Emergenza rifiuti, Giorgino: «Assurdo scaricare colpe ai Comuni»
Il Primo Cittadino di Andria rilancia la necessità di intervento della Regione
martedì 23 giugno 2015
13.13
«Accusare i Comuni dei problemi relativi allo stato delle discariche nel nostro territorio è ridicolo, fuorviante ed errato. Lo sanno anche i bambini che le responsabilità nella gestione dei rifiuti sono della Regione e che i Comuni nel nostro bacino hanno operato, nella quasi totalità, molto bene, stante percentuali di raccolta differenziata ben al di sopra della media regionale. Come ha ben detto il Sindaco di Barletta Cascella, con il quale, così come con gli altri primi cittadini della provincia, vi è un dialogo costante e proficuo, il nostro bacino sta scontando i ritardi prodotti dalla Regione sull'impiantistica pubblica per lo smaltimento ed il riciclo dei rifiuti». E' un Nicola Giorgino combattivo quello che rilancia, attraverso una nota stampa, la necessità di immediati interventi da parte delle Regione Puglia sulla questione emergenza rifiuti e rivendica il ruolo determinante dei Comuni nel prevenire queste situazioni.
«Ricordo, quindi, che il nostro bacino è stato il primo in Puglia nel 2012 a licenziare il Piano d'ambito provinciale, rispettando anche tempi e modi previsti dalla Regione, che prevedeva in primo luogo la raccolta differenziata con il porta a porta spinto in osservanza a quanto stabilito dalla legge. Ed ancora la discarica di Trani come principale, grazie alla disponibilità dell'intero terzo lotto, con una auto-sufficienza di 10 anni e la discarica di Andria come di soccorso. Nel Piano era stata anche predisposta la realizzazione di due impianti di compostaggio per circa 30.000 tonnellate annue per Aro, un impianto per il cosiddetto secco ed un altro ancora per le altre frazioni. Preciso che tale Piano è stato approvato all'unanimità da tutti i 10 sindaci e che la Regione ha poi redatto il Piano Regionale dei rifiuti, recependo quanto stabilito dal nostro bacino, dopo quasi due anni dalle nostre decisioni e destinando, così, solo nel 2014 le risorse per la realizzazione dell'impiantistica prevista, divisa per Aro dall'Oga». Poi l'intervento della Regione Puglia: «Tra l'approvazione del nostro Piano e di quello Regionale - ha proseguito Giorgino - è intervenuto un ulteriore fattore dannoso per il territorio. La Regione Puglia, infatti, con una ordinanza extra ordinem ha costretto la discarica di Trani ad accogliere i rifiuti provenienti da altre zone, causa l'emergenza regionale creatasi non certo dipendente da questo territorio che con tutti i sindaci del bacino, invece, come si evince dai verbali, si era espresso all'unanimità contro questa infelice decisione. Cerchiamo, allora, di essere seri, a differenza di chi fa solo e sempre demagogia spicciola senza proporre uno straccio di soluzione: il problema delle discariche va risolto a monte e non a valle, innanzitutto obbligando tutti i comuni pugliesi ad avviare la raccolta differenziata porta a porta, quindi eliminando, successivamente e progressivamente, le discariche».
Serve subito una cabina di regia: «La Regione istituisca immediatamente un tavolo tecnico - ha ribadito Giorgino - che affronti adeguatamente la questione rifiuti. E' giunto il momento che il nostro territorio venga finalmente premiato e non penalizzato. La soluzione non può e non deve essere Grottelline ma una visione generale del problema partendo dal presupposto che chi differenzia va premiato e chi, invece, produce rifiuti da conferire in discarica va seriamente punito. E' in gioco il futuro delle nostre comunità, è in gioco la salute dei nostri figli. E sulla salute dei cittadini non si accettano i teatrini della politica. Questo territorio ha già pagato il conferimento abnorme dei rifiuti nella discarica di Trani, con la discarica di soccorso di Andria già considerata in esaurimento. Personalmente non accetterò l'idea che i miei concittadini ed i cittadini di questo bacino d'ambito, nonostante siano da esempio per l'intero territorio regionale, debbano economicamente subire l'ulteriore danno di scelte scellerate fatte altrove». Per chiudere lo stesso Giorgino si rivolge direttamente al deputato andriese del Movimento 5 Stelle: «Al parlamentare andriese Giuseppe D'Ambrosio, infine - ha concluso il Sindaco di Andria - evidentemente profondamente colpito dal risultato elettorale che ha visto la mia vittoria al primo turno, l'invito ad essere propositivo, a leggere ed a studiare più attentamente le carte ed a dare un senso della sua presenza a Roma. Se intende svolgere una campagna propagandistica e demagogica permanente sulla pelle dei cittadini andriesi e di questo territorio non vedrà in me un interlocutore».
«Ricordo, quindi, che il nostro bacino è stato il primo in Puglia nel 2012 a licenziare il Piano d'ambito provinciale, rispettando anche tempi e modi previsti dalla Regione, che prevedeva in primo luogo la raccolta differenziata con il porta a porta spinto in osservanza a quanto stabilito dalla legge. Ed ancora la discarica di Trani come principale, grazie alla disponibilità dell'intero terzo lotto, con una auto-sufficienza di 10 anni e la discarica di Andria come di soccorso. Nel Piano era stata anche predisposta la realizzazione di due impianti di compostaggio per circa 30.000 tonnellate annue per Aro, un impianto per il cosiddetto secco ed un altro ancora per le altre frazioni. Preciso che tale Piano è stato approvato all'unanimità da tutti i 10 sindaci e che la Regione ha poi redatto il Piano Regionale dei rifiuti, recependo quanto stabilito dal nostro bacino, dopo quasi due anni dalle nostre decisioni e destinando, così, solo nel 2014 le risorse per la realizzazione dell'impiantistica prevista, divisa per Aro dall'Oga». Poi l'intervento della Regione Puglia: «Tra l'approvazione del nostro Piano e di quello Regionale - ha proseguito Giorgino - è intervenuto un ulteriore fattore dannoso per il territorio. La Regione Puglia, infatti, con una ordinanza extra ordinem ha costretto la discarica di Trani ad accogliere i rifiuti provenienti da altre zone, causa l'emergenza regionale creatasi non certo dipendente da questo territorio che con tutti i sindaci del bacino, invece, come si evince dai verbali, si era espresso all'unanimità contro questa infelice decisione. Cerchiamo, allora, di essere seri, a differenza di chi fa solo e sempre demagogia spicciola senza proporre uno straccio di soluzione: il problema delle discariche va risolto a monte e non a valle, innanzitutto obbligando tutti i comuni pugliesi ad avviare la raccolta differenziata porta a porta, quindi eliminando, successivamente e progressivamente, le discariche».
Serve subito una cabina di regia: «La Regione istituisca immediatamente un tavolo tecnico - ha ribadito Giorgino - che affronti adeguatamente la questione rifiuti. E' giunto il momento che il nostro territorio venga finalmente premiato e non penalizzato. La soluzione non può e non deve essere Grottelline ma una visione generale del problema partendo dal presupposto che chi differenzia va premiato e chi, invece, produce rifiuti da conferire in discarica va seriamente punito. E' in gioco il futuro delle nostre comunità, è in gioco la salute dei nostri figli. E sulla salute dei cittadini non si accettano i teatrini della politica. Questo territorio ha già pagato il conferimento abnorme dei rifiuti nella discarica di Trani, con la discarica di soccorso di Andria già considerata in esaurimento. Personalmente non accetterò l'idea che i miei concittadini ed i cittadini di questo bacino d'ambito, nonostante siano da esempio per l'intero territorio regionale, debbano economicamente subire l'ulteriore danno di scelte scellerate fatte altrove». Per chiudere lo stesso Giorgino si rivolge direttamente al deputato andriese del Movimento 5 Stelle: «Al parlamentare andriese Giuseppe D'Ambrosio, infine - ha concluso il Sindaco di Andria - evidentemente profondamente colpito dal risultato elettorale che ha visto la mia vittoria al primo turno, l'invito ad essere propositivo, a leggere ed a studiare più attentamente le carte ed a dare un senso della sua presenza a Roma. Se intende svolgere una campagna propagandistica e demagogica permanente sulla pelle dei cittadini andriesi e di questo territorio non vedrà in me un interlocutore».