Due anni di intenso lavoro di restauro: Iaccarino e Zingaro tornano a far risplendere una perla dell'arte andriese
La descrizione e le foto di un'opera realizzata grazie all'impegno dei Padri Agostiniani e dell'Associazione Madonna dei Miracoli
sabato 7 maggio 2022
17.46
Ci sono voluti oltre due anni di lavori di recupero e restauro per vedere ritornare a far risplendere uno dei capolavori dell'arte sacra della Città Fidelis. La Sala capitolare della Basilica di Santa Maria dei Miracoli, sarà riaperta al pubblico sabato 7 maggio alle ore 19.00 dopo un lungo periodo di restauro. La stessa sarà dedicata a Polo Museale ed intitolata a ricordo di Mons. Giuseppe Lanave, vescovo di Andria, nel suo 25° anniversario della morte, le cui spoglie sono conservate nella parte inferiore della chiesa dedicata alla copatrona di Andria.
Dopo i saluti del Rettore della Basilica, P. Antonino Giovannetti osa, seguirà la relazione dei lavori eseguiti da parte di restauratori Valerio Iaccarino e Giuseppe Zingaro (a cui va il nostro ringraziamento per le foto esclusive che sono allegate all'articolo e che descrivono alcuni dei lavori compiuti nel corso di questi 700 giorni).
A conclusione, ci sarà la benedizione del Polo Museale da parte di Mons. Luigi Mansi, vescovo di Andria.
L'imponente e lungo lavoro di recupero e restauro lo si deve ai Padri Agostiniani e dall'Associazione Madonna dei Miracoli che hanno voluto riportare al loro antico splendore dei dipinti che avevano subito gravi attacchi dal tempo e dall'umidità.
La volta decorata a tempera della Sala Capitolare rispecchia fedelmente i canoni della pittura tardo -barocca. Sono raffigurati lungo il perimetro della volta santi e sante dell'ordine benedettino (monaci che hanno custodito nei secoli passati questa imponente struttura conventuale, il cui monastero, dopo essere stato incamerato con l'unificazione sabauda, fu trasformato nella celebre scuola agraria. Al centro del dipinto è raffigurata la Madonna dei Miracoli tra San Benedetto e Santa Scolastica, mentre ai lati sono dipinti il sacrificio di Isacco e il segno di Giona.
Il restauro è durato circa due anni, seguito costantemente dai funzionari della Soprintendenza di Foggia ed eseguito dai famosi restauratori andriesi Valerio Jaccarino e Giuseppe Zingaro.
La volta dipinta versava in uno stato di conservazione a dir poco precario. Dalle numerose cadute di colore a causa di pregresse umidità, ai distacchi di pellicola pittorica dal supporto murario, all'invadenza delle polveri e con l'ossidazione che interessava purtroppo l'intera superficie pittorica.
Gli interventi di restauro eseguiti sono consistiti, dopo una preliminare mappatura del degrado, con dei saggi di pulitura, dal consolidamento del colore e dell'intonaco al supporto murario. Successivamente Iaccarino e Zingaro hanno eseguito la stuccatura delle lacune, con integrazione pittorica e dell'protettivo finale.
Dopo i saluti del Rettore della Basilica, P. Antonino Giovannetti osa, seguirà la relazione dei lavori eseguiti da parte di restauratori Valerio Iaccarino e Giuseppe Zingaro (a cui va il nostro ringraziamento per le foto esclusive che sono allegate all'articolo e che descrivono alcuni dei lavori compiuti nel corso di questi 700 giorni).
A conclusione, ci sarà la benedizione del Polo Museale da parte di Mons. Luigi Mansi, vescovo di Andria.
L'imponente e lungo lavoro di recupero e restauro lo si deve ai Padri Agostiniani e dall'Associazione Madonna dei Miracoli che hanno voluto riportare al loro antico splendore dei dipinti che avevano subito gravi attacchi dal tempo e dall'umidità.
La volta decorata a tempera della Sala Capitolare rispecchia fedelmente i canoni della pittura tardo -barocca. Sono raffigurati lungo il perimetro della volta santi e sante dell'ordine benedettino (monaci che hanno custodito nei secoli passati questa imponente struttura conventuale, il cui monastero, dopo essere stato incamerato con l'unificazione sabauda, fu trasformato nella celebre scuola agraria. Al centro del dipinto è raffigurata la Madonna dei Miracoli tra San Benedetto e Santa Scolastica, mentre ai lati sono dipinti il sacrificio di Isacco e il segno di Giona.
Il restauro è durato circa due anni, seguito costantemente dai funzionari della Soprintendenza di Foggia ed eseguito dai famosi restauratori andriesi Valerio Jaccarino e Giuseppe Zingaro.
La volta dipinta versava in uno stato di conservazione a dir poco precario. Dalle numerose cadute di colore a causa di pregresse umidità, ai distacchi di pellicola pittorica dal supporto murario, all'invadenza delle polveri e con l'ossidazione che interessava purtroppo l'intera superficie pittorica.
Gli interventi di restauro eseguiti sono consistiti, dopo una preliminare mappatura del degrado, con dei saggi di pulitura, dal consolidamento del colore e dell'intonaco al supporto murario. Successivamente Iaccarino e Zingaro hanno eseguito la stuccatura delle lacune, con integrazione pittorica e dell'protettivo finale.