Dopo il calo ripartono le vendite di frutta e verdura
Ad agosto più 12 percento
domenica 20 agosto 2023
Crescono ad agosto del 12% i consumi di frutta e verdura, spinti dalle temperature estive che aumentano la sensazione di sete e la voglia di refrigerio, nonostante l'inflazione alimentare al +10,5% costringa le famiglie a tagliare gli acquisti. E' quanto stima la Coldiretti Puglia, sulla base della indagine condotta nei mercati dei contadini di Campagna Amica che avevano già registrato +20% degli acquisti a luglio, dopo il calo dei consumi di frutta di oltre l'8% registrato nei primi mesi del 2023.
La Puglia è la regione più ortofrutticola d'Italia – ricorda Coldiretti Puglia – con 198mila ettari di superficie utilizzata, 23 milioni di quintali di prodotti e 1,2 miliardi di euro di Produzione Lorda Vendibile, più di 1/3 della PLV agricola totale regionale, con punte di eccellenza e di valore dell'uva da tavola negli areali di Bari e Taranto, degli agrumi dell'arco jonico-tarantino e degli ortaggi, con spinte forti dalle province di Foggia e Brindisi.
Frutta e verdura – spiega la Coldiretti regionale – sono alimenti che soddisfano molteplici esigenze del corpo stressato dal caldo: nutrono, dissetano, reintegrano i sali minerali persi con il sudore, riforniscono di vitamine, mantengono in efficienza l'apparato intestinale con il loro apporto di fibre e si oppongono all'azione dei radicali liberi prodotti nell'organismo dall'esposizione al sole, nel modo più naturale ed appetitoso possibile.
Per garantirsi prodotti freschi e di qualità il consiglio della Coldiretti è fare acquisti ripetuti in base alle esigenze giornaliere della famiglia in modo da tagliare gli sprechi senza accumulare prodotto che poi non si consuma, di verificare la provenienza italiana, acquistare prodotti locali che non devono subire grandi spostamenti, comprare direttamente dagli agricoltori o nei mercati contadini e non cercare per forza il frutto perfetto perché piccoli problemi estetici non alterano le qualità organolettiche e nutrizionali.
La ripresa dei consumi è importante dopo che i consumi di frutta e verdura sono diminuiti dell'8% nei primi tre mesi del 2023 con ciascun italiano che, indipendentemente dall'età, ne ha mangiato dell'anno quasi 2 chili in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno dello scorso anno secondo elaborazioni Coldiretti su dati Cso Italy. Un taglio che pesa dopo che nel 2022 gli acquisti di frutta e verdura – precisa la Coldiretti – sono risultati di mezzo miliardo di chili inferiori a quelli dell'anno precedente per un totale di appena 5,5 miliardi di chili con preoccupanti effetti sulla salute dei cittadini visto che si è scesi sotto la soglia minima di 400 grammi di frutta e verdure fresche per persona, da mangiare in più volte al giorno, raccomandato dal Consiglio dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) per una dieta sana.
A pesare sui raccolti quest'anno ci sono però gli effetti del clima impazzito – ricorda Coldiretti Puglia - con Il caldo torrido di luglio che ha 'bruciato' le coltivazioni nei campi con ustioni che provocano cali di produzione, dai peperoni ai meloni, dalle angurie all'uva, dai pomodori alle melanzane. Senza dimenticare che – conclude la Coldiretti Puglia – nel mese di giugno la Puglia è stata flagellata da nubifragi e grandinate che hanno colpito territori importanti per la produzione di frutta e verdura provocando danni irreparabili.
La Puglia è la regione più ortofrutticola d'Italia – ricorda Coldiretti Puglia – con 198mila ettari di superficie utilizzata, 23 milioni di quintali di prodotti e 1,2 miliardi di euro di Produzione Lorda Vendibile, più di 1/3 della PLV agricola totale regionale, con punte di eccellenza e di valore dell'uva da tavola negli areali di Bari e Taranto, degli agrumi dell'arco jonico-tarantino e degli ortaggi, con spinte forti dalle province di Foggia e Brindisi.
Frutta e verdura – spiega la Coldiretti regionale – sono alimenti che soddisfano molteplici esigenze del corpo stressato dal caldo: nutrono, dissetano, reintegrano i sali minerali persi con il sudore, riforniscono di vitamine, mantengono in efficienza l'apparato intestinale con il loro apporto di fibre e si oppongono all'azione dei radicali liberi prodotti nell'organismo dall'esposizione al sole, nel modo più naturale ed appetitoso possibile.
Per garantirsi prodotti freschi e di qualità il consiglio della Coldiretti è fare acquisti ripetuti in base alle esigenze giornaliere della famiglia in modo da tagliare gli sprechi senza accumulare prodotto che poi non si consuma, di verificare la provenienza italiana, acquistare prodotti locali che non devono subire grandi spostamenti, comprare direttamente dagli agricoltori o nei mercati contadini e non cercare per forza il frutto perfetto perché piccoli problemi estetici non alterano le qualità organolettiche e nutrizionali.
La ripresa dei consumi è importante dopo che i consumi di frutta e verdura sono diminuiti dell'8% nei primi tre mesi del 2023 con ciascun italiano che, indipendentemente dall'età, ne ha mangiato dell'anno quasi 2 chili in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno dello scorso anno secondo elaborazioni Coldiretti su dati Cso Italy. Un taglio che pesa dopo che nel 2022 gli acquisti di frutta e verdura – precisa la Coldiretti – sono risultati di mezzo miliardo di chili inferiori a quelli dell'anno precedente per un totale di appena 5,5 miliardi di chili con preoccupanti effetti sulla salute dei cittadini visto che si è scesi sotto la soglia minima di 400 grammi di frutta e verdure fresche per persona, da mangiare in più volte al giorno, raccomandato dal Consiglio dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) per una dieta sana.
A pesare sui raccolti quest'anno ci sono però gli effetti del clima impazzito – ricorda Coldiretti Puglia - con Il caldo torrido di luglio che ha 'bruciato' le coltivazioni nei campi con ustioni che provocano cali di produzione, dai peperoni ai meloni, dalle angurie all'uva, dai pomodori alle melanzane. Senza dimenticare che – conclude la Coldiretti Puglia – nel mese di giugno la Puglia è stata flagellata da nubifragi e grandinate che hanno colpito territori importanti per la produzione di frutta e verdura provocando danni irreparabili.