Dopo un secolo l’unico accesso diretto stradale al Borgo di Montegrosso rischia di essere chiuso ad ottobre

Un ingente danno economico paventano gli abitanti e gli imprenditori locali

domenica 19 settembre 2021 9.57
A cura di Giovanna Albo
I lavori di viabilità sulla strada provinciale n. 2, ex 231, ancor meglio conosciuta come ex 98, rischiano di bloccare l'unico accesso diretto a Montegrosso. Tanti sono i progetti infrastrutturali che, nel corso degli anni, si sono susseguiti ma senza presentare una soluzione concreta per accedere all'idilliaco borgo murgiano.
Abbiamo intervistato due membri del comitato di Montegrosso, Giacomo Bonizio e Franca Terzulli, i quali ci hanno delineato, a partire dal primo progetto ANAS (databile intorno agli inizi degli anni '90) fino ai giorni nostri, l'andamento dei lavori infrastrutturali che avrebbero dovuto interessare l'accesso alla frazione rurale di Andria ma che, tra costanti rimandi e soluzioni ingegneristiche non andate a buon fine, lo storico bivio, dopo un secolo, rischia di essere chiuso definitivamente nel mese di ottobre.

I residenti, pertanto, per raggiungere le loro abitazioni saranno costretti a percorrere strade dissestate, come quella della vecchia Minervino o del SS. Salvatore, non prive di buche e voragini che, nei mesi invernali in modo particolare, potrebbero causare enormi disagi alla viabilità -basti pensare al fenomeno dell'acquaplaning - con il conseguente pericolo di mietere qualche vittima. Insomma più che strade sembrano essere trappole infernali, nelle quali automobilisti e motociclisti cercheranno giornalmente di non sprofondare.

Le conseguenze dell'eventuale chiusura del bivio saranno prevedibilmente disastrose, secondo i residenti, poiché porterebbero al collasso le colonne portanti di qualsivoglia paese: da quelle dell'economia a quelle del turismo, da quelle della sanità a quelle della vita sociale. Motivo per cui tante saranno le aziende costrette a chiudere, e senza contare dello spopolamento che ne deriverebbe. Una vicenda che sembra richiamare, a detta degli abitanti, quella della strada provinciale n.1 la cosiddetta nuova Andria-Trani, dove molti imprenditori, ancora tutt'ora, hanno difficoltà ad accedere alle loro aziende.

"Notiamo a nostro dispiacere e rabbia che, ad oggi, non esiste nessun progetto dedicato al bivio di Montegrosso - sottolineano con amarezza - Ci sono complanari che, purtroppo, non sono state completate poiché non sono stati effettuati gli espropri su alcuni appezzamenti di terra. A breve termineranno i lavori e noi, abitanti del borgo, ci domandiamo: "Ci sarà ancora il bivio?". A tutt'oggi nessuno ci rassicura. Nessuno è in grado di darci risposte concrete".

Quello che inizialmente era un problema facilmente risolvibile si è progressivamente trasformato in un'emergenza, causata da inequivocabili mancanza di disponibilità e attenzione da parte della Amministrazione provinciale, proprietaria della strada. Tuttavia i residenti auspicano in un intervento da parte delle autorità competenti, in primis dal Comune con il Sindaco Bruno o dal Prefetto Valiante, affinché possano celermente risolvere questa vexata quaestio, per ridare dignità ad un luogo che ricordiamo essere la porta d'ingresso al parco nazionale dell'Alta Murgia.

Nel video l'intervista ai due membri del Comitato di Montegrosso, Giacomo Bonizio e Franca Terzulli.