Fermata bus a Largo Ceruti: «Andrebbe previsto uno stallo di sosta per il servizio Taxi»
La nota di Fratelli d'Italia Andria: «Invitiamo l'amministrazione comunale e le società di trasporti a riflettere sulle nostre proposte»
venerdì 18 febbraio 2022
«A distanza di pochissimi mesi dalla decisione di spostare la fermata bus da Piazza Bersaglieri a Largo Ceruti, raccogliamo e facciamo nostre le doglianze degli utenti dei servizi di trasporto, rimasti esclusi dai vari incontri tenutisi tra Amministrazione Comunale e Società di trasporti coinvolte». Inizia così una nota della segreteria di Fratelli d'Italia Andria.
«In primo luogo non si è tenuto conto del notevole incremento delle distanze da percorrere a piedi da parte degli utenti, costringendoli spesso a ritardi nel raggiungimento di scuole e/o luoghi di lavoro. Si rilevano inoltre disagi nell'acquisto dei biglietti, posto che le biglietterie si trovano in luoghi distanti dalle fermate. Le mutate percorrenze, unitamente ai ritardi che si accumulano lungo i tragitti, rendono spesso le coincidenze (ad esempio da Andria a Corato per Bari) impossibili da attuare, costringendo i viaggiatori a viaggi lunghi ed estenuanti per percorrere soli 50 chilometri. A ciò si aggiunga che avendo identificato l'Ospedale di Andria quale presidio di riferimento per altri Comuni della Bat, chi proviene dalle città limitrofe è spesso costretto a sfiancanti sfacchinate per raggiungere il presidio, specie quando ci si prodiga per portare ricambi o altre utilità ai congiunti ricoverati.
Altra doglianza raccogliamo per quanto attiene una corsa sostanzialmente "scolastica", quella in partenza da Ruvo alle 6,40 e che, transitando per Trani, raccoglie moltissimi studenti e personale scolastico pendolare che si reca verso il polo di Via Paganini. Anche per loro, la deviazione verso Largo Ceruti provoca disagi e ritardi che finiscono col minare la fruizione dei servizi di istruzione. Per questa corsa in particolare, probabilmente sarebbe ragionevole consentire un riadattamento del percorso verso il polo scolastico, anziché un inutile allungamento verso il nuovo capolinea. Infine, si ravvisa una condizione di sottodimensionamento in particolari momenti della giornata, allorquando i bus possono risultare troppo pieni ed alle fermate successive i viaggiatori non possono che restare a terra in attesa del bus successivo. Tutto quanto sopra è frutto di prassi che quotidianamente rendono assai disagevole lo spostamento dei pendolari.
Per ultimo, ma non meno importante, va rilevata la totale dimenticanza (per non dire l'abbandono a se stesso) del servizio Taxi. Andrebbe infatti urgentemente previsto uno stallo di sosta dedicato anche in Largo Ceruti, in modo da rendere il servizio fruibile da chi ha difficoltà a percorrere chilometri a piedi. Ma anche in questo caso, ci si è dimenticati della sua esistenza. Le nostre sono proposte che invitano l'Amministrazione Comunale e le Società di trasporti coinvolte ad accogliere o quantomeno a fare oggetto di opportune riflessioni, immedesimandosi nelle problematiche dei viaggiatori, magari coinvolgendo le associazioni a difesa dei diritti dei consumatori presenti sul territorio, in modo da rendere i servizi meglio organizzati ed effettivamente più vicini alle esigenze dell'utenza, prodigandosi in uno sforzo organizzativo che effettivamente miri a soddisfare la comunità».
«In primo luogo non si è tenuto conto del notevole incremento delle distanze da percorrere a piedi da parte degli utenti, costringendoli spesso a ritardi nel raggiungimento di scuole e/o luoghi di lavoro. Si rilevano inoltre disagi nell'acquisto dei biglietti, posto che le biglietterie si trovano in luoghi distanti dalle fermate. Le mutate percorrenze, unitamente ai ritardi che si accumulano lungo i tragitti, rendono spesso le coincidenze (ad esempio da Andria a Corato per Bari) impossibili da attuare, costringendo i viaggiatori a viaggi lunghi ed estenuanti per percorrere soli 50 chilometri. A ciò si aggiunga che avendo identificato l'Ospedale di Andria quale presidio di riferimento per altri Comuni della Bat, chi proviene dalle città limitrofe è spesso costretto a sfiancanti sfacchinate per raggiungere il presidio, specie quando ci si prodiga per portare ricambi o altre utilità ai congiunti ricoverati.
Altra doglianza raccogliamo per quanto attiene una corsa sostanzialmente "scolastica", quella in partenza da Ruvo alle 6,40 e che, transitando per Trani, raccoglie moltissimi studenti e personale scolastico pendolare che si reca verso il polo di Via Paganini. Anche per loro, la deviazione verso Largo Ceruti provoca disagi e ritardi che finiscono col minare la fruizione dei servizi di istruzione. Per questa corsa in particolare, probabilmente sarebbe ragionevole consentire un riadattamento del percorso verso il polo scolastico, anziché un inutile allungamento verso il nuovo capolinea. Infine, si ravvisa una condizione di sottodimensionamento in particolari momenti della giornata, allorquando i bus possono risultare troppo pieni ed alle fermate successive i viaggiatori non possono che restare a terra in attesa del bus successivo. Tutto quanto sopra è frutto di prassi che quotidianamente rendono assai disagevole lo spostamento dei pendolari.
Per ultimo, ma non meno importante, va rilevata la totale dimenticanza (per non dire l'abbandono a se stesso) del servizio Taxi. Andrebbe infatti urgentemente previsto uno stallo di sosta dedicato anche in Largo Ceruti, in modo da rendere il servizio fruibile da chi ha difficoltà a percorrere chilometri a piedi. Ma anche in questo caso, ci si è dimenticati della sua esistenza. Le nostre sono proposte che invitano l'Amministrazione Comunale e le Società di trasporti coinvolte ad accogliere o quantomeno a fare oggetto di opportune riflessioni, immedesimandosi nelle problematiche dei viaggiatori, magari coinvolgendo le associazioni a difesa dei diritti dei consumatori presenti sul territorio, in modo da rendere i servizi meglio organizzati ed effettivamente più vicini alle esigenze dell'utenza, prodigandosi in uno sforzo organizzativo che effettivamente miri a soddisfare la comunità».