Festa patronale: Il Vescovo Mansi recita una "Preghiera per la Città"

Dopo i noti e sanguinosi eventi, un testo fortemente provocatorio per le coscienze di noi tutti

lunedì 16 settembre 2019 10.49
In occasione della Festa Patronale, il Vescovo Luigi Mansi al termine della Processione dei simulacri di San Riccardo e della Madonna dei Miracoli, ha recitato una "Preghiera per la Città". Il testo fa riferimento agli ultimi eventi di violenza consumatisi nella nostra Città. Un testo particolarmente significativo nei contenuti e fortemente provocatorio per le coscienze di noi tutti.


Preghiera per la Città

Signore Gesù,
che alla vista di Gerusalemme hai pianto
perché "non ha compreso la via della pace",
vedendo da lontano giorni in cui sarebbe stata assediata da nemici,
cinta di trincee, stretta da ogni parte, urla e grida di madri dal dolore inconsolabile per la distruzione dei suoi figli,
volgi il tuo sguardo sulla nostra Città,
piegata, ma non ancora spezzata dalla cultura dell'odio e della violenza
e concedile giorni di pace.
Se oggi Andria è immersa nelle tenebre e nell'ombra di morte
il cui profumo è acre e insopportabile,
è perché tutti, proprio tutti, ci siamo allontanati da Te,
e, abbandonando la tua mano,
non sappiamo più tenerci in mano.
E oggi Ti gridiamo il nostro "Mea culpa".

Te lo gridano i nostri Amministratori
per tutte quelle volte in cui all'amore per la Città
hanno preferito la cura dei propri interessi.

Te lo gridano le nostre famiglie
per tutte quelle volte che,
affannate e stanche,
rincorrendo la cultura dell'avere
abbandonano i loro figli
al mondo della strada,
diventando così fragili prede
di briganti di turno:
spacciatori, mercanti di illusioni,
venditori di smarrimento e di morte.

Te lo gridano le istituzioni educative,
le scuole, il mondo dello sport,
le strutture di cura del corpo,
per tutte quelle volte che,
prive di autorità ed autorevolezza morale,
riducono il loro insostituibile compito educativo,
alla creazione di miti e campioni,
forti nel corpo
ma deboli nello spirito.

Te lo grida la Chiesa,
per tutte quelle volte che
alla fatica della strada
preferisce il caldo delle sagrestie,
venendo meno al comando del suo Salvatore
che ha detto: "Voi restate in Città".

Santa Maria, Madonna dei Miracoli,
Protettrice e Madre della nostra Città,
che dopo l'annuncio dell'Angelo
in fretta hai raggiunto una Città di Giuda,
afferra la nostra mano,
rialzaci dal torpore di una fede dalla fiamma smorta,
e dirigi i nostri passi là dove la Città gioisce e soffre,
vive e muore e come a Cana di Galilea,
orienta i nostri sguardi, i nostri cuori e le nostre mani
sull'umanità piagata nel corpo e nello spirito.
Facci comprendere che il Magnificat
non è solo l'Inno del vespro,
ma programma, attenzione e azione
per la costruzione della civiltà dell'amore
dove i potenti e prepotenti vengono rovesciati dai loro troni,
i superbi confusi nei pensieri del loro cuore,
gli umili innalzati,
i ricchi rimandati a mani vuote,
e i poveri ricolmati di beni.

San Riccardo,
Vescovo e Protettore della nostra Città
alla tua potente intercessione affidiamo le nostre ansie,
le nostre angosce, ma soprattutto le nostre speranze,
perché la nostra Città risorga,
si rialzi dalla rassegnazione e
con coraggio e con il contributo di tutti,
torni ad essere l'Andria Fedele
a quei valori
che costituiscono i pilastri e l'architrave
di una Città a misura di uomo:
la giustizia, l'accoglienza, la solidarietà, il bene comune e la pace
San Riccardo, Vescovo di Andria,
ascolta la preghiera dei tuoi devoti
e da noi allontana la peste dell'indifferenza,
la fame di potere
e la guerra degli interessi.
Solo così diventeremo costruttori della Città degli uomini
Amen