Evitare gli sprechi: niente giochi con l'acqua durante l'oratorio estivo alla parrocchia San Riccardo
Il parroco don Michelangelo Tondolo: «In questo periodo storico di siccità non ci sembrava il caso»
domenica 17 luglio 2022
07.00
Il rispetto per l'ambiente passa anche dalle nostre azioni quotidiane volte ad evitare il più possibile gli sprechi. Per insegnare questo atteggiamento ai bambini (ma è utilissimo anche agli adulti), la parrocchia San Riccardo di Andria ha operato una scelta ecologica, evitando i giochi con l'acqua durante l'oratorio estivo con i ragazzi.
Don Michelangelo Tondolo, parroco della chiesa ubicata nel quartiere San Valentino, ha spiegato le motivazioni di questa decisione: «Mentre organizzavamo i giochi per l'oratorio estivo con gli animatori, ci siamo soffermati a riflettere sulle notizie recenti in merito alla siccità tra cui la secca del fiume Po. Parlando con i nostri contadini, inoltre, ci hanno raccontato che hanno iniziato ad attingere l'acqua dai pozzi artesiani già a metà giugno, qualche settimana prima del solito. Ed è così che abbiamo scelto di non usare l'acqua durante i giochi: in questo momento storico particolare non ci sembrava il caso, perché andrebbe sprecata senza possibilità di riutilizzarla». Come l'hanno presa i bambini? «Nel primo giorno di oratorio, quando abbiamo spiegato loro i motivi di questa scelta, alcuni si sono rattristati: i bambini attendono con impazienza l'oratorio anche come occasione per giocare e divertirsi con l'acqua. Col passare dei giorni, però, diversi genitori ci hanno manifestato di condividere la nostra scelta, così abbiamo pensato di premiare i ragazzi a fine oratorio per questa rinuncia. Una premiazione molto semplice: sui tabelloni delle squadre sono state affisse alcune gocce di cartone con la scritta "Save the Planet"».
La decisione di evitare lo spreco di acqua durante l'oratorio non nasce in maniera isolata: come ha spiegato don Michelangelo, già l'installazione della casa dell'acqua è un segnale per sensibilizzare a comportamenti "green", evitando l'inquinamento di plastica e il trasporto su gomma. Inoltre, la parrocchia San Riccardo da diversi mesi è un punto di raccolta dell'olio esausto, così come c'è grande attenzione anche alla cura del verde e in particolare del giardino di fronte alla chiesa, di cui si occupa un residente del quartiere. «Tutto rientra nella logica del rispetto per la nostra casa comune, - ha concluso don Michelangelo – e se abbiamo scelto di premiare i bambini al termine dell'oratorio è proprio per far comprendere loro la preziosità di quello che ci circonda». Al momento finale dell'esperienza estiva ha partecipato anche la volontaria Angela Terrone dell'associazione ambientalista 3Place, che già in passato ha effettuato diversi clean-up nel quartiere San Valentino in collaborazione con i residenti e la parrocchia.
Don Michelangelo Tondolo, parroco della chiesa ubicata nel quartiere San Valentino, ha spiegato le motivazioni di questa decisione: «Mentre organizzavamo i giochi per l'oratorio estivo con gli animatori, ci siamo soffermati a riflettere sulle notizie recenti in merito alla siccità tra cui la secca del fiume Po. Parlando con i nostri contadini, inoltre, ci hanno raccontato che hanno iniziato ad attingere l'acqua dai pozzi artesiani già a metà giugno, qualche settimana prima del solito. Ed è così che abbiamo scelto di non usare l'acqua durante i giochi: in questo momento storico particolare non ci sembrava il caso, perché andrebbe sprecata senza possibilità di riutilizzarla». Come l'hanno presa i bambini? «Nel primo giorno di oratorio, quando abbiamo spiegato loro i motivi di questa scelta, alcuni si sono rattristati: i bambini attendono con impazienza l'oratorio anche come occasione per giocare e divertirsi con l'acqua. Col passare dei giorni, però, diversi genitori ci hanno manifestato di condividere la nostra scelta, così abbiamo pensato di premiare i ragazzi a fine oratorio per questa rinuncia. Una premiazione molto semplice: sui tabelloni delle squadre sono state affisse alcune gocce di cartone con la scritta "Save the Planet"».
La decisione di evitare lo spreco di acqua durante l'oratorio non nasce in maniera isolata: come ha spiegato don Michelangelo, già l'installazione della casa dell'acqua è un segnale per sensibilizzare a comportamenti "green", evitando l'inquinamento di plastica e il trasporto su gomma. Inoltre, la parrocchia San Riccardo da diversi mesi è un punto di raccolta dell'olio esausto, così come c'è grande attenzione anche alla cura del verde e in particolare del giardino di fronte alla chiesa, di cui si occupa un residente del quartiere. «Tutto rientra nella logica del rispetto per la nostra casa comune, - ha concluso don Michelangelo – e se abbiamo scelto di premiare i bambini al termine dell'oratorio è proprio per far comprendere loro la preziosità di quello che ci circonda». Al momento finale dell'esperienza estiva ha partecipato anche la volontaria Angela Terrone dell'associazione ambientalista 3Place, che già in passato ha effettuato diversi clean-up nel quartiere San Valentino in collaborazione con i residenti e la parrocchia.