Festa Democratica: chiusura tra welfare ed integrazione

On. Kyenge: «Italia accogliente ma sempre in campagna elettorale»

lunedì 29 settembre 2014 10.35
A cura di Stefano Massaro
Si è chiusa la 4^ edizione della Festa Democratica della Città di Andria con gli ultimi due dibattiti politici della domenica. Nella mattinata spazio ai Giovani Democratici con il Segretario Regionale Pierpaolo Treglia a dialogare assieme ad altri ospiti sulla politica e sulla necessità, per i giovani, di ritagliarsi uno spazio convinto e qualificato. Competenza, professionalità e dedizione le armi a disposizione dei ragazzi per emergere in un mondo politico adulto spesso distratto dal governo della res publica.

Appuntamento clou, poi, in serata con l'Europarlamentare On. Cecile Kyenge già Ministro dell'Integrazione del governo Letta che ha dialogato di Welfare, integrazione, legalità e partecipazione democratica assieme al Consigliere Regionale Ruggiero Mennea, al Sindaco di Barletta Pasquale Cascella, all'Avvocato Roberta Maria Porro di Avvocati di Strada, al Consigliere Comunale Nunzio Liso ed al rappresentate di Libera Michele Caldarola. Parole chiare, quelle dell'On. Kyenge che ha parlato di un paese pronto a parlare di integrazione: «L'Italia è pronta a parlare di integrazione - ha detto l'europarlamentare - porto a tutti il mio esempio. Sono andata alle elezioni e sono stata votata da oltre 100mila persone. La politica deve ascoltare il paese e la gente e deve assolutamente tradurre in azioni concrete ciò che i cittadini chiedono».

Tanta umanità e grande accoglienza quella che l'On. Kyenge ha scoperto in Italia: «Viviamo in eterna campagna elettorale per questo sembra che una minoranza del paese sia la maggioranza - ha detto ancora l'Europarlamentare - ma vivere qui e conoscere davvero le persone nella loro quotidianità ti permette di scoprire la vera essenza degli italiani, cittadini rispettosi e con un'integrazione innata». Filo conduttore della serata la necessità di evitare spot e tornare a fare politica tra la gente e per la gente. E' il caso della legge sullo Ius soli, cioè l'acquisizione della cittadinanza di un dato Paese come conseguenza del fatto giuridico di essere nati sul suo territorio indipendentemente dalla cittadinanza dei genitori. La legge ha iniziato il suo iter parlamentare proprio grazie all'interessamento dell'On. Kyenge: «La legge è nella prima commissione ed a dicembre potrà finalmente veder la luce la riforma sulla cittadinanza - ha concluso l'Europarlamentare - resto vigile e continuo a monitorare i lavori affinchè si arrivi al più presto ad una risoluzione di questa nuova norma di grande importanza per tantissimi cittadini nati in Italia ed italiani a tutti gli effetti».