Ferrovia, On. D'Ambrosio: «Diviso in due il raddoppio Andria-Corato»

Intervento del Deputato andriese del Movimento 5 Stelle sul "Grande Progetto"

venerdì 24 ottobre 2014 9.04
Si torna a parlare di "Grande Progetto" della Ferrovia Bari Nord e sull'argomento vi ritorna l'Onorevole del Movimento 5 Stelle, Giuseppe D'Ambrosio: «Nessuna buona nuova sull'interramento della ferrovia e sulle opere collegate all'ormai famoso "Grande progetto". Con una deliberazione di Giunta (n°1450/2014), la Regione Puglia ha dovuto riprogrammare gli ormai famosi finanziamenti europei, già programmati con la deliberazione regionale n° 499 di marzo scorso. L'interramento della linea e della stazione nel centro urbano con la nuova fermata di Andria Nord viene, ancora una volta, riportata come opera "spostata" dalla Programmazione dei Fondi Europei 2007-2013 alla nuova programmazione 2014-2020. Nonostante le polemiche di questi mesi, gli atti sono lì a parlare da soli». Sin qui nulla di particolarmente nuovo, ma la novità, secondo i pentastellati stanno nel raddoppio della linea che collega Corato ed Andria.

«La novità riguarda il raddoppio del tratto "Corato-Andria", ultimamente oggetto anche di una osannata deliberazione di Consiglio comunale ad Andria, la n° 51 del 23 settembre 2014 - scrive l'On. D'Ambrosio - Con la deliberazione regionale n°1450/2014 del 10 luglio 2014, prima citata, si è dovuto purtroppo procedere ad una suddivisione in due lotti di tale importante raddoppio ferroviario. Dunque neanche il raddoppio della linea ferroviaria "Corato-Andria" verrà realizzato subito, ma in "due tempi". Il motivo viene chiaramente spiegato nell'atto regionale». Secondo la delibera, infatti, è proprio la burocrazia ad aver allungato i tempi: «L'acquisizione dei pareri richiesti dalle norme vigenti - recita la deliberazione regionale 1450/2014 - ivi compresi gli adempimenti a cura delle amministrazioni locali interessate dal suddetto intervento, ha determinato un allungamento imprevisto della fase istruttoria propedeutica all'avvio delle attività di realizzazione dell'intervento, comportando una suddivisione del progetto in due lotti».

L'approvazione in Consiglio Comunale di un'ulteriore atto propedeutico al progetto, non convince l'On. D'Ambrosio: «Come risulta dai verbali della seduta del 23 settembre, secondo l'amministrazione comunale andriese, le responsabilità ricadono sulla Regione Puglia e sui comuni di Barletta e Corato. Bene, ma in presenza di un atto regionale antecedente (del 10 luglio, pubblicato in data 5 agosto 2014), durante l'approvazione della deliberazione consiliare, avvenuta in data 23 settembre u.s., perché non vi è stato alcun riferimento, né nell'atto approvato né nella relazione, alla perdita, o meglio, al "trasporto nel successivo PO FESR 2014-2020", di oltre 21 milioni di euro proprio del raddoppio "Corato-Andria"? Non lo si sapeva o lo si sapeva e si è evitato di dirlo? Si comprende bene che qualunque sia la risposta, il giudizio politico evidentemente non può che essere negativo. Davanti a problematiche così importanti per la città, come la questione ferrovia, non ci si può limitare a fare il "compitino", ma si sarebbe dovuto incalzare incessantemente gli enti "inadempienti" o "perditempo", applicandosi con lo stesso "ardore" profuso nell'occasione delle elezioni provinciali».

Poi l'ultima postilla riservata all'avvio della fase progettuale: «Una postilla a proposito di proclami - conclude l'On. D'Ambrosio - è illuminante la premessa della deliberazione regionale, dove si legge a chiare lettere che questo Grande Progetto nasceva, con l'inserimento nell'elenco europeo, nel novembre 2007. Una secca smentita, dunque, per gli illustri politici che negli ultimi anni si sono continuamente ma impropriamente attribuiti tutti i meriti. Resta solo la piccola soddisfazione del fatto che l'Autorità di gestione del PO-FESR Puglia ha già inviato il nuovo programma operativo con i grandi progetti al Ministero competente ed alla Commissione europea per le approvazioni di rito, cosa di cui mi sono personalmente sincerato presso l'assessore regionale alla mobilità che al riguardo si è prontamente attivato».