Federcaccia Andria: inaugurata la storica sezione dedicata a Riccardo Marchio
Sabato 26 febbraio alla presenza di numerosi soci, dei rappresentanti di Federcaccia regionale e provinciale e del consigliere regionale Filippo Caracciolo
lunedì 28 febbraio 2022
13.36
"Impegno sociale e cura dell'ambiente": sono le tematiche che vedranno impegnati i soci e simpatizzanti della Federazione Italiana della Caccia di Andria e del territorio provinciale, che si sono dati appuntamento nella Città Fidelis, sabato 26 febbraio, per l'inaugurazione della Sezione cittadina dello storico sodalizio dei cacciatori italiani, nata nel gennaio del 1900 tanto da essere tra i fondatori del CONI. Andria torna così ad avere un'unica, prestigiosa sede, in via Tagliamento n.28, dedicandola ad una delle figure appassionate del connubio caccia e rispetto dell'ambiente, Riccardo Marchio.
In rappresentanza dei vertici regionali e provinciali di Federcaccia, era presente il responsabile provinciale Rossano Daleno, vi è stato il battesimo simbolico del rinnovato sodalizio, che vede ad Andria iscritti ben 60 soci a fronte di una presenza su base provinciale che annovera 400 iscritti, un dato di tutto rilievo tanto da portare Barletta Andria Trani, nel gotha nazionale della classifica dei sodalizi provinciali più rappresentativi.
A tagliare il nastro di questa attesa inaugurazione sociale in via Tagliamento 28, che ricordiamo ha visto riunire due sezioni cittadine, oltre ad una nutrita e partecipata delegazione di soci e simpatizzanti, era presente anche il consigliere regionale Filippo Caracciolo, da sempre vicino al mondo della caccia "ma sempre in un rapporto di rispetto con la tutela ambientale ed ecologica, senza dimenticare la pratica sportiva, tutti elementi caratteristici di un impegno sociale a favore della collettività".
La sezione di Andria di Federcaccia si è voluta contraddistinguere per una variegata quanto determinata componente sociale che ha espresso le proprie cariche sia tra i giovani iscritti che tra i veterani del mondo della caccia.
Presidente è Riccardo Sgaramella, vice Presidente Antonio Di Biase, Segretario Pietro Zagaria, consiglieri Walter William Scaringella e Francesco Mastrodonato. Il Collegio dei Probiviri annovera alcune delle figure storiche dei cacciatori del nord barese, da Salvatore Cannone a Carlo Alicino per finire a Riccardo Cristiani.
Il Presidente Riccardo Sgaramella, nel suo discorso inaugurale ha ricordato l'impegno sociale e l'aiuto del prossimo che hanno caratterizzato da sempre il mondo venatorio del nord barese, come sono state alcune delle attività di cui la Sezione provinciale Federcaccia di Barletta-Andria-Trani si è resa di recente promotrice, grazie all'attivismo di Rossano Daleno.
Significativi sono stati gli interventi avvenuti negli scorsi anni di pulizia di aree a verde e dei litorali della Città della Disfida, nonché la donazione di un importante macchinario per areosol terapia, offerto al reparto di pediatria dell'ospedale "Dimiccoli" di Barletta, sottratto da ignoti malviventi.
Sull'impegno sociale e sportivo si è soffermato lungamente il Presidente Sgaramella, che sollecitato da autorevoli rappresentanti venatori quali Salvatore Cannone e Carlo Alicino, insieme a Sabino Sinisi e tanti altri soci, ha anticipato l'interesse a prendersi cura di alcuni terreni di proprietà pubblica presenti nel vasto agro di Andria, comunale che potrebbero così essere gestiti direttamente dal sodalizio dei cacciatori, non solo per la riproduzione faunistica ma anche per una tutela diretta di un angolo boschivo del nostro territorio pedemurgiano.
In rappresentanza dei vertici regionali e provinciali di Federcaccia, era presente il responsabile provinciale Rossano Daleno, vi è stato il battesimo simbolico del rinnovato sodalizio, che vede ad Andria iscritti ben 60 soci a fronte di una presenza su base provinciale che annovera 400 iscritti, un dato di tutto rilievo tanto da portare Barletta Andria Trani, nel gotha nazionale della classifica dei sodalizi provinciali più rappresentativi.
A tagliare il nastro di questa attesa inaugurazione sociale in via Tagliamento 28, che ricordiamo ha visto riunire due sezioni cittadine, oltre ad una nutrita e partecipata delegazione di soci e simpatizzanti, era presente anche il consigliere regionale Filippo Caracciolo, da sempre vicino al mondo della caccia "ma sempre in un rapporto di rispetto con la tutela ambientale ed ecologica, senza dimenticare la pratica sportiva, tutti elementi caratteristici di un impegno sociale a favore della collettività".
La sezione di Andria di Federcaccia si è voluta contraddistinguere per una variegata quanto determinata componente sociale che ha espresso le proprie cariche sia tra i giovani iscritti che tra i veterani del mondo della caccia.
Presidente è Riccardo Sgaramella, vice Presidente Antonio Di Biase, Segretario Pietro Zagaria, consiglieri Walter William Scaringella e Francesco Mastrodonato. Il Collegio dei Probiviri annovera alcune delle figure storiche dei cacciatori del nord barese, da Salvatore Cannone a Carlo Alicino per finire a Riccardo Cristiani.
Il Presidente Riccardo Sgaramella, nel suo discorso inaugurale ha ricordato l'impegno sociale e l'aiuto del prossimo che hanno caratterizzato da sempre il mondo venatorio del nord barese, come sono state alcune delle attività di cui la Sezione provinciale Federcaccia di Barletta-Andria-Trani si è resa di recente promotrice, grazie all'attivismo di Rossano Daleno.
Significativi sono stati gli interventi avvenuti negli scorsi anni di pulizia di aree a verde e dei litorali della Città della Disfida, nonché la donazione di un importante macchinario per areosol terapia, offerto al reparto di pediatria dell'ospedale "Dimiccoli" di Barletta, sottratto da ignoti malviventi.
Sull'impegno sociale e sportivo si è soffermato lungamente il Presidente Sgaramella, che sollecitato da autorevoli rappresentanti venatori quali Salvatore Cannone e Carlo Alicino, insieme a Sabino Sinisi e tanti altri soci, ha anticipato l'interesse a prendersi cura di alcuni terreni di proprietà pubblica presenti nel vasto agro di Andria, comunale che potrebbero così essere gestiti direttamente dal sodalizio dei cacciatori, non solo per la riproduzione faunistica ma anche per una tutela diretta di un angolo boschivo del nostro territorio pedemurgiano.