Fase 2 ad Andria, troppi assembramenti nel centro cittadino e in tanti senza mascherina
Pienone di gente nei principali luoghi di ritrovo della città. In questa nuova fase dell'emergenza serve maggiore responsabilità
mercoledì 20 maggio 2020
La Fase 2 dell'emergenza Coronavirus sembra non procedere per il verso giusto, anche ad Andria. In questi giorni, infatti, si registrano troppi assembramenti nei principali punti di ritrovo della città: centro storico e in particolar modo piazza Duomo e piazza Catuma, Villa Comunale e nel centro cittadino, soprattutto via Regina Margherita che nell'ultimo weekend ha fatto registrare un autentico "pienone", identico a quello che si verifica durante la vigilia di Natale o la festa patronale.
Gli assembramenti, lo ricordiamo, sono ancora vietati, anche quando si fa una passeggiata o si incontrano parenti e amici. Lo sanno bene soprattutto le attività commerciali, costrette a rivedere le modalità di lavoro e la disposizione interna dei locali proprio per garantire all'utenza un servizio sicuro rispettando le distanze; anche al mercato settimanale, notoriamente frequentato, le nuove disposizioni impediscono contatti troppo ravvicinati tra le persone. Alla stessa maniera, è necessario che la distanza interpersonale sia rispettata il più possibile anche quando si passeggia in città, ricordandosi altresì della mascherina; sono in tanti a girare in città senza questo dispositivo di protezione, dagli adulti a giovani e bambini. Bisogna essere responsabili, e nella Fase 1 dell'emergenza la comunità andriese ha pienamente dimostrato di esserlo: questa Fase 2 non è un "liberi tutti" e il senso di responsabilità deve essere maggiore.
Il 18 maggio 2020 ha rappresentato una data importante per tutti gli italiani nell'ambito dell'emergenza Coronavirus, riassaporando quella parvenza di normalità che da tempo si desiderava: l'obbligo dell'autocertificazione (eccetto per gli spostamenti al di fuori della propria regione) è stato cancellato, si possono incontrare gli amici (congiunti e parenti già dal 4 maggio) ci si può spostare liberamente all'interno della regione di residenza, passeggiare in città senza limitazioni, e tra pochi giorni si potrà anche la possibilità di andare al mare, chiaramente con tutte le precauzioni del caso. Quello che non si può (e non si deve) fare, però, è essere superficiali e pensare che sia tutto finito: la curva dei contagi è notevolmente calata, ma il virus non è scomparso e non possiamo lasciarci andare all'euforia. Per questa ragione, anche le istituzioni del territorio si stanno muovendo per garantire il rispetto delle misure di contenimento stabilite nel Decreto governativo: il Prefetto Valiante ha infatti stabilito che in tutti i Comuni della provincia Bat saranno previsti controlli più serrati da parte delle Forze di Polizia, per evitare pericolosi assembramenti soprattutto nei luoghi più affollati.
Gli assembramenti, lo ricordiamo, sono ancora vietati, anche quando si fa una passeggiata o si incontrano parenti e amici. Lo sanno bene soprattutto le attività commerciali, costrette a rivedere le modalità di lavoro e la disposizione interna dei locali proprio per garantire all'utenza un servizio sicuro rispettando le distanze; anche al mercato settimanale, notoriamente frequentato, le nuove disposizioni impediscono contatti troppo ravvicinati tra le persone. Alla stessa maniera, è necessario che la distanza interpersonale sia rispettata il più possibile anche quando si passeggia in città, ricordandosi altresì della mascherina; sono in tanti a girare in città senza questo dispositivo di protezione, dagli adulti a giovani e bambini. Bisogna essere responsabili, e nella Fase 1 dell'emergenza la comunità andriese ha pienamente dimostrato di esserlo: questa Fase 2 non è un "liberi tutti" e il senso di responsabilità deve essere maggiore.
Il 18 maggio 2020 ha rappresentato una data importante per tutti gli italiani nell'ambito dell'emergenza Coronavirus, riassaporando quella parvenza di normalità che da tempo si desiderava: l'obbligo dell'autocertificazione (eccetto per gli spostamenti al di fuori della propria regione) è stato cancellato, si possono incontrare gli amici (congiunti e parenti già dal 4 maggio) ci si può spostare liberamente all'interno della regione di residenza, passeggiare in città senza limitazioni, e tra pochi giorni si potrà anche la possibilità di andare al mare, chiaramente con tutte le precauzioni del caso. Quello che non si può (e non si deve) fare, però, è essere superficiali e pensare che sia tutto finito: la curva dei contagi è notevolmente calata, ma il virus non è scomparso e non possiamo lasciarci andare all'euforia. Per questa ragione, anche le istituzioni del territorio si stanno muovendo per garantire il rispetto delle misure di contenimento stabilite nel Decreto governativo: il Prefetto Valiante ha infatti stabilito che in tutti i Comuni della provincia Bat saranno previsti controlli più serrati da parte delle Forze di Polizia, per evitare pericolosi assembramenti soprattutto nei luoghi più affollati.