Festa di Sant'Anna e San Gioacchino: ad Andria benedizioni delle gestanti

Presso la parrocchia di San Riccardo, cerimonie alle ore 10,30 ed alle 19

sabato 25 luglio 2020 17.09
Domani 26 luglio 2020, si celebra la XVII domenica del tempo ordinario, ma anche ricordo di Sant'Anna e San Gioacchino.

In questa data, la Chiesa cattolica invita i fedeli a pregare per le gestanti, in quanto Sant'Anna è la patrona delle madri di famiglia, delle vedove ed è invocata nei parti difficili e contro la sterilità coniugale.

Per l'occasione, ad Andria, presso la parrocchia di San Riccardo, don Michelangelo Tondolo onorerà la santa con due cerimonie liturgiche, una alle ore 10.30 e l'altra alle ore 19, cui sono invitate tutte le gestanti, al fine di ottenere da Dio, per intercessione della santa tre grandi favori: un parto felice, un figlio sano e latte sufficiente per poterlo allevare.

La storia di Sant'Anna, protettrice delle donne incinte
Figlia di Achar e sorella di Esmeria, madre di santa Elisabetta (e quindi nonna di Giovanni Battista), Anna si sposa con Gioacchino, un uomo benestante e virtuoso appartenente alla tribù del Regno di Giuda: il matrimonio, tuttavia, dopo vent'anni non ha ancora prodotto figli per colpa della sterilità di Gioacchino.
Così, mentre suo marito viene pubblicamente umiliato (gli viene proibito di effettuare sacrifici al tempio, visto che non ha dato figli a Israele) e si ritira tra i pastori nel deserto in preghiera, Anna, dopo aver implorato Dio a sua volta, riceve la visita di un angelo, che le annuncia il concepimento imminente di un figlio; lo stesso angelo contemporaneamente appare anche a Gioacchino in sogno.
Marito e moglie, ricongiuntisi, si incontrano vicino alla Porta Aurea di Gerusalemme, dove – secondo la tradizione medievale – un casto bacio dà vita al concepimento immacolato della loro figlia. Chiamano la loro bambina Maria, che vuol dire «amata da Dio». Gioacchino porta al tempio i suoi doni: insieme con la bimba dieci agnelli, dodici vitelli e cento capretti senza macchia. Più tardi Maria è condotta al tempio per essere educata secondo la legge di Mosè.
Sant'Anna muore intorno agli ottant'anni. Il suo culto si diffonde in Oriente e, dopo le reliquie portate dalle Crociate, in Occidente. La prima manifestazione di culto risale al 550, quando Giustiniano fa costruire una chiesa in suo onore a Costantinopoli. Se è vero che nel Vangelo Gesù sottolinea che la pianta si riconosce dai frutti, dalla santità di Maria, cioè il frutto, si può dedurre la santità di Anna, sua madre.

Il nome di Anna deriva dall'ebraico Hannah (grazia) mentre Gioacchino significa, sempre dall'ebraico, "Dio rende forti". Sant'Anna è invocata come protettrice delle donne incinte, ma ė patrona di molti mestieri legati alle sue funzioni di madre, tra cui le lavandaie e le ricamatrici.