Falchi Grillai nidificanti nel centro storico di Andria: una presenza da tutelare

Report del dott. Antonio Di Gioia, presidente del Comitato Residenti Centro Storico

giovedì 2 agosto 2018 13.00
"Nel 2011 nel leggere un report sulle aree di nidificazione del falco grillaio in Puglia e Basilicata, notai che non era segnalato il sito di Andria - segnala il dottor Antonio Di Gioia, presidente del Comitato Residenti Centro Storico -. Da molti anni, osservavo, in primavera ed estate, numerosi piccoli falchi volteggiare su piazza Catuma e sul Palazzo Ducale ed ero sicuro che si trattasse proprio dei Grillai, per cui contattai la LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) di Gravina, segnalando la loro presenza anche nella nostra città. A seguito di tale segnalazione, il dott. Giuseppe Giglio, esperto della conservazione dell'habitat di nidificazione dei falchi grillai della Lipu di Gravina, venne in Andria, armato di telescopio e binocolo, e, dopo attenta osservazione, confermò trattarsi di una piccola colonia di falchi grillai che nidificavano sul palazzo ducale. I Grillai sono chiamati falchi amanti dell'architettura, perchè nidificano negli edifici di epoca storica, dove trovano, nei sottotetti o nelle buche pontaie, i siti adatti alla nidificazione. Per questo motivo essi nidificano prevalentemente nei Centri storici. Sono falchi gregari, che vivono e nidificano in gruppo. Il secondo elemento che determina il loro insediamento è la disponibilità di aree di pascolo, dove possono trovare il loro cibo preferito (cavallette, grilli, lucertole, talvolta arvicole), rappresentate dagli incolti e dalla pseudo steppa, habitat naturale poco alberato, come la Murgia. Questi falchi giungono in Europa tra la fine di marzo e gli inizi di aprile, partendo dall'Africa a Sud del Sahara (Niger, ecc.) dove svernano. Dopo la nidificazione e l'involo dei pulli, ripartono a settembre per far ritorno in Africa. In Puglia e Basilicata è presente la più grande area di nidificazione europea. In passato, le coppie di falchi grillai nidificanti nel Centro storico di Andria dovevano essere molto numerose. Secondo testimonianze di alcuni amici, oggi quasi settantenni, circa cinquant'anni fa essi erano numerosissimi sui tetti della chiesa Immacolata ( ricordi giovanili dr. Raffaele Ruggero) e della chiesa di San Domenico ( avv. Giuseppe Mansi). La situazione si è modificata in senso negativo, dopo le ristrutturazioni moderne dei tetti di queste ed altre chiese. Va aggiunto il restauro dei tre campanili, sterilizzati non solo per i poco amati piccioni, ma anche per qualsiasi altro tipo di volatile. Si conferma quindi il ruolo determinante, in senso negativo, delle ristrutturazioni moderne dei tetti degli edifici di epoca storica. La mia osservazione è continuata negli anni successivi con la rilevazione di altri nidi su palazzo Di Noia, palazzo Ceci, in piazza Catuma, nell'unica feritoia pervia del campanile della cattedrale, su palazzo Marchio di via De Gasperi. Nel 2017, con il dott. Giglio è stata valutata l'opportunità di posizionare dei nidi artificiali sul terrazzo del palazzo ducale. Grazie alla disponibilità della famiglia Spagnoletti Ascanio e Nicola, con il contributo economico dello scrivente e di alcuni amici,furono acquistati due nidi artificiali, che furono posizionati con la consulenza del dott. Giuseppe Giglio e della dott.ssa Stefania Pellegrino, esperti della conservazione dell'habitat di nidificazione dei falchi grillai. In tale occasione è stata valutata una presenza di circa 16 coppie nidificanti di grillai. Per l'anno corrente 2018, ho segnalato un trend in crescita con altri nidi, localizzati sul palazzo ex Banca di Andria di piazza Catuma, su altro palazzo in via Carlo Troia e sul tetto del Palazzo Comunale, nidi mai segnalati in precedenza. E' stato posizionato inoltre un altro nido artificiale sul torrino di casa Di Gioia (scrivente), in piazza Catuma. Il 29 giugno 2018 sono stati ispezionati i due nidi artificiali posizionati nel 2017 sul palazzo Ducale, pertinenza Spagnoletti, uno dei quali è stato occupato. Gli esperti dr. Giglio e dott.ssa Pellegrino, di cui segnalo la disponibilità e competenza e la gratuità dei loro interventi, hanno provveduto ad inanellare tre pulli presenti nel nido, trovati in ottime condizioni di salute. Le aree trofiche che la colonia andriese può utilizzare sono rappresentate: • l'alveo incolto di alcune lame che lambiscono o sono molto prossime alla città ( lama dell'antico fiume Aveldium, oggi Camaggi, lama di Santa Margherita, lagnoni Santa Croce). • una fascia piuttosto ampia di suoli incolti, non edificati che circondano la città. • Le aree murgive, le cui propaggini più prossime sono a 4-5 km dall'abitato, mentre quelle del Parco Nazionale della Murgia non sono più lontane di 9 - 10 km circa. Nella porzione di pertinenza pubblica del Palazzo ducale è stata inoltre accertata la presenza di un nido di Gheppi, falchi dalla livrea molto simile ai Grillai, di dimensioni leggermente più grandi e stanziali. Dal 2011 infine è presente in città un falco pellegrino che frequenta come posatoio l'antenna dell'Ufficio postale e il campanile della chiesa di San Francesco. La conservazione dei siti di nidificazione di questi bellissimi falchi, tutelata per legge, va intesa come elemento di arricchimento e di integrazione naturalistica della città con il territorio".