Festa della donna: le iniziative svolte a cura della Civica Amministrazione
Il messaggio della Prima cittadina: "8 marzo, non è festa. Per me, quest'anno, è Enza Angrisano, andriese, vittima di femminicidio"
sabato 9 marzo 2024
06.40
«8 marzo, non è festa. Per me, quest'anno, è Enza Angrisano, andriese, vittima di femminicidio.
8 marzo quest'anno è Rosa, Ilaria... giovanissime andriesi che si sono addormentate per sempre, in un battito di ciglia.
8 marzo è ogni donna che piange un suo figlio, che lotta per difenderlo, che lo consola, che spera per lui, che cerca lavoro, che si oppone alle ingiustizie, che convive con una disabilità, che si prende cura di altri.
8 marzo è anche ogni donna che non desidera essere madre o non può, ma genera comunque amore.
8 marzo quest'anno è ogni donna che, caparbia e coraggiosa, va contro corrente per lasciare una traccia di umanità intorno a sé e per chi verrà dopo.
8 marzo è un percorso di diritti, in cui la differenza la fa la sensibilità delle persone che sono in cammino e fanno scelte. Fatti, oltre le parole.
8 marzo quest'anno più che mai è Yara Abushab: una ragazza palestinese venuta a Chieti per uno scambio universitario e rimasta bloccata lì. Purtroppo (o per fortuna per lei), dopo il 7 ottobre non le è più stato possibile tornare a casa e ad oggi sua madre, suo padre e suo fratello sono a Gaza a rischio vita ogni giorno. Ha avviato una raccolta fondi con cui è riuscita a salvare sua sorella che è uscita da Gaza qualche giorno fa e ha raggiunto sua zia in Egitto. Per oltrepassare il valico di Rafah i costi sono molto alti. Lei e i suoi non hanno più né una casa né un lavoro, da mesi mangiano poco o niente e ogni giorno non sanno se vedranno il successivo.
8 marzo è la forza di Yara che da sola, in un paese che non è il suo sta cercando di salvare una famiglia intera.
Aspetto Yara in Comune. Per abbracciare la sua storia, di cui una studentessa andriese mi ha informato. Voglio accoglierla nella nostra terra, lontana dalla sua, dove la terribile guerra che nessuno arresta, cancella la dignità e la libertà di donne e bambini, insieme a tutti gli altri.
8 marzo non è festa. È la giornata mondiale dei diritti delle donne. Anche la Pace è un diritto. Ostinatamente negato a lei e a tante come lei».
E' questo il messaggio che il sindaco Giovanna Bruno ha voluto diffondere per la Giornata Internazionale della donna. Una ricorrenza che il primo cittadino ha celebrato con una serie di iniziative a partire già da giovedì 7 marzo, quando ha ricevuto in visita a Palazzo di Città le socie del Centro Studi Barletta in Rosa con la sua presidente Mariagrazia Vitobello che hanno omaggiato Giovanna Bruno della Pergamena d'Onore quale riconoscimento "per le sue straordinarie doti umane, politiche e sociali". Un momento di condivisione di impegni e obiettivi comuni nella direzione della promozione della donna nella socialità e nella cultura.
Intensa la giornata odierna, iniziata con la giornata di studi sulla "Resistenza delle donne tra passato e futuro" promossa dall'I.T.T. "Jannuzzi" di Andria, una approfondita ricerca che gli studenti hanno svolto sul tema insieme all'ANPI BAT, per celebrare l'8 marzo all'insegna dell'impegno civile a cui il sindaco Bruno ha preso parte recependo anche la proposta di intitolare una via della città alle "Partigiane della Resistenza"; la giornata è proseguita in sala consiliare con la presentazione della Certificazione di Genere che la Multiservice di Andria ha da poco ottenuto, prima realtà aziendale del Meridione.
8 marzo quest'anno è Rosa, Ilaria... giovanissime andriesi che si sono addormentate per sempre, in un battito di ciglia.
8 marzo è ogni donna che piange un suo figlio, che lotta per difenderlo, che lo consola, che spera per lui, che cerca lavoro, che si oppone alle ingiustizie, che convive con una disabilità, che si prende cura di altri.
8 marzo è anche ogni donna che non desidera essere madre o non può, ma genera comunque amore.
8 marzo quest'anno è ogni donna che, caparbia e coraggiosa, va contro corrente per lasciare una traccia di umanità intorno a sé e per chi verrà dopo.
8 marzo è un percorso di diritti, in cui la differenza la fa la sensibilità delle persone che sono in cammino e fanno scelte. Fatti, oltre le parole.
8 marzo quest'anno più che mai è Yara Abushab: una ragazza palestinese venuta a Chieti per uno scambio universitario e rimasta bloccata lì. Purtroppo (o per fortuna per lei), dopo il 7 ottobre non le è più stato possibile tornare a casa e ad oggi sua madre, suo padre e suo fratello sono a Gaza a rischio vita ogni giorno. Ha avviato una raccolta fondi con cui è riuscita a salvare sua sorella che è uscita da Gaza qualche giorno fa e ha raggiunto sua zia in Egitto. Per oltrepassare il valico di Rafah i costi sono molto alti. Lei e i suoi non hanno più né una casa né un lavoro, da mesi mangiano poco o niente e ogni giorno non sanno se vedranno il successivo.
8 marzo è la forza di Yara che da sola, in un paese che non è il suo sta cercando di salvare una famiglia intera.
Aspetto Yara in Comune. Per abbracciare la sua storia, di cui una studentessa andriese mi ha informato. Voglio accoglierla nella nostra terra, lontana dalla sua, dove la terribile guerra che nessuno arresta, cancella la dignità e la libertà di donne e bambini, insieme a tutti gli altri.
8 marzo non è festa. È la giornata mondiale dei diritti delle donne. Anche la Pace è un diritto. Ostinatamente negato a lei e a tante come lei».
E' questo il messaggio che il sindaco Giovanna Bruno ha voluto diffondere per la Giornata Internazionale della donna. Una ricorrenza che il primo cittadino ha celebrato con una serie di iniziative a partire già da giovedì 7 marzo, quando ha ricevuto in visita a Palazzo di Città le socie del Centro Studi Barletta in Rosa con la sua presidente Mariagrazia Vitobello che hanno omaggiato Giovanna Bruno della Pergamena d'Onore quale riconoscimento "per le sue straordinarie doti umane, politiche e sociali". Un momento di condivisione di impegni e obiettivi comuni nella direzione della promozione della donna nella socialità e nella cultura.
Intensa la giornata odierna, iniziata con la giornata di studi sulla "Resistenza delle donne tra passato e futuro" promossa dall'I.T.T. "Jannuzzi" di Andria, una approfondita ricerca che gli studenti hanno svolto sul tema insieme all'ANPI BAT, per celebrare l'8 marzo all'insegna dell'impegno civile a cui il sindaco Bruno ha preso parte recependo anche la proposta di intitolare una via della città alle "Partigiane della Resistenza"; la giornata è proseguita in sala consiliare con la presentazione della Certificazione di Genere che la Multiservice di Andria ha da poco ottenuto, prima realtà aziendale del Meridione.