Dopo oltre 10 anni Francesco Narducci torna a parlare della sua rinascita dalla Sclerosi Multipla

La sua storia è racchiusa nel suo primo libro “Il paziente 0”, riportato alla luce grazie al self-publishing

giovedì 18 febbraio 2021 9.26
A cura di Giovanna Albo
Sono parole impregnate di dolore ma anche di tanto coraggio quelle scritte dal 39enne Francesco Narducci nel suo libro autobiografico "Il paziente 0", già in vendita grazie ad Amazon sia in formato cartaceo, sia formato Kindle (e-book).

Dolore frutto di una malattia neurodegenerativa, la sclerosi multipla che lo ha colpito all'età di soli 22 anni. Aveva la sua chitarra elettrica tra le braccia quando si accorse di non riuscire più a muovere le dita sulle corde. Quel momento avrebbe segnato un punto di rottura con la sua quotidianità, contrassegnata dalla spensieratezza e dai sogni tipici di quell'età. "E' una malattia che nella maggior parte dei casi stravolge gli anni più belli di un individuo; la sclerosi deforma l'adolescenza e tutti i piaceri ad essa associati", puntualizza Francesco.

Da quell'istante avrebbe imparato anche ad ascoltare un altro tipo di musica, quella fatta di silenzi e da un isolamento, sempre più marcato, dalla vita sociale. Il suo stato di salute col tempo peggiorò. Durante una visita oculistica furono diagnosticate delle infiammazioni sospette agli occhi, motivo per cui Francesco fu costretto a ricoverarsi all'ospedale "Bonomo" di Andria, dove scoprì di avere una malattia demielinizzante.

Da quel momento il nostro concittadino si sottopose ad una terapia farmacologica di contenimento, con interferone e cortisone (la sclerosi multipla non ha una cura). Nel giro di poco tempo dal grado 2.0 della scala clinica EDSS, Francesco raggiunse persino il grado 3.0.

Ma Francesco non si è mai lasciato sopraffare dallo sconforto. Anzi, nei momenti più bui ha sempre ravvisato un barlume di speranza che lo ha spinto a cercare soluzioni alternative in grado di aiutarlo in questa ardua battaglia. Finché un giorno, infatti, conobbe il metodo Zamboni, di cui giornali e riviste scientifiche dedicarono intere pagine al tema. Il chirurgo ferrarese Paolo Zamboni asserisce che alla base della sclerosi multipla, e probabilmente anche di altre malattie neurodegenerative, vi sia una insufficienza venosa cronica del cervello e del midollo spinale (CCSVI). In particolare, molti pazienti presentano malformazioni o occlusioni alle vene della giugulare. Nel dettaglio il metodo, ormai noto, consiste nell'intervenire su alcune vene del collo per decostruirle e permettere così un normale afflusso del sangue al cervello, evitando così gli accumuli anormali di ferro riscontrati nella sclerosi multipla. "Solo i pazienti che possono essere studiati con ecoDoppler, quelli che presentano criteri idonei all'angioplastica con pallone potranno essere sottoposti all'intervento", precisa il professor Zamboni sul Journal of Endovascular Therapy, in cui ha descritto i primi dati sperimentali ottenuti mediante il suo metodo. Il risultato è stato poi presentato a New York e si inserisce nell'ambito dello studio no profit "Brave Dreams".

Francesco stigmatizzando le incertezze del primario dell'ospedale di Andria, poco propenso a sottoporlo a questo intervento di tipo sperimentale, il 16 dicembre del 2010 il medico cede e Francesco diventa il paziente zero, da cui il titolo del suo libro. Una sorta di diario della sua malattia.
"Ero ben consapevole che da quell'intervento avrei potuto non risvegliarmi più. Però ho preferito tentare piuttosto che vivere in quelle condizioni. Firmai dunque il consenso informato, accettando il rischio di morire, a condizione che i miei dati circolassero. Volevo che tutti sapessero che anche io avevo la sclerosi multipla".

Fortunatamente l'intervento ebbe un risultato sorprendente. Dopo una giornata di degenza in ospedale, Francesco potette rientrare a casa. "Passo un po' di tempo prima che i dolori scomparissero completamente. Qualche giorno dopo un mio amico mi invitò a suonare la chitarra. Riuscii a suonare perfettamente un pezzo dei Pink Floyd. Entrambi fummo sorpresi da questo risultato e decisi di documentare il tutto con un video, diventato poi virale in rete".

E oggi, Francesco confida che dopo l'operazione "per mia scelta, decisi di non prendere neppure un'aspirina e, effettuando periodicamente i controlli di routine, rimangono praticamente invariati, anche dopo 10 anni (altro che effetto placebo). Non capisco come mai molti continuano a ritenere questo intervento poco attendibile". Poi aggiunge di non essere l'unica caso in Italia. Anzi, molte persone affette da sclerosi multipla si sono sottoposti allo stesso intervento, notando dei grandi miglioramenti.

Il suo lavoro letterario è nato, dunque, proprio dall'idea di testimoniare non solo gli aspetti drammatici della malattia, ma soprattutto per far conoscere nuove possibilità di benessere alle persone che purtroppo sono affette dalla sclerosi multipla. "Il fine di questo libro è proprio quello di incoraggiare i malati a non arrendersi. Il mio libro vorrebbe essere un sostegno e un atto di incoraggiamento a tutti coloro che, purtroppo, stanno vivendo un periodo non felice della loro vita. Senza dimenticare che chiunque potrebbe essere il bersaglio di questa malattia. Ecco perché mi prodigo a far del bene, assistendo malati, divulgando informazioni affinché le persone possano capire che hanno speranza di poter tornare a stare bene". Non solo. Francesco si sta battendo affinché "ci si possa sottoporre all'operazione di angioplastica in maniera gratuita. Purtroppo l'intervento è possibile conseguirlo privatamente al costo di 5mila euro".

"Sto provando a mettere in circolo l'Amore con questa mia ultima fatica letteraria. E' possibile, inoltre, ricevere una dedica personalizzata, scritta con le mie "manine laboriose". Ricordate che non riuscivo neppure a scrivere?", conclude sorridendo il nostro concittadino.

Attualmente Francesco, oltre a scrivere libri è anche consigliere nazionale dell'Associazione CCSVI nella sclerosi multipla- Onlus, un ruolo che gli permette di sostenere la ricerca rivolta alla prevenzione e alla cura della Sclerosi Multipla; una malattia che colpisce, purtroppo, circa 2,5 milioni di persone nel mondo, 600mila in Europa e circa 122mila in Italia, in particolare donne.

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