Emanate ordinanze anti-botto: Giorgino ancora tace
148 le vittime del Capodanno 2017 in Italia. In Puglia gli episodi più gravi
giovedì 28 dicembre 2017
11.44
Centoquarantotto. Non si tratta del numero da giocare alla lotteria natalizia, ma è il bollettino nazionale delle vittime dei botti per l'anno 2017, secondo i dati forniti dal dipartimento della Pubblica Sicurezza.
Un dato positivo se consideriamo la mancanza di decessi e la progressiva riduzione di incidenti negli anni, ma non meno allarmante se ricordiamo che vi è un incremento di incidenti tra i minorenni, nonché prognosi superiori ai 40 giorni che conferiscono alla Puglia il triste primato di regione con gli episodi più gravi.
Il tacco italiano si presenta, dunque, come un territorio ancora immaturo, che necessita di un più profondo lavoro di sensibilizzazione alle campagne anti-botto, per giungere alla convinzione che cin-cin e buona musica siano preferibili ai terribili boati dei petardi.
Un Capodanno sereno e senza vittime è quello scelto da quasi tutti i sindaci del Nord Barese che, con l'obiettivo di tutelare l'incolumità pubblica e privata e limitare i rumori molesti, hanno emanato ordinanze di divieto di vendita e uso dei botti e metteranno in campo Polizia Municipale e Forze dell'Ordine che vigileranno e puniranno i trasgressori con multe salate.
A fianco dei primi cittadini per sensibilizzare la cittadinanza, lavorano anche le associazioni, perlopiù animaliste, quali Empa (Ente Nazionale Protezione Animali) e Oipa (Organizzazione Internazionale Protezione Animali), che reiterano l'invito a non usare i botti che spaventano neonati, anziani, ammalati e mettono a repentaglio uomini, animali e automobili. Perché iniziare il nuovo anno con una tragedia?
Un invito, dunque, che proviene da fronti differenti e crea una sempre più forte sinergia. Alla lista dei sindaci "anti-botto" solo due i nomi mancanti. Tra questi compare quello di Nicola Giorgino, primo cittadino di Andria e anche Presidente della sesta Provincia pugliese. Certamente non un buon esempio per la Bat.
Caro sindaco Giorgino, cosa sta aspettando?
Un dato positivo se consideriamo la mancanza di decessi e la progressiva riduzione di incidenti negli anni, ma non meno allarmante se ricordiamo che vi è un incremento di incidenti tra i minorenni, nonché prognosi superiori ai 40 giorni che conferiscono alla Puglia il triste primato di regione con gli episodi più gravi.
Il tacco italiano si presenta, dunque, come un territorio ancora immaturo, che necessita di un più profondo lavoro di sensibilizzazione alle campagne anti-botto, per giungere alla convinzione che cin-cin e buona musica siano preferibili ai terribili boati dei petardi.
Un Capodanno sereno e senza vittime è quello scelto da quasi tutti i sindaci del Nord Barese che, con l'obiettivo di tutelare l'incolumità pubblica e privata e limitare i rumori molesti, hanno emanato ordinanze di divieto di vendita e uso dei botti e metteranno in campo Polizia Municipale e Forze dell'Ordine che vigileranno e puniranno i trasgressori con multe salate.
A fianco dei primi cittadini per sensibilizzare la cittadinanza, lavorano anche le associazioni, perlopiù animaliste, quali Empa (Ente Nazionale Protezione Animali) e Oipa (Organizzazione Internazionale Protezione Animali), che reiterano l'invito a non usare i botti che spaventano neonati, anziani, ammalati e mettono a repentaglio uomini, animali e automobili. Perché iniziare il nuovo anno con una tragedia?
Un invito, dunque, che proviene da fronti differenti e crea una sempre più forte sinergia. Alla lista dei sindaci "anti-botto" solo due i nomi mancanti. Tra questi compare quello di Nicola Giorgino, primo cittadino di Andria e anche Presidente della sesta Provincia pugliese. Certamente non un buon esempio per la Bat.
Caro sindaco Giorgino, cosa sta aspettando?