Ex ass. Sgaramella: "Mia revoca senza preavviso, appresa dalla stampa"
"Attendo di ricevere motivazioni più dettagliate e mi riservo di impugnare la stessa nelle sedi opportune"
lunedì 15 maggio 2017
10.06
Dopo la revoca dell'assessore allo sviluppo economico, l'indipendente Pietro Sgaramella domani la maggioranza di centro destra dovrà misurare in consiglio comunale con i fatti, pardon con i voti, la sua tenuta in merito ad alcuni provvedimenti di non poco conto: poliambulatorio Asl/Bt su via Barletta, nuova Caserma dei Carabinieri e localizzazione nuovo ospedale di Andria.
In attesa degli atti conseguenziali, ecco arrivare la nota dell'ex assessore Sgaramella che dice la sua circa la propria revoca.
Sono parole dure ma allo stesso modo ponderate che l'esponente, oggi defenestrato, del centro destra andriese rivolge "a suocera affinché moglie intenda".
"Ho appreso dagli organi di stampa la notizia della mia revoca da Assessore alle Attività Produttive, senza nessun preavviso. Nella revoca ufficiale giuntami via pec in data 11 maggio leggo che essa "costituisce atto a contenuto sostanzialmente politico a discrezionalità del Sindaco" dato che "in seno alla maggioranza consiliare si è venuta a determinare una situazione che richiede una riconsiderazione complessiva degli assetti di governo".
In altre parole, una motivazione che mira esclusivamente a favorire l'ingresso in giunta di una forza politica, Direzione Italia, che ha nell'ultimo periodo solo agito con ricatti politici, prima nei confronti dei propri consiglieri e poi della stessa maggioranza".
"La lista Oltre con Fitto nel 2015 -prosegue Sgaramella- è stata la terza forza politica della coalizione di centro destra, lista che ha visto la partecipazione di molti giovani e nuovi volti della politica ed eletto me e il consigliere Sabino Miccoli tra i più suffragati.
Nell'aprile del 2016 la stessa lista, convertita nel Partito Conservatori e Riformisti, si trovava ad accogliere due nuovi consiglieri (Francesco Lullo da Andria in movimento e Giovanna Bruno da Andria in Movimento prima, Forza Italia poi) provenienti da altre liste che, anzichè apportare un valore aggiunto, hanno procurato i primi squilibri di partito. Gli stessi consiglieri "rivendicavano" più incarichi e cominciavano una campagna ostruzionistica nei confronti del Sindaco e della maggioranza, caldeggiata dall'On. Bendetto Fucci. Tutto ciò era ovviamente in contrasto con il "patto" di maggioranza stabilito tra le forze politiche e il Sindaco che stabiliva le modalità di assegnazione degli incarichi a ciascun partito in un'ottica di coesione e di unità. Nello stesso "patto" si stabiliva, inoltre, che eventuali "emigrazioni" da parte di consiglieri verso altri partiti non sarebbero state prese in considerazione per la composizione della giunta e che si sarebbe tenuto conto del solo risultato elettorale del 2015 e delle nomine da parte dei partiti.
La mia stessa nomina era stata stabilita con votazione interna alla Lista Oltre con Fitto da parte di tutti i candidati e simpatizzanti della lista. In seguito, mentre ancora si aspettavano le assegnazioni ufficiali da parte del Sindaco e mentre avveniva il subentro dei consiglieri Francesco Lullo e Giovanna Bruno, si cominciava a rimettere in discussione tutto. Soprattutto si chiedeva una seconda assegnazione di incarico, oltre alla mia nomina, con ricatti politici fatti di votazioni contrarie, astensioni e assenze ingiustificate ai consigli comunali.
Il Sindaco, nell'ultimo consiglio comunale avvenuto prima della pausa natalizia, minacciava di estromettere i consiglieri Lullo, Bruno e Falcetta dalla maggioranza e minacciava la mia revoca se avessi "tradito" la sua fiducia. Questo ha determinato la mia uscita dal gruppo politico, dopo il consigliere Miccoli. Numerosi sono stati inoltre gli iscritti che hanno preferito allontanarsi dal partito.
In una telefonata comunicavo al Sindaco di essere intenzionato a seguire il suo programma politico per il quale i cittadini mi avevano votato. La sua risposta fu che la mia carica non sarebbe stata messa in discussione.
Ho preferito pertanto restare indipendente da qualsiasi lista o partito, scegliendo semplicemente di lavorare e collaborare con tutti i componenti della giunta e del consiglio comunale.
Dopo alcuni mesi di "calma apparente", il gruppo politico guidato dall'On. Fucci, continua a rivendicare una rappresentanza in giunta dopo che, per la terza volta, il partito cambia nome in Direzione Italia. Senza alcun criterio vengono fuori i nomi più disparati, dai consiglieri Lullo e Falcetta ad Alessandro D'Angelo a Mariateresa Forlano fino a giungere alla nomina di Pierpaolo Matera, la quale viene ostacolata con atto scritto da ben 9 consiglieri di maggioranza.
Il Sindaco in tutta risposta decide di estromettermi dalla giunta senza alcuna motivazione valida e soprattutto non rispettando le volontà dei consiglieri e della giunta di mantenere l'assetto politico della maggioranza. Decide quindi di "premiare" chi in più occasioni ha minacciato la stabilità della maggioranza. Mentre la città aspetta risposte e soluzioni concrete ai tanti problemi quotidiani….
Nell'attesa di ricevere motivazioni più dettagliate da parte del Sindaco circa la mia revoca, e riservandomi di impugnare la stessa nelle sedi opportune, colgo l'occasione per ringraziare tutti i cittadini andriesi che ho avuto l'onore di rappresentare, tutti i dipendenti comunali e in particolare i dipendenti e il dirigente del Settore Sviluppo Economico, gli assessori e i consiglieri, la mia famiglia e quanti mi hanno supportato in questo percorso".
In attesa degli atti conseguenziali, ecco arrivare la nota dell'ex assessore Sgaramella che dice la sua circa la propria revoca.
Sono parole dure ma allo stesso modo ponderate che l'esponente, oggi defenestrato, del centro destra andriese rivolge "a suocera affinché moglie intenda".
"Ho appreso dagli organi di stampa la notizia della mia revoca da Assessore alle Attività Produttive, senza nessun preavviso. Nella revoca ufficiale giuntami via pec in data 11 maggio leggo che essa "costituisce atto a contenuto sostanzialmente politico a discrezionalità del Sindaco" dato che "in seno alla maggioranza consiliare si è venuta a determinare una situazione che richiede una riconsiderazione complessiva degli assetti di governo".
In altre parole, una motivazione che mira esclusivamente a favorire l'ingresso in giunta di una forza politica, Direzione Italia, che ha nell'ultimo periodo solo agito con ricatti politici, prima nei confronti dei propri consiglieri e poi della stessa maggioranza".
"La lista Oltre con Fitto nel 2015 -prosegue Sgaramella- è stata la terza forza politica della coalizione di centro destra, lista che ha visto la partecipazione di molti giovani e nuovi volti della politica ed eletto me e il consigliere Sabino Miccoli tra i più suffragati.
Nell'aprile del 2016 la stessa lista, convertita nel Partito Conservatori e Riformisti, si trovava ad accogliere due nuovi consiglieri (Francesco Lullo da Andria in movimento e Giovanna Bruno da Andria in Movimento prima, Forza Italia poi) provenienti da altre liste che, anzichè apportare un valore aggiunto, hanno procurato i primi squilibri di partito. Gli stessi consiglieri "rivendicavano" più incarichi e cominciavano una campagna ostruzionistica nei confronti del Sindaco e della maggioranza, caldeggiata dall'On. Bendetto Fucci. Tutto ciò era ovviamente in contrasto con il "patto" di maggioranza stabilito tra le forze politiche e il Sindaco che stabiliva le modalità di assegnazione degli incarichi a ciascun partito in un'ottica di coesione e di unità. Nello stesso "patto" si stabiliva, inoltre, che eventuali "emigrazioni" da parte di consiglieri verso altri partiti non sarebbero state prese in considerazione per la composizione della giunta e che si sarebbe tenuto conto del solo risultato elettorale del 2015 e delle nomine da parte dei partiti.
La mia stessa nomina era stata stabilita con votazione interna alla Lista Oltre con Fitto da parte di tutti i candidati e simpatizzanti della lista. In seguito, mentre ancora si aspettavano le assegnazioni ufficiali da parte del Sindaco e mentre avveniva il subentro dei consiglieri Francesco Lullo e Giovanna Bruno, si cominciava a rimettere in discussione tutto. Soprattutto si chiedeva una seconda assegnazione di incarico, oltre alla mia nomina, con ricatti politici fatti di votazioni contrarie, astensioni e assenze ingiustificate ai consigli comunali.
Il Sindaco, nell'ultimo consiglio comunale avvenuto prima della pausa natalizia, minacciava di estromettere i consiglieri Lullo, Bruno e Falcetta dalla maggioranza e minacciava la mia revoca se avessi "tradito" la sua fiducia. Questo ha determinato la mia uscita dal gruppo politico, dopo il consigliere Miccoli. Numerosi sono stati inoltre gli iscritti che hanno preferito allontanarsi dal partito.
In una telefonata comunicavo al Sindaco di essere intenzionato a seguire il suo programma politico per il quale i cittadini mi avevano votato. La sua risposta fu che la mia carica non sarebbe stata messa in discussione.
Ho preferito pertanto restare indipendente da qualsiasi lista o partito, scegliendo semplicemente di lavorare e collaborare con tutti i componenti della giunta e del consiglio comunale.
Dopo alcuni mesi di "calma apparente", il gruppo politico guidato dall'On. Fucci, continua a rivendicare una rappresentanza in giunta dopo che, per la terza volta, il partito cambia nome in Direzione Italia. Senza alcun criterio vengono fuori i nomi più disparati, dai consiglieri Lullo e Falcetta ad Alessandro D'Angelo a Mariateresa Forlano fino a giungere alla nomina di Pierpaolo Matera, la quale viene ostacolata con atto scritto da ben 9 consiglieri di maggioranza.
Il Sindaco in tutta risposta decide di estromettermi dalla giunta senza alcuna motivazione valida e soprattutto non rispettando le volontà dei consiglieri e della giunta di mantenere l'assetto politico della maggioranza. Decide quindi di "premiare" chi in più occasioni ha minacciato la stabilità della maggioranza. Mentre la città aspetta risposte e soluzioni concrete ai tanti problemi quotidiani….
Nell'attesa di ricevere motivazioni più dettagliate da parte del Sindaco circa la mia revoca, e riservandomi di impugnare la stessa nelle sedi opportune, colgo l'occasione per ringraziare tutti i cittadini andriesi che ho avuto l'onore di rappresentare, tutti i dipendenti comunali e in particolare i dipendenti e il dirigente del Settore Sviluppo Economico, gli assessori e i consiglieri, la mia famiglia e quanti mi hanno supportato in questo percorso".