Festa del Carmine: migliaia in processione per le vie andriesi

Don Gallucci: «Una devozione che si tramanda di padre in figlio»

venerdì 17 luglio 2015 18.08
A cura di Stefano Massaro
Diverse migliaia i fedeli che hanno accompagnato la Madonna del Carmelo, per le vie della periferia andriese attorno al Seminario cittadino, nel giorno della processione e nel giorno della festa cosiddetta del Carmine. Una devozione che si tramanda di padre in figlio, una devozione che prosegue anno dopo anno e che trova nelle giovani generazioni una risposta più che importante, una devozione che inizia il 1 luglio e che trova una quindicina di preparazione molto sentita. «C'è un profondo legame con tutta la città - ci dice Don Pasquale Gallucci, rettore del Seminario Vescovile di Andria - un legame che effettivamente porta qui, in questa giornata ma anche nei giorni precedenti con l'inizio di luglio, moltissime persone. Un legame che ha le radici nel passato e si tramanda di generazione in generazione. E' bello vedere molti giovani che, difatto, tengono viva questa tradizione».

La lunga processione è solo il clou delle attività religiose avviate per la Festa della Maria del Carmelo, comunità che si sviluppa proprio attorno al Seminario Vescovile di Andria: «Seminario e Chiesa del Carmine sono un tutt'uno - ha detto Don Pasquale Gallucci - non solo architettonico ma anche nel significato. Il seminario si pone sotto la protezione della Madonna del Carmelo, ed i seminaristi portano in se questo legame infatti questa è anche la festa della nostra comunità. Il Seminario non ha un'altra festa». L'evento religioso è stato anche il momento per tracciare un bilancio dell'attività del Seminario: «Devo dire che c'è stata una buona risposta e per il prossimo settembre diversi ragazzi entreranno in seminario - ha concluso Don Pasquale Gallucci - negli ultimi anni la tendenza è stata quella di un abbassamento del numero ma l'anno prossimo ci sarà un'inversione. Noi preghiamo e crediamo che un'istituzione come quella del seminario è una cosa preziosa per la comunità tutta».