Emergenza covid: i numeri dell'impegno nella Bat
Il DG Delle Donne: «Difficile raccontare l'enorme mole di impegno profuso da febbraio 2020 ad oggi»
domenica 16 maggio 2021
«Raccontare l'impegno di tutta la Asl per la gestione del Covid è pressoché impossibile ed è anche riduttivo farlo attraverso la conta delle ore lavorate in più oltre il normale orario di servizio, tuttavia proviamo a fornire qualche numero per dare contezza di quello che sta accadendo da febbraio 2020 a oggi»: Alessandro Delle Donne, Commissario straordinario della Asl Bt, risponde così all'articolo "Dodici ore al giorno, i medici d'oro del Covid" pubblicato oggi dalla Gazzetta del Mezzogiorno.
«Nella Asl Bt sono stati assunti per emergenza Covid 1568 dipendenti in totale - precisa - entrando nel dettaglio va detto che sono stati assunti 200 medici e 401 infermieri a cui vanno aggiunti altri 449 dipendenti afferenti a categorie diverse (tecnici, biologi, ecc.), 46 medici e 8 infermieri per le 7 Usca presenti sul territorio, 11 medici e 2 infermieri per le esigenze vaccinali. I dati al 13 maggio dicono che sono stati somministrati più di 141mila vaccini e l'attività di somministrazione e analisi dei tamponi non si è mai fermata. Come non si è mai fermata l'attività di contact tracing gestita direttamente dagli Uffici di Igiene del territorio che continuano, naturalmente, a portare avanti anche le attività ordinarie».
Elencare servizi e personale impegnato direttamente sulla gestione di una emergenza che sta richiedendo impegno bene oltre le forze di ciascuno è esercizio sterile: «Abbiamo solo da qualche una media 180 ricoveri di pazienti positivi al covid divisi tra area medica e aree intensiva e sub intensiva - continua Delle Donne - sul territorio sono attivi hub vaccinali ad Andria, Barletta, Trani, Bisceglie, Minervino, Spinazzola, Margherita di Savoia, Trinitapoli e San Ferdinando che richiedono attività amministrativa di organizzazione, attività sanitaria di somministrazione dei vaccini e attività di rendicontazione quotidiana».
«Il nostro Direttore del Dipartimento di Prevenzione direttamente chiamato in causa nell'articolo è impegnato ininterrottamente nella gestione di questa pandemia, - precisa il Commissario Straordinario - il suo impegno, la sua presenza, tutta la sua professionalità sono capisaldi della nostra attività di gestione dei tamponi, del contact tracing e della vaccinazione. Stiamo parlando di un professionista che senza tirarsi indietro mai ricopre il ruolo di Direttore di Dipartimento ed è capace di continuare a indossare il camice per eseguire tamponi e somministrare vaccini, perché il momento che stiamo vivendo richiede il massimo delle forze di ciascuno. Stiamo parlando di un esempio per tutti noi».
«Per il Covid sono stati previsti fondi dedicati e turni aggiuntivi dedicati che naturalmente stiamo utilizzando perché è impensabile gestire una emergenza con le sole nostre forze economiche e il personale in più che abbiamo assunto è il risultato di numerosissime procedure che spesso non vanno a buon fine per le carenze di personale medico ben note - aggiunge Delle Donne - ma se potessi ringrazierei uno a uno tutti gli operatori, dagli amministrativi ai sanitari, che certamente non stanno contando le ore di lavoro e ai quali andrebbe fatto solo un applauso. Un applauso che non cercano, perché ognuno di loro è perfettamente consapevole del ruolo che sta svolgendo in questa fase così delicata e così faticosa, ma che si meritano. Al loro incessante impegno, al loro senso di responsabilità che li porta a sacrificare tutto il proprio tempo è indecoroso rispondere andando a guardare nel portafoglio. Ogni centesimo di quelle ore di lavoro straordinario è stato degnamente guadagnato, ogni minuto del loro lavoro è finalizzato alla tutela della salute pubblica».
«Nella Asl Bt sono stati assunti per emergenza Covid 1568 dipendenti in totale - precisa - entrando nel dettaglio va detto che sono stati assunti 200 medici e 401 infermieri a cui vanno aggiunti altri 449 dipendenti afferenti a categorie diverse (tecnici, biologi, ecc.), 46 medici e 8 infermieri per le 7 Usca presenti sul territorio, 11 medici e 2 infermieri per le esigenze vaccinali. I dati al 13 maggio dicono che sono stati somministrati più di 141mila vaccini e l'attività di somministrazione e analisi dei tamponi non si è mai fermata. Come non si è mai fermata l'attività di contact tracing gestita direttamente dagli Uffici di Igiene del territorio che continuano, naturalmente, a portare avanti anche le attività ordinarie».
Elencare servizi e personale impegnato direttamente sulla gestione di una emergenza che sta richiedendo impegno bene oltre le forze di ciascuno è esercizio sterile: «Abbiamo solo da qualche una media 180 ricoveri di pazienti positivi al covid divisi tra area medica e aree intensiva e sub intensiva - continua Delle Donne - sul territorio sono attivi hub vaccinali ad Andria, Barletta, Trani, Bisceglie, Minervino, Spinazzola, Margherita di Savoia, Trinitapoli e San Ferdinando che richiedono attività amministrativa di organizzazione, attività sanitaria di somministrazione dei vaccini e attività di rendicontazione quotidiana».
«Il nostro Direttore del Dipartimento di Prevenzione direttamente chiamato in causa nell'articolo è impegnato ininterrottamente nella gestione di questa pandemia, - precisa il Commissario Straordinario - il suo impegno, la sua presenza, tutta la sua professionalità sono capisaldi della nostra attività di gestione dei tamponi, del contact tracing e della vaccinazione. Stiamo parlando di un professionista che senza tirarsi indietro mai ricopre il ruolo di Direttore di Dipartimento ed è capace di continuare a indossare il camice per eseguire tamponi e somministrare vaccini, perché il momento che stiamo vivendo richiede il massimo delle forze di ciascuno. Stiamo parlando di un esempio per tutti noi».
«Per il Covid sono stati previsti fondi dedicati e turni aggiuntivi dedicati che naturalmente stiamo utilizzando perché è impensabile gestire una emergenza con le sole nostre forze economiche e il personale in più che abbiamo assunto è il risultato di numerosissime procedure che spesso non vanno a buon fine per le carenze di personale medico ben note - aggiunge Delle Donne - ma se potessi ringrazierei uno a uno tutti gli operatori, dagli amministrativi ai sanitari, che certamente non stanno contando le ore di lavoro e ai quali andrebbe fatto solo un applauso. Un applauso che non cercano, perché ognuno di loro è perfettamente consapevole del ruolo che sta svolgendo in questa fase così delicata e così faticosa, ma che si meritano. Al loro incessante impegno, al loro senso di responsabilità che li porta a sacrificare tutto il proprio tempo è indecoroso rispondere andando a guardare nel portafoglio. Ogni centesimo di quelle ore di lavoro straordinario è stato degnamente guadagnato, ogni minuto del loro lavoro è finalizzato alla tutela della salute pubblica».