Dopo l'interrogatorio di garanzia lunedì il riesame per l'ex Assessore Lotito
La difesa: «Ci sono punti oscuri dell’ordinanza di custodia cautelare»
mercoledì 18 dicembre 2013
18.49
Resta in carcere a Monza l'ormai ex Assessore all'Ambiente del Comune di Andria, Francesco Lotito. L'interrogatorio di garanzia è avvenuto giovedì scorso in mattinata ma è stato ripetuto successivamente per via di un problema audio nella registrazione. Gli avvocati difensori di Lotito, Tullio Bertolino di Barletta e Attilio Villa di Monza, hanno già depositato un'istanza motivata di scarcerazione e l'istanza di riesame che sarà discussa lunedì prossimo.
Complessa la situazione di Lotito anche se, gli avvocati difensori, parlano di «punti oscuri dell'ordinanza di custodia cautelare». Le indagini della Procura di Monza, culminate con l'operazione "Clean City", si basano su oltre 400mila intercettazioni tra ambientali e telefoniche per scoperchiare un "Sistema Sangalli" per l'agevolazione in appalti pubblici nell'ambito dei rifiuti e non solo. Per l'ex Assessore Lotito, secondo la Procura, l'accusa è quella di aver intascato una parte della tangente di un milione di euro, prevista dalla ditta sull'appalto per la raccolta differenziata porta a porta dei Comuni di Andria e Canosa. In particolare, l'accusa parla di un video delle telecamere di sicurezza della Stazione Termini di Roma nel quale Lotito ed uno dei figli di Giancarlo Sangalli si sarebbero incontrati per il passaggio di una somma di denaro. Proprio su questo punto, durante gli interrogatori, particolare attenzione è stata posta anche da parte degli avvocati della difesa: «Il nostro assistito ha respinto tutte le accuse - ci dicono i legali di Lotito - nei fotogrammi che abbiamo visionato non si vede mai lo scambio di buste. All'interno, come ormai noto, vi erano delle radiografie per uno specialista di Roma».
L'incontro filmato a Roma è avvenuto nei primi giorni di ottobre dello scorso anno, 2012, ad un mese dall'inizio del servizio della raccolta differenziata porta a porta nella Città di Andria e lo stesso Lotito, durante l'interrogatorio, ha sostenuto che «l'incontro è avvenuto per discutere dei primi problemi che erano sorti nell'avviamento del servizio - ci ribadiscono i legali - Ora aspettiamo le prime risposte alle nostre istanze a partire da lunedì prossimo». Nel frattempo l'indagine si allarga a macchia d'olio e "rumors" parlano di nuove ordinanze in tutta Italia già pronte in Procura a Monza.
Complessa la situazione di Lotito anche se, gli avvocati difensori, parlano di «punti oscuri dell'ordinanza di custodia cautelare». Le indagini della Procura di Monza, culminate con l'operazione "Clean City", si basano su oltre 400mila intercettazioni tra ambientali e telefoniche per scoperchiare un "Sistema Sangalli" per l'agevolazione in appalti pubblici nell'ambito dei rifiuti e non solo. Per l'ex Assessore Lotito, secondo la Procura, l'accusa è quella di aver intascato una parte della tangente di un milione di euro, prevista dalla ditta sull'appalto per la raccolta differenziata porta a porta dei Comuni di Andria e Canosa. In particolare, l'accusa parla di un video delle telecamere di sicurezza della Stazione Termini di Roma nel quale Lotito ed uno dei figli di Giancarlo Sangalli si sarebbero incontrati per il passaggio di una somma di denaro. Proprio su questo punto, durante gli interrogatori, particolare attenzione è stata posta anche da parte degli avvocati della difesa: «Il nostro assistito ha respinto tutte le accuse - ci dicono i legali di Lotito - nei fotogrammi che abbiamo visionato non si vede mai lo scambio di buste. All'interno, come ormai noto, vi erano delle radiografie per uno specialista di Roma».
L'incontro filmato a Roma è avvenuto nei primi giorni di ottobre dello scorso anno, 2012, ad un mese dall'inizio del servizio della raccolta differenziata porta a porta nella Città di Andria e lo stesso Lotito, durante l'interrogatorio, ha sostenuto che «l'incontro è avvenuto per discutere dei primi problemi che erano sorti nell'avviamento del servizio - ci ribadiscono i legali - Ora aspettiamo le prime risposte alle nostre istanze a partire da lunedì prossimo». Nel frattempo l'indagine si allarga a macchia d'olio e "rumors" parlano di nuove ordinanze in tutta Italia già pronte in Procura a Monza.