Duro colpo sferrato dai Carabinieri e dall'Autorità giudiziaria alla mala della Murgia e cerignolana
Vengono riconosciuti gravi indizi di colpevolezza nel procedimento a carico di 10 soggetti indagati
mercoledì 9 ottobre 2024
12.43
Questa mattina, 100 Carabinieri del Comando Provinciale di Barletta-Andria-Trani -supportati da personale del 6° Nucleo Elicotteri, dallo Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia e dal Nucleo cinofili di Modugno - hanno dato esecuzione –nella città di Minervino Murge, Spinazzola, Canosa di Puglia e Cerignola, all'ordinanza di custodia cautelare -emessa dal GIP del Tribunale di Trani su richiesta della Procura della Repubblica di Trani - nella quale vengono riconosciuti gravi indizi di colpevolezza nel procedimento a carico di 10 soggetti indagati per più episodi di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso nonché detenzione e porto in luogo pubblico di armi e relativo munizionamento, minaccia aggravata, ricettazione, rapina, tentata estorsione ed atti persecutori.
Il provvedimento cautelare è l'esito di attività investigativa, diretta dalla Procura della Repubblica di Trani e condotta da febbraio a maggio 2023 dalla Compagnia di Andria con la collaborazione dei Comandi Territoriali Arma di Minervino Murge e Spinazzola, originata da approfondimenti investigativi afferenti reati contro la persona aggravati dall'uso delle armi commessi nel murgiano e che hanno condotto a ricostruire una violenta e spregiudicata filiera di vendita di sostanze psicotrope che aveva nella sua materiale disponibilità anche armi da sparo.
In particolare, il personale del Comando Stazione di Spinazzola, nell'acquisire la notizia di reato attinente la presunta avvenuta minaccia aggravata dall'uso delle armi in danno di un privato cittadino, percepiva nell'immediato che tale evento potesse essere attinente una fiorente attività di vendita al dettaglio di sostanze psicotrope che interessava più soggetti residenti sia in quel centro abitato che in quello di Minervino Murge, ai quali un vasto numero di acquirenti si poteva rivolgere per ottenere in compravendita sostanza stupefacente. La capacità investigativa dimostrata dal personale impiegato nelle attività di indagine posta in essere, anche di tipo tecnico, legato ad una proficua conoscenza delle dinamiche criminali locali e dei singoli soggetti, ha permesso di dare origine all'attività conclusasi con l'odierna esecuzione.
Secondo l'impostazione investigativa formulata dalla Procura della Repubblica di Trani e accolta dal Gip (fatta salva la valutazione nelle successive fasi processuali condotta anche alla luce del contributo della difesa), una fiorente attività di vendita di sostanza stupefacente (cocaina in maniera quasi del tutto esclusiva) avveniva nelle piazze di spaccio di Minervino Murge e dintorni. Attività di compravendita che sfociava in condotte violente nei confronti degli acquirenti inadempienti o tardivi al pagamento della sostanza, con vere e proprie minacce di morte, atti persecutori, estorsioni poste in essere con il prelievo coattivo di beni materiali e documenti – titoli ed effetti personali, trattenuti dai sodali fino a quando non veniva saldato il debito.
L'intenso impegno degli investigatori, coordinati dalla Procura della Repubblica di Trani, ha inoltre permesso di ricostruire la filiera di approvvigionamento dello stupefacente poi venduto al dettaglio nel comune di Minervino Murge. La droga, acquistata in ingenti quantitativi a Cerignola, veniva così trasportata nel comune alto Murgiano ove si provvedeva alla suddivisione ed allo smercio.
6 gli indagati per i quali è stata disposta la custodia cautelare in carcere e per i rimanenti 4 è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari.
Le investigazioni, supportate da attività tecnica espletata mediante intercettazioni telefoniche, acquisizione di tabulati, riprese video, monitoraggio dei veicoli, ordinaria attività di polizia giudiziaria quali servizi di osservazione, controllo, pedinamento, acquisizione documentale, escussioni di testi, perquisizioni e sequestri, ha permesso di registrare un numero di cessioni significativo, le cui richieste giungevano ai vari spacciatori.
Nel corso dell'attività inoltre, si è proceduto all'arresto di 5 persone e al deferimento in stato di libertà di un'altra per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, ad eseguire 2 segnalazioni per illeciti amministrativi (ex art. 75 dpr 309/90) ad altrettanti acquirenti, al sequestro di dosi di cocaina, al rinvenimento di materiale vario per il taglio e il confezionamento della sostanza, di schede telefoniche e telefoni cellulari utilizzati per la commissione dei reati investigati nonché appartenenti a clienti debitori. Si è proceduto altresì al deferimento in stato di libertà di un soggetto per detenzione illecita di munizioni da caccia, nonché al sequestro di munizioni da caccia, di una canna di fucile (doppietta) di provenienza illecita ed al rinvenimento di un'autovettura oggetto di furto.
Il risultato conseguito costituisce l'esito della costante azione di prevenzione e repressione dei reati in materia di stupefacenti da parte dei militari dell'Arma, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Trani associata alla campagna di sensibilizzazione ed informazione compiuta soprattutto nei confronti dei giovani con incontri realizzati presso gli istituti scolastici.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari; all'esecuzione della misura cautelare odierna, seguirà l'interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.
Il provvedimento cautelare è l'esito di attività investigativa, diretta dalla Procura della Repubblica di Trani e condotta da febbraio a maggio 2023 dalla Compagnia di Andria con la collaborazione dei Comandi Territoriali Arma di Minervino Murge e Spinazzola, originata da approfondimenti investigativi afferenti reati contro la persona aggravati dall'uso delle armi commessi nel murgiano e che hanno condotto a ricostruire una violenta e spregiudicata filiera di vendita di sostanze psicotrope che aveva nella sua materiale disponibilità anche armi da sparo.
In particolare, il personale del Comando Stazione di Spinazzola, nell'acquisire la notizia di reato attinente la presunta avvenuta minaccia aggravata dall'uso delle armi in danno di un privato cittadino, percepiva nell'immediato che tale evento potesse essere attinente una fiorente attività di vendita al dettaglio di sostanze psicotrope che interessava più soggetti residenti sia in quel centro abitato che in quello di Minervino Murge, ai quali un vasto numero di acquirenti si poteva rivolgere per ottenere in compravendita sostanza stupefacente. La capacità investigativa dimostrata dal personale impiegato nelle attività di indagine posta in essere, anche di tipo tecnico, legato ad una proficua conoscenza delle dinamiche criminali locali e dei singoli soggetti, ha permesso di dare origine all'attività conclusasi con l'odierna esecuzione.
Secondo l'impostazione investigativa formulata dalla Procura della Repubblica di Trani e accolta dal Gip (fatta salva la valutazione nelle successive fasi processuali condotta anche alla luce del contributo della difesa), una fiorente attività di vendita di sostanza stupefacente (cocaina in maniera quasi del tutto esclusiva) avveniva nelle piazze di spaccio di Minervino Murge e dintorni. Attività di compravendita che sfociava in condotte violente nei confronti degli acquirenti inadempienti o tardivi al pagamento della sostanza, con vere e proprie minacce di morte, atti persecutori, estorsioni poste in essere con il prelievo coattivo di beni materiali e documenti – titoli ed effetti personali, trattenuti dai sodali fino a quando non veniva saldato il debito.
L'intenso impegno degli investigatori, coordinati dalla Procura della Repubblica di Trani, ha inoltre permesso di ricostruire la filiera di approvvigionamento dello stupefacente poi venduto al dettaglio nel comune di Minervino Murge. La droga, acquistata in ingenti quantitativi a Cerignola, veniva così trasportata nel comune alto Murgiano ove si provvedeva alla suddivisione ed allo smercio.
6 gli indagati per i quali è stata disposta la custodia cautelare in carcere e per i rimanenti 4 è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari.
Le investigazioni, supportate da attività tecnica espletata mediante intercettazioni telefoniche, acquisizione di tabulati, riprese video, monitoraggio dei veicoli, ordinaria attività di polizia giudiziaria quali servizi di osservazione, controllo, pedinamento, acquisizione documentale, escussioni di testi, perquisizioni e sequestri, ha permesso di registrare un numero di cessioni significativo, le cui richieste giungevano ai vari spacciatori.
Nel corso dell'attività inoltre, si è proceduto all'arresto di 5 persone e al deferimento in stato di libertà di un'altra per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, ad eseguire 2 segnalazioni per illeciti amministrativi (ex art. 75 dpr 309/90) ad altrettanti acquirenti, al sequestro di dosi di cocaina, al rinvenimento di materiale vario per il taglio e il confezionamento della sostanza, di schede telefoniche e telefoni cellulari utilizzati per la commissione dei reati investigati nonché appartenenti a clienti debitori. Si è proceduto altresì al deferimento in stato di libertà di un soggetto per detenzione illecita di munizioni da caccia, nonché al sequestro di munizioni da caccia, di una canna di fucile (doppietta) di provenienza illecita ed al rinvenimento di un'autovettura oggetto di furto.
Il risultato conseguito costituisce l'esito della costante azione di prevenzione e repressione dei reati in materia di stupefacenti da parte dei militari dell'Arma, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Trani associata alla campagna di sensibilizzazione ed informazione compiuta soprattutto nei confronti dei giovani con incontri realizzati presso gli istituti scolastici.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari; all'esecuzione della misura cautelare odierna, seguirà l'interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.