (Amministrazione) Isa Pellegrini, (Comunicazione) Rosagiulia Scarongella, (Grafica) Enzo Ruta con con Marco Manchisi, Nunzia Antonino e Salvatore Marci e Vittorio Continelli, Adriana Gallo, Paolo Gubello, Dante Manchisi, Olga Mascolo, Tea Primiterra, Antonella Ruggiero, Luigi Tagliente.