E' allarme nel nord barese per i ripetuti furti di cavi di rame dai campi fotovoltaici
Restano sospese le attività in attesa di reperire altri cavi, i cui prezzi sono purtroppo triplicati
martedì 15 febbraio 2022
16.50
Prima San Ferdinando e la notte scorsa Canosa di Puglia: due grossi colpi messi a segno con danni di alcune decine di migliaia di euro.
I predoni del rame sono ancora in azione e stanno colpendo ripetutamente il nord barese, rubando i preziosi cavi di rame, il c.d. oro rosso, le cui quotazioni sono lievitate enormemente. Come dicevamo, l'ultima razzia è avvenuta in contrada Monacelle, nel comune di Canosa di Puglia, la notte scorsa, mandando in tilt un grosso campo fotovoltaico. Sfondando la rete di una piccola zona scoperta da telecamere, è stato perpetrato il furto, che segue quello accaduto lo scorso 5 febbraio scorso a San Ferdinando di Puglia dove furono asportati centinaia di metri di cavi di rame che bloccarono le attività del campo fotovoltaico.
AI titolari che hanno denunciato l'accaduto alle Forze di polizia è toccato rimboccarsi le maniche per rimettere in sesto l'attività partendo alla ricerca di un fornitore di cavi di rame, introvabili in questi giorni, e a prezzi esorbitanti, in quei magazzini che hanno poche provviste a disposizione. Enormi difficoltà per riattivare le funzionalità del campo fotovoltaico, danneggiato gravemente alle infrastrutture. Il fenomeno criminale dei furti di rame colpisce società operanti nel settore dei trasporti, dell'energia e delle telecomunicazioni, nonché aziende elettrotecniche ed elettroniche attive nella produzione e nell'utilizzazione di beni prodotti con l'impiego di rame. Purtroppo questi furti, provocano anche l'interruzione di pubblici servizi essenziali con ripercussioni di natura economica e sociale di particolare rilievo.
Il livello di attenzione è salito ulteriormente e ormai le notti, sia da parte degli istituti di vigilanza che delle varie Forze dell'ordine presenti nel territorio è ai massimi livelli.
I predoni del rame sono ancora in azione e stanno colpendo ripetutamente il nord barese, rubando i preziosi cavi di rame, il c.d. oro rosso, le cui quotazioni sono lievitate enormemente. Come dicevamo, l'ultima razzia è avvenuta in contrada Monacelle, nel comune di Canosa di Puglia, la notte scorsa, mandando in tilt un grosso campo fotovoltaico. Sfondando la rete di una piccola zona scoperta da telecamere, è stato perpetrato il furto, che segue quello accaduto lo scorso 5 febbraio scorso a San Ferdinando di Puglia dove furono asportati centinaia di metri di cavi di rame che bloccarono le attività del campo fotovoltaico.
AI titolari che hanno denunciato l'accaduto alle Forze di polizia è toccato rimboccarsi le maniche per rimettere in sesto l'attività partendo alla ricerca di un fornitore di cavi di rame, introvabili in questi giorni, e a prezzi esorbitanti, in quei magazzini che hanno poche provviste a disposizione. Enormi difficoltà per riattivare le funzionalità del campo fotovoltaico, danneggiato gravemente alle infrastrutture. Il fenomeno criminale dei furti di rame colpisce società operanti nel settore dei trasporti, dell'energia e delle telecomunicazioni, nonché aziende elettrotecniche ed elettroniche attive nella produzione e nell'utilizzazione di beni prodotti con l'impiego di rame. Purtroppo questi furti, provocano anche l'interruzione di pubblici servizi essenziali con ripercussioni di natura economica e sociale di particolare rilievo.
Il livello di attenzione è salito ulteriormente e ormai le notti, sia da parte degli istituti di vigilanza che delle varie Forze dell'ordine presenti nel territorio è ai massimi livelli.