Esercitazioni militari nel Parco dell'Alta Murgia: il Ministro dice "si", Veronico ribadisce "no"
Il Presidente dell'ente scrive a Mauro dopo le dichiarazioni favorevoli di ieri a Barletta. Il Presidente della BAT, Ventola: «Presenza positiva e strategica dell'esercito»
sabato 14 settembre 2013
17.59
E' un botta e risposta che prosegue ormai da tempo ed è giunto sino alle sfere più alte della politica italiana: si tratta dell'opportunità di concedere o meno le autorizzazioni necessarie per far svolgere esercitazioni militari nel territorio protetto del Parco Nazionale dell'Alta Murgia alle Forze Armate. Sul tema in tanti hanno speso parole e idee: il Presidente dell'ente Parco, Cesare Veronico, è colui il quale si sta battendo con molta determinazione per far si che le esercitazioni cessino definitivamente dopo lo stop temporaneo di questi mesi. Di contro la politica territoriale e nazionale non la pensa in questo modo e ribadisce che l'esercitazioni potranno ricominciare.
Il Ministro della Difesa, Mario Mauro, ospite due giorni fa nella Caserma Stella di Barletta, ha dichiarato: «Ad ottobre e novembre non vedo alcun problema in merito esercitazioni nel Parco della alta Murgia. Il servizio che la Difesa offre al Paese è un onere strategico che rappresenta un patrimonio di sicurezza per la nazione stessa - ha concluso il Ministro Mauro - il terreno, inoltre, viene continuamente bonificato e vengono erogati dei contributi per circa 600mila euro solo nell'arco dell'ultimo anno». Dello stesso avviso anche il Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani, Francesco Ventola che ha aggiunto: «La presenza dei militari nel Parco è assolutamente positiva e strategica avendo loro un ruolo importante per la sicurezza e lo sviluppo stesso del Parco. Tutto si può migliorare attraverso il dialogo ma credo sia indiscutibile il valore aggiunto della loro presenza».
La risposta dell'ente Parco non si è fatta attendere: «Anche noi siamo consapevoli del fatto che la presenza dell'esercito in questa regione sia positiva e strategica - dice Cesare Veronico, Presidente del Parco dell'Alta Murgia - e nessuno ha mai richiesto la sospensione delle esercitazioni in tutto il territorio pugliese. Ma, ribadiamo, che il nostro interesse è esclusivamente rivolto alle aree naturali protette dove cerchiamo di tutelare, per legge, la biodiversità, il paesaggio e le attività economiche compatibili». In Puglia vi sono 34mila militari e, come ricordato da Veronico, solo nel territorio del Parco vi sono circa 370 aziende agricole convenzionate con l'ente: «Le stesse aziende sono coinvolte in un percorso di tutela del territorio, di qualificazione dell'attività agro-zootecnica e di promozione in chiave turistica che trova il suo riscontro nella recente candidatura del Parco per la Carta Europea per il Turismo Sostenibile - ha concluso Veronico - Abbiamo avviato un percorso fondato sul dialogo istituzionale, un impegno che si è concretizzato con la sospensione, concordata tra il Presidente della Commissione Difesa del Senato e il Comando Militare Esercito 'Puglia', delle esercitazioni a fuoco programmate a settembre, mantenendo le altre attività stabilite senza compromettere quindi il ritorno economico per il territorio interessato».
La richiesta finale è senza dubbio quella di un incontro specifico sul tema per avviare sin da subito un nuovo dialogo tra le parti interessate.
Il Ministro della Difesa, Mario Mauro, ospite due giorni fa nella Caserma Stella di Barletta, ha dichiarato: «Ad ottobre e novembre non vedo alcun problema in merito esercitazioni nel Parco della alta Murgia. Il servizio che la Difesa offre al Paese è un onere strategico che rappresenta un patrimonio di sicurezza per la nazione stessa - ha concluso il Ministro Mauro - il terreno, inoltre, viene continuamente bonificato e vengono erogati dei contributi per circa 600mila euro solo nell'arco dell'ultimo anno». Dello stesso avviso anche il Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani, Francesco Ventola che ha aggiunto: «La presenza dei militari nel Parco è assolutamente positiva e strategica avendo loro un ruolo importante per la sicurezza e lo sviluppo stesso del Parco. Tutto si può migliorare attraverso il dialogo ma credo sia indiscutibile il valore aggiunto della loro presenza».
La risposta dell'ente Parco non si è fatta attendere: «Anche noi siamo consapevoli del fatto che la presenza dell'esercito in questa regione sia positiva e strategica - dice Cesare Veronico, Presidente del Parco dell'Alta Murgia - e nessuno ha mai richiesto la sospensione delle esercitazioni in tutto il territorio pugliese. Ma, ribadiamo, che il nostro interesse è esclusivamente rivolto alle aree naturali protette dove cerchiamo di tutelare, per legge, la biodiversità, il paesaggio e le attività economiche compatibili». In Puglia vi sono 34mila militari e, come ricordato da Veronico, solo nel territorio del Parco vi sono circa 370 aziende agricole convenzionate con l'ente: «Le stesse aziende sono coinvolte in un percorso di tutela del territorio, di qualificazione dell'attività agro-zootecnica e di promozione in chiave turistica che trova il suo riscontro nella recente candidatura del Parco per la Carta Europea per il Turismo Sostenibile - ha concluso Veronico - Abbiamo avviato un percorso fondato sul dialogo istituzionale, un impegno che si è concretizzato con la sospensione, concordata tra il Presidente della Commissione Difesa del Senato e il Comando Militare Esercito 'Puglia', delle esercitazioni a fuoco programmate a settembre, mantenendo le altre attività stabilite senza compromettere quindi il ritorno economico per il territorio interessato».
La richiesta finale è senza dubbio quella di un incontro specifico sul tema per avviare sin da subito un nuovo dialogo tra le parti interessate.