«Entrate nel sepolcro, videro un giovane…»
Gli auguri di Pasqua ai giovani di don Ettore Lestingi
sabato 24 marzo 2018
«Caro Giovane,
con la Domenica delle Palme entriamo nella grande Settimana, la Settimana Santa, durante la quale vedremo un Cristo manipolato e sballottato dalle contraddizioni umane: in breve tempo si passerà dall'osanna dell'acclamazione al crucifige della condanna, dal "sono pronto a morire per Te" al rinnegamento, dall'amicizia al tradimento, dalla compagnia alla solitudine. Protagonisti di tutto ciò saranno bambini, adulti, anziani, uomini di potere, sacerdoti, soldati …
Nei racconti della Passione del Signore mi ha sempre stupito la non menzione dei giovani. Sembra che allora, come ora, voi non siete coinvolti in prima persona nella vicenda e nella storia dell'Uomo di Nazareth, anzi, nei Vangeli si parla di un solo incontro di Gesù con uno di voi, andato male …
Ma mi sorprende come scorrendo gli eventi della passione e morte di Gesù, laddove tutto sembra finire e una pietra sepolcrale segna il The end, la fine di una speranza, dove l'unica cosa che resta da fare è imbalsamare un Dio messo a tacere dallo straripamento dell'io di una umanità troppo paga di se stessa, in quel luogo e in quel momento entri in scena tu, giovane, a cui è affidato l'annuncio che, come una solenne smentita del potere apparente dell'uomo, riapre, anzi spalanca le porte dell'umanità ad una speranza nuova: "Non abbiate paura: è risorto!".
E questo annuncio è affidato a te nel buio e nel silenzio di un sepolcro, immagine di una società maleodorante di morte, sepolta nella rassegnazione. A te che ami vivere la notte e di notte, che più di ogni altro conosci le lusinghe delle tenebre, a te vien chiesto di essere luce: quel giovane nel sepolcro era luminoso. Non solo: la presenza di quel giovane nel sepolcro è sorgente di serenità e di pace: "Non abbiate paura". E' strano, tu giovane che con i tuoi atteggiamenti e comportamenti a volte ci fai paura, proprio a te è affidata la parola che da sempre l'umanità desidera ascoltare: non avere paura! Vedi quale grande considerazione Dio ha di te? E questo suona come uno schiaffo a quanti non credono in te.
Allora ti chiedo di essere risurrezione per noi. E lo sarai quando e se con la tua giovinezza saprai trasformare il sepolcro da ferita di morte in feritoia di vita. Sarai risurrezione cioè alba di un giorno nuovo quando e se saprai impegnarti a seminare giovinezza in una umanità invecchiata e incapace di sperare. Sarai risurrezione quando e se ti impegnerai ad essere protagonista del cambiamento. Sarai risurrezione se e quando crederai in te stesso e nella portata rivoluzionaria della tua giovinezza.
Pasqua è cambiamento e , come dice Ghandi: " "Dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere".
Buona Pasqua, caro giovane e fa che la tua giovinezza diventa pasqua di risurrezione per tutti.
Auguri».
Don Ettore Lestingi
con la Domenica delle Palme entriamo nella grande Settimana, la Settimana Santa, durante la quale vedremo un Cristo manipolato e sballottato dalle contraddizioni umane: in breve tempo si passerà dall'osanna dell'acclamazione al crucifige della condanna, dal "sono pronto a morire per Te" al rinnegamento, dall'amicizia al tradimento, dalla compagnia alla solitudine. Protagonisti di tutto ciò saranno bambini, adulti, anziani, uomini di potere, sacerdoti, soldati …
Nei racconti della Passione del Signore mi ha sempre stupito la non menzione dei giovani. Sembra che allora, come ora, voi non siete coinvolti in prima persona nella vicenda e nella storia dell'Uomo di Nazareth, anzi, nei Vangeli si parla di un solo incontro di Gesù con uno di voi, andato male …
Ma mi sorprende come scorrendo gli eventi della passione e morte di Gesù, laddove tutto sembra finire e una pietra sepolcrale segna il The end, la fine di una speranza, dove l'unica cosa che resta da fare è imbalsamare un Dio messo a tacere dallo straripamento dell'io di una umanità troppo paga di se stessa, in quel luogo e in quel momento entri in scena tu, giovane, a cui è affidato l'annuncio che, come una solenne smentita del potere apparente dell'uomo, riapre, anzi spalanca le porte dell'umanità ad una speranza nuova: "Non abbiate paura: è risorto!".
E questo annuncio è affidato a te nel buio e nel silenzio di un sepolcro, immagine di una società maleodorante di morte, sepolta nella rassegnazione. A te che ami vivere la notte e di notte, che più di ogni altro conosci le lusinghe delle tenebre, a te vien chiesto di essere luce: quel giovane nel sepolcro era luminoso. Non solo: la presenza di quel giovane nel sepolcro è sorgente di serenità e di pace: "Non abbiate paura". E' strano, tu giovane che con i tuoi atteggiamenti e comportamenti a volte ci fai paura, proprio a te è affidata la parola che da sempre l'umanità desidera ascoltare: non avere paura! Vedi quale grande considerazione Dio ha di te? E questo suona come uno schiaffo a quanti non credono in te.
Allora ti chiedo di essere risurrezione per noi. E lo sarai quando e se con la tua giovinezza saprai trasformare il sepolcro da ferita di morte in feritoia di vita. Sarai risurrezione cioè alba di un giorno nuovo quando e se saprai impegnarti a seminare giovinezza in una umanità invecchiata e incapace di sperare. Sarai risurrezione quando e se ti impegnerai ad essere protagonista del cambiamento. Sarai risurrezione se e quando crederai in te stesso e nella portata rivoluzionaria della tua giovinezza.
Pasqua è cambiamento e , come dice Ghandi: " "Dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere".
Buona Pasqua, caro giovane e fa che la tua giovinezza diventa pasqua di risurrezione per tutti.
Auguri».
Don Ettore Lestingi