Duello a colpi di dehors: a perdere sono i cittadini

Comitato centro storico: “Non siamo stati interpellati. Tutela dei residenti o battaglia”

giovedì 27 luglio 2017 8.31
A cura di Sara Suriano
E' tra gli argomenti più caldi di questa estate, se non addirittura il primo. Si tratta dei dehors che, in base alle direttive impartite dalla Soprintendenza e in vigore da settembre, dovranno essere smantellati.

Ben presto maggioranza e opposizione si sono affrontati a mezzo stampa, controbattendo le vicendevoli affermazioni. Celermente sono arrivate le taglienti affermazioni del Movimento 5 Stelle, nella persona del capogruppo Michele Coratella, che ha voluto esprimere le proprie opinioni sulla vicenda senza perdere l'occasione per rimarcare "la pochezza e la superficialità di questa amministrazione" in merito alla gestione di tali cambiamenti. Non si è fatta attendere nemmeno la risposta di Forza Italia, che ha liquidato in fretta le polemiche tacciando di "inconsistenza e infondatezza" le dichiarazioni grilline. "Sono stati avviati degli incontri con le categorie produttive e i commercianti per una proficua e indispensabile (per il nostro modo di intendere la Politica) fase di confronto che va avanti da diverse settimane. Queste consultazioni sono preziose e necessarie affinché il Consiglio comunale possa approvare un provvedimento che sia frutto del contributo di tutti", hanno dichiarato all'unisono i consiglieri comunali di FI.

Ma tra i due litiganti, pare sia il terzo a pagare le conseguenze. "Proprio non ci interessano le polemiche di Forza Italia con il Movimento dei 5 Stelle. – ha affermato il Comitato Residenti del centro storico di Andria - Ma citiamo le affermazioni della maggioranza solo per segnalare la falsità di alcune informazioni: non c'è nessuna condivisione con i cittadini. E' falso. Gli incontri sono avvenuti solo con gli esercenti, come se i dehors non siano stato un problema enorme per i residenti che, per anni, hanno dovuto subire gli effetti pregiudizievoli di installazioni palesemente illegittime: veri e propri immobili realizzati sul suolo pubblico, che, in alcuni casi, hanno persino subito ampliamenti nonostante i perentori interventi della Sovrintendenza e/o della Magistratura. A queste condizioni tutto fa pensare che la nuova disciplina sarà illegittima non meno di quella che dovrebbe sostituire. Se il nuovo regolamento non tutelerà i diritti dei residenti, daremo battaglia. In ogni sede. Fino in fondo. Che non si dica, quindi, che il centro storico langue per colpa dei residenti. Le responsabilità, evidentemente, sono altrove".