Extravergine, Spagnoletti: «Produzione ok, preoccupati per Xylella»

Olio e qualità al centro di un seminario nell'Azienda agricola andriese

martedì 7 aprile 2015 11.43
A cura di Stefano Massaro
Si è discusso di qualità, di comunicazione, di produzione e di preoccupazioni per quel che riguarda l'oro verde della terra pugliese: l'olio extravergine d'oliva. Se ne è discusso durante un incontro divulgativo organizzato negli scorsi giorni nell'azienda agricola andriese Conte Onofrio Spagnoletti Zeuli ed organizzata dal Consorzio di Garanzia dell'Olio Extravergine di Oliva di Qualità. «Il nostro territorio fa da sempre molta qualità - ha detto il Conte Onofrio Spagnoletti Zeuli - la tecnologia ci aiuta ad andare avanti ed a migliorare, ma va ricordato che da sempre, in questo territorio, i nostri produttori hanno fatto qualità. Il problema è che questa qualità non sempre è riconosciuta. Caso a parte è il mercato di quest'anno che, per le sventure altrui, ha visto valorizzato con grande importanza il nostro prodotto. Ma siamo ritornati ai prezzi di 20 anni fa come quelli del '94. La qualità va fatta e va dato il giusto prezzo».

Durante l'incontro diversi gli interventi effettuati con particolare attenzione al sistema di controllo CEQ ma anche alla comunicazione per esportare il prodotto in modo corretto nei mercati ancora inesplorati: «La comunicazione è ormai divenuta una necessità forse la prima cosa da approntare subito dopo la qualità produttiva - ha detto il Conte Spagnoletti Zeuli - nel mercato mondiale non tutti sanno cosa significa polifenolo o quali sono le caratteristiche del nostro extravergine o il tipico pizzicore. Ma a parte i benefici salutistici, il nostro olio va utilizzato nelle proprie cucine e mercati come quelli di Giappone e Cina stanno scoprendo tutto questo. Riprova ne è quella che alcuni grandi aziende di quei paesi acquistano marchi italiani. Dobbiamo metter in campo una forte azione comunicativa per far comprendere come utilizzare il nostro olio». Per garantire qualità, tuttavia, aumentano in maniera esponenziale le certificazioni da raggiungere: «Tutti i prodotti fatti in un certo modo hanno bisogno delle giuste certificazioni - ha ricordato il Conte Spagnoletti Zeuli - questo significa aumento di burocrazia e carte per giustificare non solo il prodotto ma anche i processi di realizzazione del prodotto stesso».

Prodotto buono per una stagione positiva ma sguardo inevitabile sul problema Xylella che sta mettendo in ginocchio la produzione e la storia del salento a pochi chilometri di distanza da questo territorio: «L'annata è stata buona nella nostra zona - ha ricordato Spagnoletti Zeuli - acque abbondanti hanno reso il prodotto ancor più rotondo, un prodotto tipicamente forte. Nel resto d'Italia, invece, non è stato prodotto niente per via della mosca e di altre problematiche varie. Qui da noi c'è stata una produzione ottima anche perchè siamo stati attenti alla nostra materia prima. Di contro - ha concluso il Conte Spagnoletti Zeuli - la Xylella è una catastrofe. Siamo fortemente preoccupati, sarebbe un disastro epocale vedere la Puglia senza ulivi, un problema che ci preoccupa moltissimo ed a cui mi auguro si trovi al più presto una soluzione efficace».
Conte Spagnoletti Zeuli Andria evento formativo
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