E’ uscito il primo singolo del cantautore andriese Gianmarco Cannone: “Nostalgico”
Disponibile su tutte le piattaforme musicali a partire dallo scorso 3 luglio
venerdì 10 luglio 2020
10.26
Si intitola "Nostalgico" il primo singolo del cantautore andriese Gianmarco Cannone, disponibile su tutte le piattaforme musicali a partire dallo scorso 3 luglio. L'artista, 24 anni, sceglie come suo nome d'arte "Monorene", per evidenziare una sua caratteristica fisica che diviene una grande sfida da affrontare con se stesso.
Gianmarco ci racconta il suo percorso musicale dagli esordi fino ai progetti futuri, con qualche riflessione sul panorama musicale attuale.
Come è nata la tua passione per la musica?
La passione per la musica è nata grazie ad un pianoforte antico e la curiosità di un bambino di cinque anni, che vedeva in quello strumento un giocattolo. Presto quel giocattolo sarebbe diventato qualcosa di più.
Quali studi hai fatto?
All'età di sei anni i miei genitori decidono di iscrivermi ad un'accademia privata (Accademia Musicale Federiciana), per studiare pianoforte classico. A 15 anni, dopo un corso di scrittura e cantautorato, decido di unire il pianoforte al canto. Grazia a questo comincio a suonare in diverse band, e a capire quindi cosa vuol dire suonare per altri e non solo per se stessi. La comfort zone che avevo creato in conservatorio è venuta meno, e mi son messo in gioco così: andando in giro per la Puglia, con i Caroselli, spaziando dal reaggaeton al cantautorato.
Perché hai scelto come tuo nome d'arte "monorene"?
La risposta è semplice: sono nato mono rene. Quando ero piccolo cercavo di nascondere questo mio "deficit", dati che pensavo fosse una cosa di cui vergognarmi. É una sfida tra me e il mio me del passati: sono così, perché nasconderlo?
Il nome doveva essere una cosa estremamente personale, come i testi delle mie canzoni. Tutta la mia esperienza é racchiusa in questi progetto. Niente è inventato. Monorene e Gianmarco sono la stessa persona.
Con il tuo primo singolo "nostalgico", cosa vorresti comunicare/trasmettere al pubblico?
"Nostalgico" parla di una relazione, di un amore iniziato e finito che dura attraverso ricordi, sensazioni e capelli lasciati sul sedile dell'auto. E, soprattutto, rimpianti per quello che sarebbe potuto esserci se tutto fosse andato diversamente, e nostalgia di ciò che è accaduto. Do voce a questa condizione, sfruttando una sonorità che si contrappone al testo rendendolo un brano fresco e dinamico.
Cosa pensi del panorama canoro attuale?
É molto vario, quindi è difficile trarre delle conclusioni. Non posso dire di preferire un genere piuttosto che un altro, dato che la musica come tutte le arti va a gusto personale. Stimo molti artisti del panormara indie italiano come Frah Quintale, Fuera, Cosmo, Ghemon, Willie Peyote. Vorrei citare anche Niccolò Fabi, Lucio Dalla, Pino Daniele e Battisti. Senza di loro la mia passione per il cantautorato sarebbe decisamente inferiore.
Per quanto riguarda la musica a livello internazionale, Jordan Rakei, Jorja Smith, Anderson Paak, Oliver Tree, Tom Misch e Tyler the Creator sono solo alcuni dei nomi che posso fare per descrivere la fortuna che abbiamo nell'avere artisti del genere in continua produzione.
Progetti futuri?
Nel futuro più prossimo, uscirà il secondo singolo. Essendo un artista emergente, la vera ambizione è quella di crescere, non di diventare subito qualcuno. Scrivere, vivere esperienze che mi permettono di avvicinarmi agli altri attraverso la mia musica e le mie parole. É tutto in salita, ed io ho messo la prima e pian piano spingo l'acceleratore.
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Gianmarco ci racconta il suo percorso musicale dagli esordi fino ai progetti futuri, con qualche riflessione sul panorama musicale attuale.
Come è nata la tua passione per la musica?
La passione per la musica è nata grazie ad un pianoforte antico e la curiosità di un bambino di cinque anni, che vedeva in quello strumento un giocattolo. Presto quel giocattolo sarebbe diventato qualcosa di più.
Quali studi hai fatto?
All'età di sei anni i miei genitori decidono di iscrivermi ad un'accademia privata (Accademia Musicale Federiciana), per studiare pianoforte classico. A 15 anni, dopo un corso di scrittura e cantautorato, decido di unire il pianoforte al canto. Grazia a questo comincio a suonare in diverse band, e a capire quindi cosa vuol dire suonare per altri e non solo per se stessi. La comfort zone che avevo creato in conservatorio è venuta meno, e mi son messo in gioco così: andando in giro per la Puglia, con i Caroselli, spaziando dal reaggaeton al cantautorato.
Perché hai scelto come tuo nome d'arte "monorene"?
La risposta è semplice: sono nato mono rene. Quando ero piccolo cercavo di nascondere questo mio "deficit", dati che pensavo fosse una cosa di cui vergognarmi. É una sfida tra me e il mio me del passati: sono così, perché nasconderlo?
Il nome doveva essere una cosa estremamente personale, come i testi delle mie canzoni. Tutta la mia esperienza é racchiusa in questi progetto. Niente è inventato. Monorene e Gianmarco sono la stessa persona.
Con il tuo primo singolo "nostalgico", cosa vorresti comunicare/trasmettere al pubblico?
"Nostalgico" parla di una relazione, di un amore iniziato e finito che dura attraverso ricordi, sensazioni e capelli lasciati sul sedile dell'auto. E, soprattutto, rimpianti per quello che sarebbe potuto esserci se tutto fosse andato diversamente, e nostalgia di ciò che è accaduto. Do voce a questa condizione, sfruttando una sonorità che si contrappone al testo rendendolo un brano fresco e dinamico.
Cosa pensi del panorama canoro attuale?
É molto vario, quindi è difficile trarre delle conclusioni. Non posso dire di preferire un genere piuttosto che un altro, dato che la musica come tutte le arti va a gusto personale. Stimo molti artisti del panormara indie italiano come Frah Quintale, Fuera, Cosmo, Ghemon, Willie Peyote. Vorrei citare anche Niccolò Fabi, Lucio Dalla, Pino Daniele e Battisti. Senza di loro la mia passione per il cantautorato sarebbe decisamente inferiore.
Per quanto riguarda la musica a livello internazionale, Jordan Rakei, Jorja Smith, Anderson Paak, Oliver Tree, Tom Misch e Tyler the Creator sono solo alcuni dei nomi che posso fare per descrivere la fortuna che abbiamo nell'avere artisti del genere in continua produzione.
Progetti futuri?
Nel futuro più prossimo, uscirà il secondo singolo. Essendo un artista emergente, la vera ambizione è quella di crescere, non di diventare subito qualcuno. Scrivere, vivere esperienze che mi permettono di avvicinarmi agli altri attraverso la mia musica e le mie parole. É tutto in salita, ed io ho messo la prima e pian piano spingo l'acceleratore.
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