Elezione Rsu, Abbascià e Tedesco: «Concentriamoci su quello che effettivamente si può e deve fare»
Funzione pubblica Cgil Bat: La campagna elettorale è finita
sabato 28 aprile 2018
9.50
«Alla luce di un altro comunicato, appartenente ad una sigla sindacale autonoma, vogliamo fare chiarezza sulle proposte fatte dalla stessa in delegazione trattante il 19 aprile scorso, ed apparsi sugli organi di stampa successivamente, circa la possibilità di eliminare il personale appartenente alla categoria A, incasellando lo stesso nella categoria B». Lo sostengono Giulia Abbascià e Michele Tedeschi della Funzione pubblica Cgil Bat all'indomani del voto per le Rsu che si è svolto nei giorno scorsi anche al Comune di Andria.
«L'eliminazione della categoria A, non è giuridicamente compatibile con l'attuale legge Madia e la finanziaria 2018 (legge 75/2017) che prevedono, per il solo periodo 2018/2020 il ripristino dei concorsi riservati al personale interno, a non più del 20% dei posti messi a concorso. Affinchè questo avvenga, è necessario che il programma e fabbisogno occupazionale del Comune, preveda bandi di concorso della Categoria B, o altre categorie. Purtroppo, con la situazione finanziaria del nostro Ente, i posti saranno pochissimi e di quei pochi solo il 20% sarà destinato agli interni. Il Piano dei fabbisogni del personale 2018/2020 e piano occupazionale anno 2018: la categoria A prevede attualmente in dotazione organica 63 unità: la CGIL ha richiesto ed ottenuto incontro relativo alle ultime delibere in materia di personale e non risulta sia prevista la "scomparsa" della categoria A che anzi registra 28 posti vacanti. Pertanto, per quanto sopra esplicitato, si invita la stessa sigla sindacale autonoma a divulgare informative precise senza generare illusioni rispetto alle norme legislative che possono prevedere tale passaggio della Categoria A alla B, non bastano le semplici enunciazioni, dal momento che la legge Madia e la finanziaria, oltre alle ispezioni del Ministero delle Finanze, non ci permettono certo forzature legislative».
L'impegno del sindacato, inoltre si palesa nella proposta di un Contratto Decentrato Innovativo che «possa comprendere le nuove norme contrattuali, con riferimenti alla semplificazione delle indennità, alle nuove progressioni economiche all'interno delle categorie, al nuovo regolamento per l'individuazione e assegnazione delle posizioni organizzative con le alte professionalità, da finanziare dal bilancio, come ha riproposto il nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, idem per la norma delle indennità di responsabilità. Inoltre, ci impegniamo a concertare il modello organizzativo dell'Ente, con l'incasellamento di tutto il personale nel servizio e profilo professionale di competenza, per poi predisporre un vero programma del fabbisogno occupazionale, con la previsione delle selezioni per il personale interno e cio' appena sarà esigibile il nuovo CCNL, che prevede a livello nazionale presso l'ARAN, la costituzione della commissione paritetica sui sistemi di classificazione del personale», chiariscono i due sindacalisti.
Si precisa, infine, che il nuovo CCNL ha ripristinato il piano dei fabbisogni nell'area dell'esame congiunto e non più della sola informazione, dandoci maggiore forza negoziale in sede pianificazione occupazionale.
«L'eliminazione della categoria A, non è giuridicamente compatibile con l'attuale legge Madia e la finanziaria 2018 (legge 75/2017) che prevedono, per il solo periodo 2018/2020 il ripristino dei concorsi riservati al personale interno, a non più del 20% dei posti messi a concorso. Affinchè questo avvenga, è necessario che il programma e fabbisogno occupazionale del Comune, preveda bandi di concorso della Categoria B, o altre categorie. Purtroppo, con la situazione finanziaria del nostro Ente, i posti saranno pochissimi e di quei pochi solo il 20% sarà destinato agli interni. Il Piano dei fabbisogni del personale 2018/2020 e piano occupazionale anno 2018: la categoria A prevede attualmente in dotazione organica 63 unità: la CGIL ha richiesto ed ottenuto incontro relativo alle ultime delibere in materia di personale e non risulta sia prevista la "scomparsa" della categoria A che anzi registra 28 posti vacanti. Pertanto, per quanto sopra esplicitato, si invita la stessa sigla sindacale autonoma a divulgare informative precise senza generare illusioni rispetto alle norme legislative che possono prevedere tale passaggio della Categoria A alla B, non bastano le semplici enunciazioni, dal momento che la legge Madia e la finanziaria, oltre alle ispezioni del Ministero delle Finanze, non ci permettono certo forzature legislative».
L'impegno del sindacato, inoltre si palesa nella proposta di un Contratto Decentrato Innovativo che «possa comprendere le nuove norme contrattuali, con riferimenti alla semplificazione delle indennità, alle nuove progressioni economiche all'interno delle categorie, al nuovo regolamento per l'individuazione e assegnazione delle posizioni organizzative con le alte professionalità, da finanziare dal bilancio, come ha riproposto il nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, idem per la norma delle indennità di responsabilità. Inoltre, ci impegniamo a concertare il modello organizzativo dell'Ente, con l'incasellamento di tutto il personale nel servizio e profilo professionale di competenza, per poi predisporre un vero programma del fabbisogno occupazionale, con la previsione delle selezioni per il personale interno e cio' appena sarà esigibile il nuovo CCNL, che prevede a livello nazionale presso l'ARAN, la costituzione della commissione paritetica sui sistemi di classificazione del personale», chiariscono i due sindacalisti.
Si precisa, infine, che il nuovo CCNL ha ripristinato il piano dei fabbisogni nell'area dell'esame congiunto e non più della sola informazione, dandoci maggiore forza negoziale in sede pianificazione occupazionale.