Esce di casa malgrado fosse positivo al coronavirus: denunciato dalla Polizia di Stato
Un 50enne di Andria era stato ripreso e fotografato varie volte mentre si allontanava dal suo domicilio, anche senza protezione
giovedì 16 aprile 2020
13.16
Ha destato profonda inquietudine e preoccupazione in città, il video e le fotografie, postate sui social, che ritraevano un uomo di Andria, dell'età di circa 50anni, che malgrado fosse positivo al coronavirus e quindi soggetto all'obbligo dell'isolamento domiciliare, si allontanava dalla sua abitazione, senza neanche l'uso dei dispositivi di protezione, ovvero mascherine e guanti.
Ma questa come altre critiche situazioni non pubblicizzate ed avvenute anch'esse in città, è rientrata nel novero di episodi illegali, il cui contrasto è stato predisposto attraverso protocolli d'uso, dalle autorità di Pubblica sicurezza, per il nostro territorio dal Prefetto Valiante e dal Primo Dirigente del Commissariato di P.S., Emanuele Bonato.
E' stato a questo punto infatti, che avuta notizia proprio a seguito del diffondersi di video e foto postate su social, che ieri pomeriggio, mercoledì 15 aprile, poliziotti della squadra investigativa del Commissariato della Polizia di Stato, con il vice Questore Gerardo Dinunnno hanno proceduto alla denuncia di un cittadino andriese, un 50enne che ripetutamente era venuto meno dall'obbligo di risiedere nella sua abitazione, in quanto soggetto positivo dal covid 19.
Dopo le formalità di rito per l'uomo è scattata la denuncia a piede libero ex art. 260 del testo unico delle leggi sanitarie, norma che punisce chi non osserva un ordine «legalmente dato per impedire l'invasione o la diffusione di una malattia infettiva». Un reato che prevede una pena congiunta dell'arresto «fino a 6 mesi» e dell'ammenda fino a 400 euro. E che non è 'oblabile', ossia non si può pagare per cancellarla e quindi non farla risultare sul casellario giudiziario.
Dal Commissariato della Polizia di Stato fanno sapere che è dovere di ogni cittadino informare le Forze dell'ordine di queste critiche situazioni, chiamando i numeri di emergenza "113" o 112" e che ogni segnalazione viene sempre vagliata con i dovuti riscontri, proprio per impedire ogni comportamento colposo o doloso, capace di mettere in pericolo l'incolumità e la salute pubblica.
Ma questa come altre critiche situazioni non pubblicizzate ed avvenute anch'esse in città, è rientrata nel novero di episodi illegali, il cui contrasto è stato predisposto attraverso protocolli d'uso, dalle autorità di Pubblica sicurezza, per il nostro territorio dal Prefetto Valiante e dal Primo Dirigente del Commissariato di P.S., Emanuele Bonato.
E' stato a questo punto infatti, che avuta notizia proprio a seguito del diffondersi di video e foto postate su social, che ieri pomeriggio, mercoledì 15 aprile, poliziotti della squadra investigativa del Commissariato della Polizia di Stato, con il vice Questore Gerardo Dinunnno hanno proceduto alla denuncia di un cittadino andriese, un 50enne che ripetutamente era venuto meno dall'obbligo di risiedere nella sua abitazione, in quanto soggetto positivo dal covid 19.
Dopo le formalità di rito per l'uomo è scattata la denuncia a piede libero ex art. 260 del testo unico delle leggi sanitarie, norma che punisce chi non osserva un ordine «legalmente dato per impedire l'invasione o la diffusione di una malattia infettiva». Un reato che prevede una pena congiunta dell'arresto «fino a 6 mesi» e dell'ammenda fino a 400 euro. E che non è 'oblabile', ossia non si può pagare per cancellarla e quindi non farla risultare sul casellario giudiziario.
Dal Commissariato della Polizia di Stato fanno sapere che è dovere di ogni cittadino informare le Forze dell'ordine di queste critiche situazioni, chiamando i numeri di emergenza "113" o 112" e che ogni segnalazione viene sempre vagliata con i dovuti riscontri, proprio per impedire ogni comportamento colposo o doloso, capace di mettere in pericolo l'incolumità e la salute pubblica.