Fabi: «Nei piccoli spazi si raggiunge la perfezione»
Il noto cantautore italiano sarà uno dei protagonisti del Castel dei Mondi
venerdì 21 agosto 2015
14.47
Il suo concerto presso il Chiostro San Francesco ha già raggiunto il sold-out da giorni e in città cresce l'attesa per l'esibizione di sabato 29 agosto. Stiamo parlando di Niccolò Fabi, che dopo la tournèe con Max Gazzè e Daniele Silvestri, è pronto ad affrontare un nuovo percorso solitario armato di voce e chitarra.
«Parto specificando che ad Andria verrò da solo - afferma Fabi - dopo un'esperienza molto gratificante come quella con Max e Daniele, irripetibile, e che ci ha fatto fare anche concerti molto grandi, con atmosfera di grande festa. L'idea di questa estate è quella di scegliere delle piccole chicche, delle situazioni un po' speciali con un'atmosfera più intima per poter, in qualche modo, da una parte salutare in una maniera più diretta i miei ascoltatori che per due anni mi hanno visto in situazioni un po' più distaccate da un punto di vista tecnico. Ecco, è un piccolo saluto in luoghi speciali prima che in autunno, da settembre, io mi dedichi alla scrittura.
Fabi indica sostanzialmente le differenze tra l'esibirsi in un grande luogo come i palasport e incontrare il proprio pubblico in un ambiente più piccolo e riservato. «Da un punto di vista prettamente musicale, per chi suona, le grandi produzioni ti mettono in una posizione di estremo agio, quindi è più facile, ad esempio, avere un palasport pieno di gente contenta appena sali sul palco e una produzione pronta a soddisfare tutte le tue esigenze tecniche e artistiche; è la perfezione per poter esprimere il divertimento nel suonare perché c'è una atmosfera più leggera. Quando sei da solo in situazioni tecnicamente meno articolare e complesse, è chiaro che gli eventuali errori si notato di più rispetto al suonare da solo con chitarra e voce. Sono due stati d'animo completamente diversi. Per chi suona, avere la possibilità di fare entrambe le cose, è la perfezione. E' come se guidassi un tir da una parte ed una motocicletta d'epoca dall'altra. Io, per carattere e stile musicale, mi trovo più a mio agio con chitarra e voce in un chiostro».
Felice di tornarci, il cantautore italiano elogia la Puglia. «Sono venuto e continuerò a tornare in Puglia. E' innegabile la crescita di tutto il territorio perché in questi anni sono stati fatti importanti investimenti in cultura, turismo, nella musica e nella bellezza ambientale. C'è tutto un sistema che ha capito che la proposta culturale oltre a quella ambientale è un mezzo per attirare persone e renderle felici».
Sul suo futuro Fabi è pronto a prendere importanti decisioni. «Inevitabilmente, questo scorcio d'estate lo farò come un giro di saluti più da vicino alle persone che mi sono state accanto, poi seguirà un periodo di silenzio, di scrittura, di ricerca, che poi per me è la parte più importante. Penso dovrò fare delle scelte forti e molto radicali anche se non so ancora verso quale direzione. Quando vieni da un periodo importante e felice artisticamente, come lo è stato per me dopo l'ultimo albumo ed il tour con Max Gazzè e Daniele Silvestri, hai una grande responsabilità nel capire quale debba essere il passo successivo da compiere. Io ci tengo a fare una scelta importante».
«Parto specificando che ad Andria verrò da solo - afferma Fabi - dopo un'esperienza molto gratificante come quella con Max e Daniele, irripetibile, e che ci ha fatto fare anche concerti molto grandi, con atmosfera di grande festa. L'idea di questa estate è quella di scegliere delle piccole chicche, delle situazioni un po' speciali con un'atmosfera più intima per poter, in qualche modo, da una parte salutare in una maniera più diretta i miei ascoltatori che per due anni mi hanno visto in situazioni un po' più distaccate da un punto di vista tecnico. Ecco, è un piccolo saluto in luoghi speciali prima che in autunno, da settembre, io mi dedichi alla scrittura.
Fabi indica sostanzialmente le differenze tra l'esibirsi in un grande luogo come i palasport e incontrare il proprio pubblico in un ambiente più piccolo e riservato. «Da un punto di vista prettamente musicale, per chi suona, le grandi produzioni ti mettono in una posizione di estremo agio, quindi è più facile, ad esempio, avere un palasport pieno di gente contenta appena sali sul palco e una produzione pronta a soddisfare tutte le tue esigenze tecniche e artistiche; è la perfezione per poter esprimere il divertimento nel suonare perché c'è una atmosfera più leggera. Quando sei da solo in situazioni tecnicamente meno articolare e complesse, è chiaro che gli eventuali errori si notato di più rispetto al suonare da solo con chitarra e voce. Sono due stati d'animo completamente diversi. Per chi suona, avere la possibilità di fare entrambe le cose, è la perfezione. E' come se guidassi un tir da una parte ed una motocicletta d'epoca dall'altra. Io, per carattere e stile musicale, mi trovo più a mio agio con chitarra e voce in un chiostro».
Felice di tornarci, il cantautore italiano elogia la Puglia. «Sono venuto e continuerò a tornare in Puglia. E' innegabile la crescita di tutto il territorio perché in questi anni sono stati fatti importanti investimenti in cultura, turismo, nella musica e nella bellezza ambientale. C'è tutto un sistema che ha capito che la proposta culturale oltre a quella ambientale è un mezzo per attirare persone e renderle felici».
Sul suo futuro Fabi è pronto a prendere importanti decisioni. «Inevitabilmente, questo scorcio d'estate lo farò come un giro di saluti più da vicino alle persone che mi sono state accanto, poi seguirà un periodo di silenzio, di scrittura, di ricerca, che poi per me è la parte più importante. Penso dovrò fare delle scelte forti e molto radicali anche se non so ancora verso quale direzione. Quando vieni da un periodo importante e felice artisticamente, come lo è stato per me dopo l'ultimo albumo ed il tour con Max Gazzè e Daniele Silvestri, hai una grande responsabilità nel capire quale debba essere il passo successivo da compiere. Io ci tengo a fare una scelta importante».