Festa del 2 giugno, mercato rinviato ed otto consiglieri protestano
Documento sottoscritto da rappresentanti della maggioranza per rivedere lo spostamento
sabato 31 maggio 2014
8.35
Il consueto Mercato Settimanale del lunedì ad Andria, è stato spostato a mercoledì 4 giugno con l'ordinanza n. 297 del 30 maggio 2014, vista la concomitanza con una festività: la Festa della Repubblica. «L'ordinanza, come spiegano dall'ente comunale, scaturisce a seguito di precise note delle organizzazioni di categoria con le quali chiedevano di recuperare una importante giornata di lavoro senza far sovrapporre due mercati nello stesso giorno».
Ma otto consiglieri di maggioranza non ci stanno e scrivono al Sindaco chiedendo il ritiro dell'ordinanza stessa. In testa Nino Marmo con Luigi Del Giudice, Gennaro Lorusso, Giuseppe Mansi, Giuseppe Ceci, Saverio Fucci, Antonio Sgaramella ed Agostino Troia sostengono «che detto provvedimento sindacale, come giustamente segnalato da una molteplicità di operatori commerciali di settore, nonché dalle loro Organizzazioni Sindacali di categoria, è stato adottato senza la consultazione neanche maggioritaria delle stesse». In sostanza l'esatto opposto di quanto dichiarato in fase di firma dell'ordinanza. Alla base del documento, infatti, vi è proprio l'impossibilità di molti mercatali di partecipare ad altri mercati settimanali prefissati.
La richiesta è chiara: «Il permanere dell'ordinanza in questione - scrivono gli otto consiglieri - si appalesa sostanzialmente inopportuna e persino potenzialmente pregiudizievole degli interessi della maggior parte degli operatori di categoria. Il Sindaco dovrebbe valutare l'opportunità di revocare l'Ordinanza di cui sopra provvedendo all'immediata e massima pubblicità dell'adottando provvedimento».
Ma otto consiglieri di maggioranza non ci stanno e scrivono al Sindaco chiedendo il ritiro dell'ordinanza stessa. In testa Nino Marmo con Luigi Del Giudice, Gennaro Lorusso, Giuseppe Mansi, Giuseppe Ceci, Saverio Fucci, Antonio Sgaramella ed Agostino Troia sostengono «che detto provvedimento sindacale, come giustamente segnalato da una molteplicità di operatori commerciali di settore, nonché dalle loro Organizzazioni Sindacali di categoria, è stato adottato senza la consultazione neanche maggioritaria delle stesse». In sostanza l'esatto opposto di quanto dichiarato in fase di firma dell'ordinanza. Alla base del documento, infatti, vi è proprio l'impossibilità di molti mercatali di partecipare ad altri mercati settimanali prefissati.
La richiesta è chiara: «Il permanere dell'ordinanza in questione - scrivono gli otto consiglieri - si appalesa sostanzialmente inopportuna e persino potenzialmente pregiudizievole degli interessi della maggior parte degli operatori di categoria. Il Sindaco dovrebbe valutare l'opportunità di revocare l'Ordinanza di cui sopra provvedendo all'immediata e massima pubblicità dell'adottando provvedimento».