Expo 2015, due opere di Mariella Sellitri nella "collettiva" di pittura

L'artista autodidatta andriese espone a Milano sino al 30 luglio

sabato 9 maggio 2015 9.37
A cura di Stefano Massaro
Expo 2015 parla anche andriese. Mariella Sellitri, infatti, dal 2 maggio al 30 luglio (inizialmente data prevista di fine mostra è stata il 31 maggio), ha in esposizione due opere, due dipinti, a Trezzo sull'Adda, alle porte di Milano, nella locale centrale idroelettrica di Enel Green Power. Nella mega centrale è stata allestita, grazie alla regia di un noto critico d'arte Giorgio Grasso. Una collettiva di pittura chiamata International Contemporary Art patrocinata da Expo 2015, Istituto Nazionale di Cultura ed Enel Green Power, a rappresentare Andria c'è appunto Mariella Sellitri, che è approdata nel campo dell'arte seguendo un corso di pittura. La prima opera dell'artista autodidatta è "Donna Arcobaleno" dipinto ad olio materico (70x100), nel quale «La vivacità dei colori - scrive il critico Tina Bernocco - si contrappone al volto di donna, velato non di tristezza, ma di accettazione di sè e di ciò che la circonda. Poco distante s'intravede un tocco di luce, il colore perde tono e diventa quasi un tenue acquerello». La seconda opera è "Accordo in Blu", dipinto ad acrilico (100x50) nel quale «Le pennellate di colore - scrive ancora Tina Bernocco - si rincorrono, magmatiche ed informali.Note cromatiche modellate da precisi criteri di funzionalità come i linguaggi semitonali della musica dodecafonica. Messaggi dell'anima che si cristallizzano nel gesto del dipingere».

Nell'opera di Mariella Sellitri le idee si accavallano e le opere prendono vita affrontando temi che vanno dal religioso al naturalistico, passando per il sociale. In tutte le opere si percepisce la sua indole serena, a tratti un pò malinconica e riflessiva. Mariella Sellitri ha ricevuto importanti riconoscimenti a livello nazionale ed espone in modo permanente presso vari esercizi commerciali di Andria. Mariella Sellitri è artista eclettica: ha infatti rielaborato fino ad arrivare ad uno stile post-moderno di eccezione una sedia "modello Savonarola", rielaborazione chiamata "Forma Mentis" così passando dai salotti delle elites ecclesiastiche e politiche a quelli delle case comuni dei giorni nostri.
Mariella Sellitri