Festa dei Lavoratori, Sindaco Bruno: "Primo maggio. Ma non per tutti è festa"
Il messaggio della Prima cittadina rivolto a chi il lavoro ce l'ha e per i tantissimi disoccupati ed inoccupati
domenica 1 maggio 2022
12.29
"Buona festa a chi il lavoro ce l'ha. A chi lo difende con il sudore e la dignità. A chi si impegna per qualificarlo e potenziarlo, anche a vantaggio di altri.
Buona festa ai dipendenti della Società Andria Multiservice, che finalmente possono sentirsi un po' più sereni dopo che questa amministrazione ha creato le basi per giungere alla sottoscrizione dei loro contratti di servizi, dopo tante proroghe e dopo anni di incertezze e parole al vento.
Buona festa a chi ancora ne ricorda l'origine e la finalità.
Ancora una volta, però, non sarà festa per i tantissimi disoccupati e inoccupati, a partire dalle donne, gravemente colpite dalle implicaziomi dell'emergenza pandemica, costrette a lasciare il lavoro o tenute ai margini da una cultura sociale ancora troppo maschilista.
Non sarà festa per tutte quelle famiglie che piangono i loro cari, sempre più numerosi a perdere la vita sui luoghi del loro lavoro. Come potrebbe mai essere festa per loro?
Non sarà festa per chi viene discriminato sul lavoro o emarginato o non incluso o non valorizzato o mobbizzato.
Non sarà festa per chi non può raggiungere il posto di lavoro per via di guerre e conflitti.
É vero, è primo maggio. Ma non per tutti è festa.
Segno che l'Italia, chiamata dal 2021 a ripartire proprio dal lavoro, deve ancora farne di strada".
Lo dichiara la Sindaca Giovanna Bruno in occasione della Festa dei Lavoratori.
Buona festa ai dipendenti della Società Andria Multiservice, che finalmente possono sentirsi un po' più sereni dopo che questa amministrazione ha creato le basi per giungere alla sottoscrizione dei loro contratti di servizi, dopo tante proroghe e dopo anni di incertezze e parole al vento.
Buona festa a chi ancora ne ricorda l'origine e la finalità.
Ancora una volta, però, non sarà festa per i tantissimi disoccupati e inoccupati, a partire dalle donne, gravemente colpite dalle implicaziomi dell'emergenza pandemica, costrette a lasciare il lavoro o tenute ai margini da una cultura sociale ancora troppo maschilista.
Non sarà festa per tutte quelle famiglie che piangono i loro cari, sempre più numerosi a perdere la vita sui luoghi del loro lavoro. Come potrebbe mai essere festa per loro?
Non sarà festa per chi viene discriminato sul lavoro o emarginato o non incluso o non valorizzato o mobbizzato.
Non sarà festa per chi non può raggiungere il posto di lavoro per via di guerre e conflitti.
É vero, è primo maggio. Ma non per tutti è festa.
Segno che l'Italia, chiamata dal 2021 a ripartire proprio dal lavoro, deve ancora farne di strada".
Lo dichiara la Sindaca Giovanna Bruno in occasione della Festa dei Lavoratori.