Federiciani recuperano un pulcino di civetta
L'animale è stato condotto al entro di recupero fauna selvatica di Bitetto
mercoledì 11 luglio 2018
13.31
Storia e tradizioni vi hanno sempre attribuito un forte valore simbolico, talora benefico, talaltra portatore di cattiva sorte. Nell'antica Grecia, ad esempio, era considerata sacra per la dea Atena (da qui il nome scientifico), dea della sapienza, e ancora oggi è raffigurata in molti portafortuna. Dalla tradizione popolare è considerata invece in un'accezione più negativa, tanto che vederla appollaiata sul tetto della propria abitazione era considerato un cattivo presagio.
Si tratta della civetta, il cui nome, associato nel linguaggio comune a quello di una donna che amerebbe farsi corteggiare attraendo numerosi ammiratori: un'usanza dovuta al fatto che questo rapace, quando veniva utilizzato dai cacciatori come richiamo per ingannare i piccoli passeriformi, li attraeva con un particolare modo di battere le ali, con inchini, ammiccamenti e altri atteggiamenti simili, "irresistibile" spettacolo per le potenziali prede.
Nella giornata di ieri, alle ore 16 circa, i volontari Federiciani, chiamati in azione, sono giunti in soccorso di un pulcino di civetta caduto da un albero a l'Altro Villaggio. "La cosa migliore che si possa fare - spiegano i volontari -, se non ci sono gatti o volpi in giro è lasciarlo lì perchè i genitori alimentano il figlio da terra e oltretutto i rapaci, seppur piccoli, sanno difendersi dai predatori gonfiando le piume e soffiando per sembrare più grandi e pericolosi".
I Federiciani, questa domani mattina, hanno consegnato il piccolo al Comandante Riccardo Zingaro che provvederà a farlo recapitare, tramite una pattuglia di Polizia Municipale del Comune di Andria, al Centro Recupero Fauna Protetta di Bitetto. Il rapace, andrà riabilitato lentamente al volo (nessuna voliera è abbastanza grande per esercitare i loro muscoli) e dovrà essere disabituato al contatto umano.
Si tratta della civetta, il cui nome, associato nel linguaggio comune a quello di una donna che amerebbe farsi corteggiare attraendo numerosi ammiratori: un'usanza dovuta al fatto che questo rapace, quando veniva utilizzato dai cacciatori come richiamo per ingannare i piccoli passeriformi, li attraeva con un particolare modo di battere le ali, con inchini, ammiccamenti e altri atteggiamenti simili, "irresistibile" spettacolo per le potenziali prede.
Nella giornata di ieri, alle ore 16 circa, i volontari Federiciani, chiamati in azione, sono giunti in soccorso di un pulcino di civetta caduto da un albero a l'Altro Villaggio. "La cosa migliore che si possa fare - spiegano i volontari -, se non ci sono gatti o volpi in giro è lasciarlo lì perchè i genitori alimentano il figlio da terra e oltretutto i rapaci, seppur piccoli, sanno difendersi dai predatori gonfiando le piume e soffiando per sembrare più grandi e pericolosi".
I Federiciani, questa domani mattina, hanno consegnato il piccolo al Comandante Riccardo Zingaro che provvederà a farlo recapitare, tramite una pattuglia di Polizia Municipale del Comune di Andria, al Centro Recupero Fauna Protetta di Bitetto. Il rapace, andrà riabilitato lentamente al volo (nessuna voliera è abbastanza grande per esercitare i loro muscoli) e dovrà essere disabituato al contatto umano.