Elezioni Politiche 2018: stabilita la par condicio per la propaganda elettorale
Dovranno rispettarla tutte le pubbliche amministrazioni
sabato 13 gennaio 2018
Come prescritto dalla legge a far data dalla convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto, il 4 marzo 2018, è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quella effettuata in forma impersonale ed indispensabile per l'efficace assolvimento delle proprie funzioni.
La cosiddetta "par condicio" è una legge (la n. 28 del 2000) che disciplina l'accesso dei soggetti politici ai mezzi di informazione, in particolare durante le campagne elettorali. Il senso di questa normativa è che tutti i soggetti politici devono avere, in partenza, le stesse possibilità di successo nella competizione elettorale.
Violare le regole della par condicio significa quindi alterare il principio delle eguaglianza delle chances tra i soggetti politici, rischiando così di pregiudicare la stessa correttezza e genuinità del voto. La par condicio comunque, si applica però anche nei periodi non elettorali. La legge, infatti, stabilisce che l'accesso ai mezzi di informazione è garantito a tutti i soggetti politici in condizioni di parità di trattamento, senza distinguere fra periodi elettorali e non.
La Corte costituzionale, nella sentenza n. 155 del 2002, ha affermato che il sistema democratico si fonda in modo permanente sul corretto svolgimento del confronto politico, indipendentemente dai periodi di competizione elettorale. Quindi anche tutti i mezzi di diffusione delle notizie, devono essere alla portata di tutti i soggetti politici, indipendentemente se svolgono ruoli di governo o di opposizione, come per le pubbliche amministrazioni (ad esempio regioni o comuni).
La cosiddetta "par condicio" è una legge (la n. 28 del 2000) che disciplina l'accesso dei soggetti politici ai mezzi di informazione, in particolare durante le campagne elettorali. Il senso di questa normativa è che tutti i soggetti politici devono avere, in partenza, le stesse possibilità di successo nella competizione elettorale.
Violare le regole della par condicio significa quindi alterare il principio delle eguaglianza delle chances tra i soggetti politici, rischiando così di pregiudicare la stessa correttezza e genuinità del voto. La par condicio comunque, si applica però anche nei periodi non elettorali. La legge, infatti, stabilisce che l'accesso ai mezzi di informazione è garantito a tutti i soggetti politici in condizioni di parità di trattamento, senza distinguere fra periodi elettorali e non.
La Corte costituzionale, nella sentenza n. 155 del 2002, ha affermato che il sistema democratico si fonda in modo permanente sul corretto svolgimento del confronto politico, indipendentemente dai periodi di competizione elettorale. Quindi anche tutti i mezzi di diffusione delle notizie, devono essere alla portata di tutti i soggetti politici, indipendentemente se svolgono ruoli di governo o di opposizione, come per le pubbliche amministrazioni (ad esempio regioni o comuni).