Epifania del Signore a Casa Accoglienza, via alla festa per i più piccoli
Stamattina raduno fissato alle ore 9.30 in piazza Duomo
mercoledì 6 gennaio 2016
Come è tradizione, Casa di Accoglienza "S. Maria Goretti" della Diocesi di Andria partecipa a questa ricorrenza festeggiando con i più piccoli, con quanti provengono da altri paesi e con chi vive situazioni di disagio economico e sociale. Il programma di mercoledì 6 gennaio prevede: raduno alle ore 9,30 in piazza Duomo per attraversare la Porta Santa della Cattedrale; alle ore 10,00 don Geremia Acri celebrerà la Santa Messa dell'Epifania. Al termine, festa nel cortile di Casa Accoglienza: la Befana farà una visita ai bambini di famiglie assistite da Casa Accoglienza e farà loro dono della tradizionale calza. L'evento è organizzato da Andrialive e da Vite in ballo onlus. Nella stessa occasione ci sarà l'estrazione dei biglietti vincenti della Lotteria della solidarietà, che ha accompagnato le iniziative a favore dei neonati assistiti in Casa Accoglienza durante le festività natalizie.
«Ognuno di noi è un'opera d'arte...non sarà mai apprezzata da tutti...ma per chi ne coglierà il senso avrà un valore inestimabile....Ciò che rende significativa la nostra vita per gli altri e rende eterno il ricordo di noi, non è accumulare titoli di potere, ma incidere positivamente nella vita degli uomini, offrendo loro ragioni di via e di speranza. Solo la cultura che sa dar conto di tutti gli aspetti dell'esistenza è una cultura davvero a misura d'uomo. L'accoglienza del nascituro e del bambino, la cura del malato, il soccorso al povero, l'ospitalità dell'abbandonato, dell'emarginato, dell'immigrato, la visita al carcerato, l'assistenza all'incurabile, la protezione dell'anziano, e soprattutto, dare un tetto a chi non ha casa, interpellano la nostra coscienza di uomini e donne. La nostra fatica, illuminata e fecondata dalla Parola di Cristo si trasforma in nuova energia, perché abbiamo la certezza che Cristo non ci abbandona mai».
«Ognuno di noi è un'opera d'arte...non sarà mai apprezzata da tutti...ma per chi ne coglierà il senso avrà un valore inestimabile....Ciò che rende significativa la nostra vita per gli altri e rende eterno il ricordo di noi, non è accumulare titoli di potere, ma incidere positivamente nella vita degli uomini, offrendo loro ragioni di via e di speranza. Solo la cultura che sa dar conto di tutti gli aspetti dell'esistenza è una cultura davvero a misura d'uomo. L'accoglienza del nascituro e del bambino, la cura del malato, il soccorso al povero, l'ospitalità dell'abbandonato, dell'emarginato, dell'immigrato, la visita al carcerato, l'assistenza all'incurabile, la protezione dell'anziano, e soprattutto, dare un tetto a chi non ha casa, interpellano la nostra coscienza di uomini e donne. La nostra fatica, illuminata e fecondata dalla Parola di Cristo si trasforma in nuova energia, perché abbiamo la certezza che Cristo non ci abbandona mai».