Due consorzi hanno partecipato al bando per l'Officina di San Domenico
Da Gragnano ed Ortanova i due enti pronti a gestire la struttura culturale nel centro storico. Lunedì prossimo l'apertura pubblica delle buste e si proverà a chiudere l'iter burocratico per fine anno
giovedì 29 novembre 2012
15.30
E' il terzo bando pubblicato dal Comune di Andria dal 2009 per arrivare ad individuare il gestore quinquennale dell'Officina di San Domenico, struttura culturale polifunzionale in pieno Centro Storico, ristrutturata con l'aggiudicazione di un finanziamento della Regione Puglia con «Bollenti Spiriti». Il bando, questa volta, è scaduto lo scorso 26 novembre e due sono stati i soggetti che hanno presentato la loro candidatura per la gestione: sono entrambi consorzi, uno di Gragnano e l'altro del nord Puglia con Ortanova al centro.
La struttura, utilizzata precedentemente come Oratorio della Chiesa di San Domenico, ma ormai abbandonata da anni, è stata completamente ristrutturata ed attende solo la consegna dei lavori al gestore. La ditta, infatti, ha terminato la ristrutturazione circa un anno fa, ma all'interno manca ancora il mobilio per ovvie ragioni di sicurezza e controllo della struttura stessa. I precedenti bandi sono stati annullati per via della non corrispondenza dei requisiti minimi dei partecipanti ed ora, in questo terzo tentativo, si spera possa esser la volta giusta.
Lunedì prossimo l'apertura pubblica delle due offerte pervenute e successivamente i tanti passaggi burocratici che l'ente dovrà adempiere per l'assegnazione, prima in via provvisoria e poi in via definitiva, per la gestione dell'Officina di San Domenico. Entro fine anno, ci dicono dagli uffici preposti, si farà di tutto per concludere questo lungo iter burocratico. L'assegnazione, come detto, sarà per cinque anni con una base d'asta di gestione per il primo anno individuata in 123.240 euro oltre gli oneri di imposta, ma particolarmente importante sarà il coinvolgimento globale del territorio per le iniziative da intraprendere.
La struttura, utilizzata precedentemente come Oratorio della Chiesa di San Domenico, ma ormai abbandonata da anni, è stata completamente ristrutturata ed attende solo la consegna dei lavori al gestore. La ditta, infatti, ha terminato la ristrutturazione circa un anno fa, ma all'interno manca ancora il mobilio per ovvie ragioni di sicurezza e controllo della struttura stessa. I precedenti bandi sono stati annullati per via della non corrispondenza dei requisiti minimi dei partecipanti ed ora, in questo terzo tentativo, si spera possa esser la volta giusta.
Lunedì prossimo l'apertura pubblica delle due offerte pervenute e successivamente i tanti passaggi burocratici che l'ente dovrà adempiere per l'assegnazione, prima in via provvisoria e poi in via definitiva, per la gestione dell'Officina di San Domenico. Entro fine anno, ci dicono dagli uffici preposti, si farà di tutto per concludere questo lungo iter burocratico. L'assegnazione, come detto, sarà per cinque anni con una base d'asta di gestione per il primo anno individuata in 123.240 euro oltre gli oneri di imposta, ma particolarmente importante sarà il coinvolgimento globale del territorio per le iniziative da intraprendere.