Dora Guarino, Dirigente scolastica: «Riflessioni sul piano di dimensionamento scolastico»

«Si propone di lasciare invariata la situazione attuale in attesa di una programmazione equilibrata ed attenta al territorio»

mercoledì 4 agosto 2021 12.33
Nel dibattito scaturito dalla proposta comunale di rivisitazione del dimensionamento scolastico, ecco registrare l'intervento della dirigente scolastica prof.ssa Dora Guarino.

«In un periodo particolarmente problematico per gli effetti destabilizzanti della pandemia, l'amministrazione comunale andriese ha pensato bene di destabilizzare ulteriormente le famiglie rivedendo l'assetto scolastico.
Il piano regionale di dimensionamento, nell'allegato A, sottolinea lo stato delle istituzioni scolastiche regionali, tra le quali risultano:
n. 9 istituzioni con numero di iscritti al di sotto di 500 alunni;
n. 35 istituti con numero alunni compreso tra 500 e 600;
n. 2 istituti con un numero di iscritti tra 300 e 400.
Sono queste situazioni di criticità.
Vi sono, dall'altra parte, "istituzioni nelle quali l'elevato numero di iscritti e plessi supera di gran lunga la media e potrebbe compromettere la qualità del servizio offerto"; si tratta di ben 42 istituzioni che hanno un numero di iscritti compreso tra 1200 e 1400 e 21 istituzioni che hanno un numero di iscritti superiore a 1400.
Tra i "criteri dimensionali" alla base della formazione del Piano regionale, le proposte di riorganizzazione devono essere finalizzate a: Ci chiediamo quali siano le criticità della scuola andriese dal momento che, a differenza di altre città, il numero di iscritti consente di mantenere l'autonomia delle stesse.
Qualche riflessione, invece, va fatta sulla proposta di riorganizzazione avanzata dall' amministrazione comunale:
  1. La riduzione di istituti scolastici significa riduzione di personale (così come ribadito da tutte le sigle sindacali della scuola);
  2. Si creerebbero 8 istituti comprensivi e rimarrebbe un solo circolo didattico (dunque le famiglie non avrebbero pari opportunità di continuità educativa e didattica per i loro figli);
  3. Gli istituti comprensivi che nasceranno avranno forte disparità tra loro per numero di iscritti e per bacino di utenza;
  4. Alcuni comprensivi saranno già sovra dimensionati rispetto ai parametri fissati dalla Regione.
Alla luce di queste considerazioni il piano proposto presenta più criticità di quante ce ne siano oggi e tali da richiedere, in un futuro immediato, una nuova revisione dell'assetto.
Per tutti questi motivi e per il bene della città, si propone di lasciare invariata la situazione attuale in attesa di una programmazione equilibrata ed attenta al territorio», conclude la dirigente scolastica, prof.ssa Dora Guarino.