Evita un cinghiale ma finisce con la sua auto fuori strada, rimanendo ferito
Drammatica vicenda occorsa la notte scorsa ad un guidatore. Sul posto 118 ed i Carabinieri del nucleo radiomobile della Compagnia di Andria
giovedì 8 giugno 2023
12.06
Ha perso il controllo della propria autovettura, una Fiat Grande Punto, finendo fuori strada e rimanendo ferito, per fortuna non seriamente. Un grave incidente stradale quello occorso la notte scorsa ad un automobilista mentre percorreva la strada provinciale 221, un arteria dell'altopiano murgiano che collega Canosa di Puglia a Minervino Murge, passando per Montemilone.
Un grosso cinghiale, comparso improvvisamente al centro della carreggiata, ha causato l'ennesimo incidente che solo per pura fortuna non si è trasformato in tragedia. L'uomo, per evitare l'impatto con l'animale, ha sterzato bruscamente ma ha perso il controllo del veicolo, che è finito fuori strada ribaltandosi più volte. La corsa dell'autovettura è terminata in un terreno agricolo, per fortuna primo di alberature. Per l'uomo solo ferite non letali, così come accertate dai sanitari del 118 giunti sul posto, insieme ai Carabinieri del nucleo radiomobile della Compagnia di Andria che hanno effettuato i rilievi di rito.
Ancora un episodio di cronaca che vede protagonisti i cinghiali, la cui presenza sta diventando sempre più frequente e pericolosa sulle strade regionali, in specie quelle collinari, come quelle del territorio murgiano. A nulla ad oggi sono valsi gli appelli delle Organizzazioni ed Associazioni del settore agricolo volte al contenimento della loro presenza, sempre più invasiva e del loro numero, sempre più considerevole. Proprio nei giorni scorsi è intervenuta la senatrice foggiana di Fratelli d'Italia Annamaria Fallucchi, componente della commissione Agricoltura del Senato. "Il Piano di monitoraggio e gestione del cinghiale in Puglia è un flop". Questa l'amara considerazione dell'esponente politico.
"Con l'inizio di giugno il pensiero va subito al turismo. Quest'anno gli operatori del settore sono convinti che l'estate 2023 sarà straordinaria per quanto riguarda gli arrivi. Peccato che ad accogliere i turisti ci saranno anche 250mila cinghiali selvatici, che sono diventati una vera e propria calamità sulla Murgia barese e tarantina, sul Gargano e sui Monti Dauni. Tutte località turistiche che d'estate accolgono centinaia di migliaia di villeggianti", ha osservato la senatrice meloniana.
"I numeri sono davvero agghiaccianti: nel 2022 in Italia si è registrato un incidente ogni 41 ore, con 13 vittime e 261 feriti gravi. Lo scorso anno, marzo 2022, una vittima anche sul Gargano, l'imprenditore agricolo Gino Turco. A tutto questo si aggiungono i danni provocati ai terreni agricoli che vengono devastati con perdite economiche (oltre 17 milioni di euro)", ha proseguiti l'esponente governativo.
Poi l'affondo sulle contromisure regionali. "La Regione Puglia, nel 2021, ha predisposto un Piano di monitoraggio e gestione del cinghiale che, oggettivamente, non solo non ha dato risultati, ma la situazione è talmente peggiorata che necessita l'adozione urgente di una strategia di intervento, base delle più aggiornate conoscenze scientifiche, che integri interventi di prevenzione dei danni e di contenimento delle popolazioni, e che assicuri prelievi selettivi e pianificati coerentemente con l'obiettivo prioritario di riduzione dei danni sotto ogni profilo".
L'intesa raggiunta in Conferenza Stato-Regioni nelle ultime settimane, evidenzia Annamaria Fallucchi, "rappresenta un passo fondamentale per l'adozione di un Piano straordinario per la gestione e contenimento della fauna selvatica". È materia del ministero dell'Agricoltura, di concerto con il dicastero dell'Ambiente.
Un grosso cinghiale, comparso improvvisamente al centro della carreggiata, ha causato l'ennesimo incidente che solo per pura fortuna non si è trasformato in tragedia. L'uomo, per evitare l'impatto con l'animale, ha sterzato bruscamente ma ha perso il controllo del veicolo, che è finito fuori strada ribaltandosi più volte. La corsa dell'autovettura è terminata in un terreno agricolo, per fortuna primo di alberature. Per l'uomo solo ferite non letali, così come accertate dai sanitari del 118 giunti sul posto, insieme ai Carabinieri del nucleo radiomobile della Compagnia di Andria che hanno effettuato i rilievi di rito.
Ancora un episodio di cronaca che vede protagonisti i cinghiali, la cui presenza sta diventando sempre più frequente e pericolosa sulle strade regionali, in specie quelle collinari, come quelle del territorio murgiano. A nulla ad oggi sono valsi gli appelli delle Organizzazioni ed Associazioni del settore agricolo volte al contenimento della loro presenza, sempre più invasiva e del loro numero, sempre più considerevole. Proprio nei giorni scorsi è intervenuta la senatrice foggiana di Fratelli d'Italia Annamaria Fallucchi, componente della commissione Agricoltura del Senato. "Il Piano di monitoraggio e gestione del cinghiale in Puglia è un flop". Questa l'amara considerazione dell'esponente politico.
"Con l'inizio di giugno il pensiero va subito al turismo. Quest'anno gli operatori del settore sono convinti che l'estate 2023 sarà straordinaria per quanto riguarda gli arrivi. Peccato che ad accogliere i turisti ci saranno anche 250mila cinghiali selvatici, che sono diventati una vera e propria calamità sulla Murgia barese e tarantina, sul Gargano e sui Monti Dauni. Tutte località turistiche che d'estate accolgono centinaia di migliaia di villeggianti", ha osservato la senatrice meloniana.
"I numeri sono davvero agghiaccianti: nel 2022 in Italia si è registrato un incidente ogni 41 ore, con 13 vittime e 261 feriti gravi. Lo scorso anno, marzo 2022, una vittima anche sul Gargano, l'imprenditore agricolo Gino Turco. A tutto questo si aggiungono i danni provocati ai terreni agricoli che vengono devastati con perdite economiche (oltre 17 milioni di euro)", ha proseguiti l'esponente governativo.
Poi l'affondo sulle contromisure regionali. "La Regione Puglia, nel 2021, ha predisposto un Piano di monitoraggio e gestione del cinghiale che, oggettivamente, non solo non ha dato risultati, ma la situazione è talmente peggiorata che necessita l'adozione urgente di una strategia di intervento, base delle più aggiornate conoscenze scientifiche, che integri interventi di prevenzione dei danni e di contenimento delle popolazioni, e che assicuri prelievi selettivi e pianificati coerentemente con l'obiettivo prioritario di riduzione dei danni sotto ogni profilo".
L'intesa raggiunta in Conferenza Stato-Regioni nelle ultime settimane, evidenzia Annamaria Fallucchi, "rappresenta un passo fondamentale per l'adozione di un Piano straordinario per la gestione e contenimento della fauna selvatica". È materia del ministero dell'Agricoltura, di concerto con il dicastero dell'Ambiente.