Festival Castel dei Mondi 2018, oggi spettacolo di apertura
Edizione numero 22 della rassegna, si parte con lo spettacolo "Epicycle"
venerdì 21 settembre 2018
Parte oggi con lo spettacolo inaugurale Epycicle a Largo Appiani l'edizione numero 22 del Festival Internazionale di Andria "Castel dei Mondi".
Di seguito i dettagli di ciascuno degli spettacoli previsti oggi.
Questa sera in occasione dello spettacolo inaugurale Epycicle gli amministratori comunali ed il direttore artistico danno appuntamento alla stampa per le interviste, alle ore 21.00 a Largo Appiani.
QUESTO LAVORO SULL'ARANCIA
ALDES e TIDA
Cosa accade se uno spettacolo di danza, anziché come oggetto di linguaggio, viene costruito quale esperienza?
Quante volte, nell'assistere ad uno spettacolo di danza, avremmo voluto poter intervenire? Quante volte la noia, spesso determinata dalla perdita di senso, ci spingerebbe ad abbandonare la sala, o almeno ad esprimere il nostro dissenso? E quante volte nel vedere il movimento, avremmo voglia di danzare, per "sentire" ciò che viene proposto? Ma l'habitus sociale ci relega sulla sedia di spettatori, inserendoci poi in complessi circuiti di rielaborazioni post-spettacolari legate al tipo di spettacolo, al tipo di pubblico ed alla situazione in cui un certo lavoro viene programmato. Questi rapporti di forza riflettono rapporti di potere ben più complessi presenti nella realtà di tutti i giorni.
Voglio interrogarmi sulla natura del dispositivo scenico attraversandolo insieme al pubblico in un'ottica diversa, incentrata non sull'interpretazione del simbolo ma su dinamiche esperienziali condivise. Abbiamo creato dei piccoli meccanismi, delle "trappole" sornione, in cui gli spettatori vengono accompagnati dai due performer.
Questi piccoli dispositivi sono concepiti in modo tale per cui gli spettatori devono, per far procedere la drammaturgia, intervenire, interrompendo o modificando lo svolgersi della scena. Per far ciò abbiamo realizzato una linea progressiva in cui poco a poco il pubblico viene condotto su un terreno di fiducia e di condivisione, di empatia, con interventi sempre più importanti ed invasivi. L'estetica strizza l'occhio al film cult "Arancia meccanica".
L'arancia, il latte, il bianco, il rapporto sadomasochistico dell'artista con il sistema spettacolare e con gli spettatori, fanno da sottofondo allo svolgersi degli esperimenti. E analizzando "lo specchio", forse, possiamo capire meglio di quale immagine stiamo parlando. (Marco Chenevier)
CREDITS
di Marco Chenevier. Interpreti Marco Chenevier e Alessia Pinto. Scene e disegno luci Andrea Sangiorgi. Mentoring Roberta Nicolai, Roberto Castello.
TALES ON BIKE
STORIE IN BICICLETTA - LIBERAMENTE ISPIRATO AI RACCONTI DI Q. BLAKE
Mrs Armitage, impacciata e un po' sprovveduta ma con tanta fantasia, un giorno decide di fare un giro in bicicletta con il suo cagnolino e le accade proprio di tutto.
Per fortuna ha equipaggiato la sua bicicletta con ingegnosi strumenti per trovare una soluzione a tutti gli inconvenienti che incontrerà sulla sua strada, coinvolgendo nella sua avventura chiunque le capiti a tiro, personaggi e pubblico.
La storia viene raccontata con la tecnica del cicloteatro, utilizzando due biciclette, allestite come teatri viaggianti, intorno a cui ruotano storie e personaggi, tra cui Mr. Blake, un signore molto serio e compassato.
Riuscirà la solarità e la stravaganza di Mrs Armitage a trasformare in un sorriso la smorfia di Mr Blake? Lo spettacolo utilizza due lingue, l'italiano e l'inglese, che si affiancano e si intersecano, senza mai mischiarsi o confondersi, rendendo la lingua straniera un nuovo strumento della comicità, un ulteriore risorsa dell'attore per raccontare nuove storie.
CREDITS
Scritto e interpretato da Carmen de Pinto e Francesco Sguera
TOU.PLAY
VINCENZO LOSITO CON IL SOSTEGNO DI EQUILIBRIO DINAMICO
Tou,Play, Incroci e Storie, è una Game Experience pensata appositamente per il Festival Castel dei Mondi e per il suo Centro storico e per flussi di utenza variabili nella quantità e nel tempo.
L'obiettivo è quello di portare il pubblico all'interno del contesto culturale, alla scoperta delle storie in modo immersivo, trasformando il territorio da scenografia a contesto di gioco e di indagine fantastica.
Tutto diviene interattivo e vissuto in prima persona dall'utente che è chiamato a vestire i panni dell'investigatore. Munito di taccuino e penna ha il compito di ricercare e studiare gli indizi disseminate per la città e fare luce sul mistero da risolvere. Gli indizi sono QRcode che scansionati da smartphone rimandano a contenuti grafici, audio e video.
EPICYCLE
CIRKVOST (FRANCIA)
Epicycle è una rappresentazione che immerge lo spettatore, seduto su confortevoli sedie a sdraio, in uno spettacolo ispirato a un famoso fumetto degli anni '50. Lo spazio è composto da due grandi archi metallici di 13,50 metri di diametro al cui interno otto acrobati, i Ciclonauti, sono guidati nella scena da una mini orchestra elettro-acustica inserita in una piccola sfera semovente.
Accompagnati dalla musica elettro-acustica, gli artisti si muovono e azionano gli ingranaggi e le pulegge di Epicycle originando una comunità intorno alla quale i ciclonauti esprimono i sentimenti personali attraverso il linguaggio delle acrobazie.
CREDITS
Aerial acrobats: Benoit Belleville, Sébastien Lépine, Arnaud Cabochette, Théo Dubray, Antoine Fressynet, Jerome, Hosenbux, Océane Peillet, Jean Pellegrini, Tiziana Prota, Cécile Yvinec, Elie Rauzier
Musician: Nicolas Forge
Technicians - Régie lumière: Simon Delescluse ; Régie son : Maxime Leneyle; Régie générale : Jef Naets
Direction: CirkVOST & J.P. Zaccarini
Outside eye: Pierre Pilatte
Musical creation: Antonin Chaplain & Nicolas Forge
Light design: Wilfried Shick
Costumes: Solenne Capmas
Structure design and concept: Patrick Clody - Side Up Concept
Tent Design: Abaca - Lightweight Structures Engineers
Di seguito i dettagli di ciascuno degli spettacoli previsti oggi.
Questa sera in occasione dello spettacolo inaugurale Epycicle gli amministratori comunali ed il direttore artistico danno appuntamento alla stampa per le interviste, alle ore 21.00 a Largo Appiani.
QUESTO LAVORO SULL'ARANCIA
ALDES e TIDA
Cosa accade se uno spettacolo di danza, anziché come oggetto di linguaggio, viene costruito quale esperienza?
Quante volte, nell'assistere ad uno spettacolo di danza, avremmo voluto poter intervenire? Quante volte la noia, spesso determinata dalla perdita di senso, ci spingerebbe ad abbandonare la sala, o almeno ad esprimere il nostro dissenso? E quante volte nel vedere il movimento, avremmo voglia di danzare, per "sentire" ciò che viene proposto? Ma l'habitus sociale ci relega sulla sedia di spettatori, inserendoci poi in complessi circuiti di rielaborazioni post-spettacolari legate al tipo di spettacolo, al tipo di pubblico ed alla situazione in cui un certo lavoro viene programmato. Questi rapporti di forza riflettono rapporti di potere ben più complessi presenti nella realtà di tutti i giorni.
Voglio interrogarmi sulla natura del dispositivo scenico attraversandolo insieme al pubblico in un'ottica diversa, incentrata non sull'interpretazione del simbolo ma su dinamiche esperienziali condivise. Abbiamo creato dei piccoli meccanismi, delle "trappole" sornione, in cui gli spettatori vengono accompagnati dai due performer.
Questi piccoli dispositivi sono concepiti in modo tale per cui gli spettatori devono, per far procedere la drammaturgia, intervenire, interrompendo o modificando lo svolgersi della scena. Per far ciò abbiamo realizzato una linea progressiva in cui poco a poco il pubblico viene condotto su un terreno di fiducia e di condivisione, di empatia, con interventi sempre più importanti ed invasivi. L'estetica strizza l'occhio al film cult "Arancia meccanica".
L'arancia, il latte, il bianco, il rapporto sadomasochistico dell'artista con il sistema spettacolare e con gli spettatori, fanno da sottofondo allo svolgersi degli esperimenti. E analizzando "lo specchio", forse, possiamo capire meglio di quale immagine stiamo parlando. (Marco Chenevier)
CREDITS
di Marco Chenevier. Interpreti Marco Chenevier e Alessia Pinto. Scene e disegno luci Andrea Sangiorgi. Mentoring Roberta Nicolai, Roberto Castello.
TALES ON BIKE
STORIE IN BICICLETTA - LIBERAMENTE ISPIRATO AI RACCONTI DI Q. BLAKE
Mrs Armitage, impacciata e un po' sprovveduta ma con tanta fantasia, un giorno decide di fare un giro in bicicletta con il suo cagnolino e le accade proprio di tutto.
Per fortuna ha equipaggiato la sua bicicletta con ingegnosi strumenti per trovare una soluzione a tutti gli inconvenienti che incontrerà sulla sua strada, coinvolgendo nella sua avventura chiunque le capiti a tiro, personaggi e pubblico.
La storia viene raccontata con la tecnica del cicloteatro, utilizzando due biciclette, allestite come teatri viaggianti, intorno a cui ruotano storie e personaggi, tra cui Mr. Blake, un signore molto serio e compassato.
Riuscirà la solarità e la stravaganza di Mrs Armitage a trasformare in un sorriso la smorfia di Mr Blake? Lo spettacolo utilizza due lingue, l'italiano e l'inglese, che si affiancano e si intersecano, senza mai mischiarsi o confondersi, rendendo la lingua straniera un nuovo strumento della comicità, un ulteriore risorsa dell'attore per raccontare nuove storie.
CREDITS
Scritto e interpretato da Carmen de Pinto e Francesco Sguera
TOU.PLAY
VINCENZO LOSITO CON IL SOSTEGNO DI EQUILIBRIO DINAMICO
Tou,Play, Incroci e Storie, è una Game Experience pensata appositamente per il Festival Castel dei Mondi e per il suo Centro storico e per flussi di utenza variabili nella quantità e nel tempo.
L'obiettivo è quello di portare il pubblico all'interno del contesto culturale, alla scoperta delle storie in modo immersivo, trasformando il territorio da scenografia a contesto di gioco e di indagine fantastica.
Tutto diviene interattivo e vissuto in prima persona dall'utente che è chiamato a vestire i panni dell'investigatore. Munito di taccuino e penna ha il compito di ricercare e studiare gli indizi disseminate per la città e fare luce sul mistero da risolvere. Gli indizi sono QRcode che scansionati da smartphone rimandano a contenuti grafici, audio e video.
EPICYCLE
CIRKVOST (FRANCIA)
Epicycle è una rappresentazione che immerge lo spettatore, seduto su confortevoli sedie a sdraio, in uno spettacolo ispirato a un famoso fumetto degli anni '50. Lo spazio è composto da due grandi archi metallici di 13,50 metri di diametro al cui interno otto acrobati, i Ciclonauti, sono guidati nella scena da una mini orchestra elettro-acustica inserita in una piccola sfera semovente.
Accompagnati dalla musica elettro-acustica, gli artisti si muovono e azionano gli ingranaggi e le pulegge di Epicycle originando una comunità intorno alla quale i ciclonauti esprimono i sentimenti personali attraverso il linguaggio delle acrobazie.
CREDITS
Aerial acrobats: Benoit Belleville, Sébastien Lépine, Arnaud Cabochette, Théo Dubray, Antoine Fressynet, Jerome, Hosenbux, Océane Peillet, Jean Pellegrini, Tiziana Prota, Cécile Yvinec, Elie Rauzier
Musician: Nicolas Forge
Technicians - Régie lumière: Simon Delescluse ; Régie son : Maxime Leneyle; Régie générale : Jef Naets
Direction: CirkVOST & J.P. Zaccarini
Outside eye: Pierre Pilatte
Musical creation: Antonin Chaplain & Nicolas Forge
Light design: Wilfried Shick
Costumes: Solenne Capmas
Structure design and concept: Patrick Clody - Side Up Concept
Tent Design: Abaca - Lightweight Structures Engineers